La nuova normativa premia le caldaie a condensazione: massime performance e consumi minimi
C’è una nuova normativa che riguarda le caldaie: la Direttiva ErP (nota anche come ‘Ecodesign’), che è divenuta operativa il 26 settembre 2015. Ha un obiettivo chiaro: risparmiare petrolio, importare meno gas, ridurre le emissioni di CO2 e dare un taglio alle nostre bollette.
Per questo, le caldaie tradizionali sono state messe al bando, a favore delle più performanti e meno inquinanti caldaie con tecnologia ‘a condensazione’.
Ciò significa che, a partire dallo scorso 26 settembre 2015, i rivenditori hanno l’obbligo di rifornirsi soltanto di caldaie a condensazione dai grossisti, anche se possono ancora smerciare i ‘fondi di magazzino’ fino a esaurimento delle scorte. Spetta quindi a noi decidere se optare ancora per il modello tradizionale (obsoleto e inquinante) o se sposare l’eco-causa della direttiva ‘Ecodesign’ e scegliere un nuovo generatore a condensazione.
Perché scegliere una caldaia a condensazione
Per la sua capacità di limitare le perdite di calore e di sfruttare al meglio il combustibile.
Come lo fa? Sfruttando il calore latente recuperato dai fumi di scarico che, fatti raffreddare e condensare (riportati allo stato liquido), permettono di recuperare il 18% di energia che viene poi ceduta all’impianto, facendo registrare rendimenti anche del 110%. Morale: quello che nelle caldaie tradizionali avrebbe causato danni – la condensa – in questi generatori di calore diventa una risorsa che porta a risparmi energetici del 20%-30%.
Leggi l’etichetta energetica: controlla sempre che ci sia!
Una seconda Direttiva, nota come ELD e anch’essa in vigore dal 26 settembre 2015, prevede che ogni caldaia in commercio con potenza fino a 70 kW venga contraddistinta da una nuova etichetta energetica che ne indichi in modo chiaro le principali prestazioni e caratteristiche. Tale etichetta – che dev’essere esposta su ciascun apparecchio nei punti vendita, comparire nei siti internet ed essere evidenziata sui materiali promozionali – ricalca quella di molti elettrodomestici, prevedendo la classificazione energetica per lettere: dalla A, la più efficiente e che può essere seguita dai simboli del +, alla G, la meno performante. Trovi la spiegazione dei simboli nella gallery.
Per questo, le caldaie tradizionali sono state messe al bando, a favore delle più performanti e meno inquinanti caldaie con tecnologia ‘a condensazione’.
Ciò significa che, a partire dallo scorso 26 settembre 2015, i rivenditori hanno l’obbligo di rifornirsi soltanto di caldaie a condensazione dai grossisti, anche se possono ancora smerciare i ‘fondi di magazzino’ fino a esaurimento delle scorte. Spetta quindi a noi decidere se optare ancora per il modello tradizionale (obsoleto e inquinante) o se sposare l’eco-causa della direttiva ‘Ecodesign’ e scegliere un nuovo generatore a condensazione.
Perché scegliere una caldaia a condensazione
Per la sua capacità di limitare le perdite di calore e di sfruttare al meglio il combustibile.
Come lo fa? Sfruttando il calore latente recuperato dai fumi di scarico che, fatti raffreddare e condensare (riportati allo stato liquido), permettono di recuperare il 18% di energia che viene poi ceduta all’impianto, facendo registrare rendimenti anche del 110%. Morale: quello che nelle caldaie tradizionali avrebbe causato danni – la condensa – in questi generatori di calore diventa una risorsa che porta a risparmi energetici del 20%-30%.
Leggi l’etichetta energetica: controlla sempre che ci sia!
Una seconda Direttiva, nota come ELD e anch’essa in vigore dal 26 settembre 2015, prevede che ogni caldaia in commercio con potenza fino a 70 kW venga contraddistinta da una nuova etichetta energetica che ne indichi in modo chiaro le principali prestazioni e caratteristiche. Tale etichetta – che dev’essere esposta su ciascun apparecchio nei punti vendita, comparire nei siti internet ed essere evidenziata sui materiali promozionali – ricalca quella di molti elettrodomestici, prevedendo la classificazione energetica per lettere: dalla A, la più efficiente e che può essere seguita dai simboli del +, alla G, la meno performante. Trovi la spiegazione dei simboli nella gallery.