Di solito uso questo spazio per divagare sugli argomenti più svariati, convinta che parlare di noi (e viceversa). Ma questo mese voglio portarvi dentro alle pagine del giornale per svelarvi qualcosa che spero troverete utile.
Aggiungo a questo editoriale un titolo: “Ci avevi mai pensato?”. È quello che domando a voi ed è quello che ho domandato a me, quando ho ‘studiato’ le case che compongono questo numero (ne contiene 8!). Ognuna mi ha regalato soluzioni sorprendenti a cui non avevo pensato.
Tutto è cominciato con la casa di copertina, una mansarda a Parigi così minuscola che per ricavare la camera si è costruita una parete vetrata a ridosso del letto fino a farne una specie di alcova: la vetrata impedisce di sentirsi soffocati, la finestra sul tetto aggiunge poesia. Mi sono appuntata la soluzione perché è la prova che una camera in più è possibile anche in uno spazio grande quanto il letto!
Nell’appartamento di Avola, in Sicilia, la porta blindata è stata considerata come una geometria da integrare nella più ampia geometria delle armadiature in ingresso; risultato: la porta scompare e l’atrio è così pieno di mensole e vani (e in un punto di azzurro super!) da farmi pensare che è per pigrizia mentale che ci rassegniamo alla scarsa estetica di certi elementi strutturali e a ingressi poco curati (e qui ho ricordato che urge mettere mano al mio!).
Nella casa milanese, invece, ho trovato geniale il corridoio trasformato in una zona di servizio con due bagni, pensando ai suoi metri quadrati come a spazio da destinare a funzioni più utili del semplice passaggio.
Potrei continuare di casa in casa, ma la pagina è tiranna e quello che voglio dirvi è già tutto qui: spesso nelle case i vincoli strutturali sono molti meno di quelli che pone la nostra mente. il vincolo vero è il fare come si è sempre fatto, la nostra inerzia ideativa. il non averci pensato. Per questo cerco di portarvi dentro a case di altri Paesi a mettere il naso in progetti da cui possono scaturire spunti nuovi anche per noi. Penso sempre che i nostri amministratori dovrebbero fare lo stesso: viaggiare a caccia di idee efficaci per far funzionare le città... Da qualche parte qualcuno potrebbe averci già pensato!
Francesca [Direttore]