Utilizza questi consigli come un punto di partenza e assicurati di seguire su Instagram l’hashtag #bloggerCFstyle, così da restare aggiornato sulle scoperte che tutti i nostri blogger faranno giorno per giorno live dal fuorisalone.
Simona Ortolan | Il pampano
Hem Gallery & Garden. Hem significa ‘casa’ in svedese ed è anche il nome di un brand di Stoccolma di design d'avanguardia. In occasione della Milano Design Week presenterà nuove collaborazioni con Max Lamb e Lucidi Pevere, oltre a una linea di accessori decorativi curata da Modern Design Review e un centrotavola in ceramica realizzato da John Booth e Ian McIntyre. In una galleria con giardino in pieno Brera Design District andranno in scena anche molti eventi e talks con i designer. Appuntamento al Dreamfactory Laboratory in Corso Garibaldi 117.
Serena Durante e Simone Valsecchi | Ginger Tall
Living Objects: connessioni tra artigianalità, design e teatro è una mostra dedicata a tutti gli appassionati, che come noi, amano esplorare nuove forme di artigianalità che uniscono italianità, tradizione, innovazione e design, con un allestimento scenografico destinato a riscoprire l’arte del saper fare, realizzato da Artemest in partnership con TED Milano.
In Via Giovanni Randaccio 5, una prestigiosa villa degli anni Trenta viene trasformata in una casa-teatro attraverso un’attenta selezione di elementi d’arredo volta a celebrare l’alto artigianato italiano in tutte le sue espressioni: il luogo ideale per lasciarsi trasportare dalla bellezza sinergica tra artigianalità, design e teatro.
Francesca Peratoni | ArchitettaMi
In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Salone del Mobile rende omaggio ad un’opera del genio quasi dimenticata.
Presso la Conca dell’Incoronata (in Via San Marco), primo esempio delle cosiddette “Porte Vinciane”, è stata allestita l’installazione Aqua di Marco Balich, che si è ispirato agli studi leonardeschi sull'acqua.
Rivive così un luogo storico della città immerso in uno skyline di una Milano nel 2050. Uno specchio d’acqua in superficie ha ad un’estremità uno schermo a led di 40 mq, in cui sono proiettati taxi droni, navicelle spaziali e messaggi animati. All'interno del canale, una Wunderkammer ci regala un’esperienza immersiva dove non solo le immagini, ma soprattutto il suono ha un ruolo preponderante.
Il progetto apre nuovamente il dibattito sulla Milano navigabile: sarebbe bellissimo! Nel frattempo, non mi resta che immaginare il Salone del Mobile del 2050 nella città progettata da Leonardo.
Alessandra Barlassina | Gucki
Quest'anno saranno tanti i palazzi e luoghi storici ad ospitare eventi del Fuorisalone tra cui la Fondazione Pini (Corso Garibaldi 2), Palazzo Litta (Corso Magenta 24), Palazzo Clerici (Via Clerici 5), Palazzo Turati - che sarà invaso nuovamente dai tulipani (Via Meravigli 7), Palazzo Cusani (Via Brera 13). Per la prima volta saranno location per la Design Week anche il Museo Bagatti Valsecchi (Via Gesù 5), le Stanze di Giuseppe Verdi al Grand Hotel et de Milan (via Manzoni 29) e la Sala Reale della Stazione Centrale (Binario 21).
Gucki realizza ogni anno una guida indipendente attraverso la sua app per smartphone Gucki Fuorisalone Guide (iPhone e Android): scaricala subito, per tenere sotto mano tutti gli indirizzi migliori, non solo delle location da visitare durante il fuorisalone, ma anche dei migliori ristoranti, caffetterie e bistrot di Milano!
Rossella Cardone | A casa di Ro
Due gli indirizzi che proprio non posso mancare: le maestose e poliedriche installazioni di Ventura Centrale (quest’anno gli ex magazzini allestiti saranno ben 16) e Via Palermo 1.
Il Brera Design Apartment quest’anno sarà trasformato dal Planetario, il progetto futuristico di Cristina Celestino. Il primo piano ospiterà l’appartamento parigino a Milano disegnato da Constance Gennari (The Socialite Family), con le nuove proposte d’arredo del brand.
Al secondo piano potrò finalmente visitare PalermoUno, una casa trasformata in galleria, uno spazio in continua evoluzione in cui toccare e acquistare oggetti contemporanei, di modernariato e antiquariato, e che durante la Design Week esporrà Otto E Koko, tavolo e sedute disegnati da Serena Confalonieri in collaborazione con TWS, produttore pugliese dell’originale marmo con effetto paglia di Vienna che, insieme all'ottone, darà agli arredi un sapore tipicamente secessionista.
Paola Tartaglino | We Make A Pair
Ci sono due, anzi tre location che quest’anno non perderei per nulla al mondo. Alcova che l’anno scorso è stata per me e per tanti una vera rivelazione, raddoppia e - oltre alla sede di Via Popoli Uniti - ci farà scoprire anche gli spazi della Fabbrica Sassetti, ex lanificio in zona Isola. E poi sono molto impaziente di scoprire la tradizionale incursione nel mondo del design del brand di moda Marni, che ogni anno riesce a stupire con una capsule collection e un allestimento da sogno, in Corso Umbria: l’anno scorso dedicato alla Colombia, quest’anno all’allunaggio.
E poi ancora, il Caffè Concerto Cucchi, la mostra Un-learn / Re-learn a BASE (sede anche di Ventura Future) e il pop up shop di Write Sketch &, che merita sempre un salto, ma preparati a fare shopping sfrenato di quaderni, matite e accessori da scrivania.
Elena Ceppi | Ritagli creativi
Quest’anno mi voglio concentrare su due bellissime mostre che rappresentano la creatività coreana sotto due punti di vista opposti: innovazione e tradizione.
Noroo approda per la prima volta a Milano (a Ventura Centrale) con una mostra volta a definire la concezione di colore prevista per il 2020. Non si parlerà più di un colore definito ma di fluidità. Il colore fluido immaginato da Noroo è quello che si adatta e si trasforma seguendo i ritmi della natura e in particolare il flusso delle maree.
La Korea Craft & Design Foundation porta al Superstudio di Via Tortona le opere di 23 designer, che si sono confrontati con oggetti che dialogano con antiche tradizioni artigianali.
Oggetti poetici ed essenziali al tempo stesso, con una bellezza formale e pacata, lontana dai nostri canoni ma capace di scuotere l'immaginazione e la sensibilità.
Valentina Romano | Case tascabili
Il progetto che scelgo di segnalare è Ca’ Ventiquattro (Via Gaetano de Castillia 24), perché ci permette di entrare in un appartamento privato, che è stato ristrutturato, arredato e presto sarà realmente vissuto. Un lavoro di interior design curato nei minimi dettagli che tiene conto delle reali necessità di chi ci vivrà. Secondo me è questa la vera novità del 2019.