Francesca Zurlo, ideatrice della MilanoVintageWeek ne è convinta: 'L’estetica del passato, quell’idea di eleganza, ricerca e misura tipiche degli Anni ’50-’60-’70 non è mai uscita di scena. Oggi conquista sia i 50enni, che si ritrovano in un rassicurante immaginario collettivo, sia i più giovani, che cercano l’oggetto che renda unica la casa'. Qui sotto, la nostra esperta ci regala un decalogo molto utile per chi ama andare per mercatini.
- NON CERCARE L’AFFARE A TUTTI I COSTI: Andare per mercatini dev’essere un piacere, senza troppe ansie... I pezzi più rari o preziosi spesso se li accaparrano i professionisti del settore, che sono lì all’alba.
- PUNTA LA SVEGLIA: Se invece vuoi avere più chance, arriva presto, perché in molti mercatini il ‘meglio’ se ne è già andato entro le 9.
- CONTROLLA L’IMBOTTITURA: Se ti interessa una poltroncine o un divanetto, controlla che sia in buone condizioni (rifarla è spesso assai costoso).
- OSSERVA I PARTICOLARI: Piedini, maniglie e ganci interni dei mobili devono essere originali e non trattati con vernici colorate, difficili da rimuovere.
- PRENDI LE MISURE: Per abbinare sedie e tavoli, tieni conto dell’armonia delle proporzioni. Ma anche della solidità e dell’assenza di macchie.
- NON ESAGERARE: Perché, a casa, le sedie di formica multicolor non ti piacciono più? I pezzi vistosi sono difficili da collocare e quindi stancano presto.
- GIRA LO SPECCHIO: È originale? Controlla il retro. Vetro e cornici possono essere anticati apposta, ma pannello, chiodi e gancini non mentono.
- RICONOSCI I SEGNI DEL TEMPO: Un lieve ingiallimento, un decoro sbiadito: questi dettagli, non crepe e sbeccature, danno preziosità a ceramiche e porcellane.
- SII REALISTA: Non portare a casa oggetti che poi relegherai in cantina. Il senso del vintage è dare una seconda chance agli oggetti.
- SEGUI L’ISTINTO: Non è importante che la lampada Anni ’60 sia firmata, anche un oggetto ‘anonimo’ può cambiare volto a un ambiente.
IL PARERE DELLA PSICOLOGA
Abbiamo chiesto alla psicologa della moda Paola Pizza perché ci piace tanto andare per mercatini? La prima molla è la ricerca dell’avventura. È il gioco della caccia al tesoro, l’emozione di frugare tra le bancarelle senza sapere cosa si troverà. Ma c’è anche un altro aspetto, legato al piacere di compiere un viaggio nel tempo, mossi dalla passione per le epoche passate, ritenute migliori, in fondo è una piccola fuga dalla contemporaneità. Infine c’è un aspetto emozionale e narrativo: quando si trova il pezzo ‘giusto’, si porta a casa qualcosa che ha una storia, un mobile che non è appena uscito dalla fabbrica. E allora viene naturale chiedersi: dove stava questo mobile? Come viveva quella famiglia? Così, in parte, si prova l’emozione di sperimentare una vita diversa.