A Fano il primo esempio in Italia di architettura privata realizzata con balle di paglia a km 0
Una tendenza costruttiva in crescita, con oltre 1000 case l’anno che vengono edificate nel mondo con strutture di paglia: la tecnica nasce in seguito all’invenzione delle macchine imballatrici, a fine Ottocento negli Stati Uniti, nella regione del Nebraska, dove la scarsità di boschi forzò gli abitanti della zona a trovare soluzioni alternative per la costruzione delle abitazioni: l’utilizzo degli scarti del frumento sembrò da subito un’ottima opzione e da allora la tecnica si è affinata.
Ci sono diversi esempi in Italia, come quello di studio Archética, che a Fano ha progettato le prime tre villette a schiera realizzate in paglia in Italia, con struttura portante in legno, intonaco in calce naturale per gli esterni e terra cruda per gli interni.
Il progetto ha un gusto contemporaneo e nordico, con dettagli curati e l’uso di colori neutri all’esterno, come all’interno, a dimostrazione che una tecnica di bioedilizia sviluppata nell’Ottocento può adattarsi perfettamente alle esigenze del nostro tempo.
Lo stesso studio sta curando un progetto di bioedilizia per un’azienda agricola nella campagna di Pesaro, scegliendo esclusivamente materiali naturali e a km zero e con una parte di interventi in autocostruzione (isolamento delle pareti e tetto di paglia), che hanno permesso di mantenere un'alta efficienza energetica.
La paglia è un prodotto naturale, organico ed ecologico, rinnovabile e recuperabile (come materia di scarto del frumento). Solitamente gli scarti della raccolta del grano vengono bruciati dai contadini o lasciati per anni in depositi agricoli. L’utilizzo per l’edilizia non richiede nessun trattamento preliminare e può essere a “km zero”, se la paglia è prodotta sul territorio.
I vantaggi principali della paglia sono prima di tutto un’ottima durabilità rispetto al cemento armato (alcune case che ormai hanno 130 anni sono infatti ancora abitate e non necessitano di grande manutenzione), un’eccellente isolamento termico, se abbinata a uno strato di terra cruda e ad un intonaco a calce, e acustico, grazie alle qualità fonoassorbenti.
La scelta della paglia risponde anche alla necessità di attuare nuove misure per la sostenibilità ambientale, evitando spreco di risorse e inquinamento in fase produttiva; inoltre i tempi di realizzazione sono piuttosto veloci, come per tutte le tipologie di costruzione a secco.
Progetto:
Studio Archética | Arch. Michele Ricci & Ing. Giovanna Nardini
www.archetica.com | www.caseinpaglia.it
Ci sono diversi esempi in Italia, come quello di studio Archética, che a Fano ha progettato le prime tre villette a schiera realizzate in paglia in Italia, con struttura portante in legno, intonaco in calce naturale per gli esterni e terra cruda per gli interni.
Il progetto ha un gusto contemporaneo e nordico, con dettagli curati e l’uso di colori neutri all’esterno, come all’interno, a dimostrazione che una tecnica di bioedilizia sviluppata nell’Ottocento può adattarsi perfettamente alle esigenze del nostro tempo.
Lo stesso studio sta curando un progetto di bioedilizia per un’azienda agricola nella campagna di Pesaro, scegliendo esclusivamente materiali naturali e a km zero e con una parte di interventi in autocostruzione (isolamento delle pareti e tetto di paglia), che hanno permesso di mantenere un'alta efficienza energetica.
La paglia è un prodotto naturale, organico ed ecologico, rinnovabile e recuperabile (come materia di scarto del frumento). Solitamente gli scarti della raccolta del grano vengono bruciati dai contadini o lasciati per anni in depositi agricoli. L’utilizzo per l’edilizia non richiede nessun trattamento preliminare e può essere a “km zero”, se la paglia è prodotta sul territorio.
I vantaggi principali della paglia sono prima di tutto un’ottima durabilità rispetto al cemento armato (alcune case che ormai hanno 130 anni sono infatti ancora abitate e non necessitano di grande manutenzione), un’eccellente isolamento termico, se abbinata a uno strato di terra cruda e ad un intonaco a calce, e acustico, grazie alle qualità fonoassorbenti.
La scelta della paglia risponde anche alla necessità di attuare nuove misure per la sostenibilità ambientale, evitando spreco di risorse e inquinamento in fase produttiva; inoltre i tempi di realizzazione sono piuttosto veloci, come per tutte le tipologie di costruzione a secco.
Progetto:
Studio Archética | Arch. Michele Ricci & Ing. Giovanna Nardini
www.archetica.com | www.caseinpaglia.it