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30 metriquadri possono bastare?

 Mini Living gioca con le pareti attrezzate e le aree comuni da condividere con i 'vicini di casa'

Un uso creativo dello spazio è da sempre il motto di Mini, che per il fuorisalone 2016 ha progettato un'installazione che potesse riprendere questo concetto e trasferirlo nel campo del living: “Oggi affrontiamo la sfida del vivere urbano nello stesso modo in cui abbiamo affrontato quello della mobilità. Ricerchiamo una soluzione alla scarsità di risorse e che fornisca il massimo grado di esperienza e divertimento.”
 
Un'unità abitativa di 30 metri quadri pensata per contenere spazi per la vita privata e spazi di condivisione: attraverso l'apertura di alcune pareti attrezzate l'appartamento si apre su aree comuni, in cui interagire con gli abitanti delle case limitrofe.
 
A fare da contorno, a suggerimento degli usi possibili delle pareti attrezzate, sono state coinvolte aziende decisamente all'avanguardia: troviamo per esempio le piante e i fiori di Mary Lennox, la selezione di libri di Do you read me?, basata sui gusti di tre ipotetici personaggi-tipo, e il servizio di vinili su richiesta di Vinylify.
 
Un allestimento che stupisce, in cui il marchio non è protagonista con i propri prodotti (non ci sono auto all'interno dello spazio), ma con le proprie idee e contribuisce così al dibattito su possibili forme di vita condivisa.
 
Fino al 17 aprile, via Vigevano 18, Milano
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Paola Tartaglino - wemakeapair.com

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