Artemide (corso Monforte 19), conferenza stampa con i
designer: non c'è paragone con niente altro, non ho parole: commovente, li amo fisicamente, fa bene vedere tanta intelligenza, apertura, curiosità, preparazione, sapienza. E anche charme!
La lampada disegnata per loro da Mercedes (sì, quella delle macchine tedesche!) si chiama AMeLuna.
Ernesto e la Carlotta facevano troppo Sandra e Raimondo (rispettivamente Gismondi, DeBevilacqua, Mondaini e Vianello, naturalmente)!
Molto bravi
LucePlan (corso Monforte 7), Francisco Gomez Paz è sempre un re, e Inga Sempé è adorabile: Cappuccina è da comperare. E anche
Flos, e
Kvadrat lí vicino (corso Monforte 9 e 15).
Cassina (via Durini 16) tutto riaggiustato e ringiovanito dalla Urquiola, che faceva simpaticamente la diva: very professional, noiosino. Un po' di scena, giusto, ma il livello emotivo un po' così, visto che si tratta di Cassina: professionale, non generoso, ovvero perdibile dagli over quaranta.
B&B (via Durini 14) ottimi bravissimi: Citterio ha fatto Edward, il City dei giorni nostri. Glielo auguro (quanto a me non lo voglio).
In
Statale, mentre aspettavo che aprisse l'Aula Magna per la cerimonia d'apertura, mi sono visto le opere nei cortili: la migliore in assoluto è quella di
Stefano Boeri. Segnalo, for fun,
la grande torre centrale di Sergei Tchoban, sulla quale si vedono, enormi, i
disegni che chiunque (io non ho resistito) può fare su degli appositi schermi. Divertentissimo. Fatelo.
Ho visto mille cose da
Rossana Orlandi (via Matteo Bandello 14/16), a Brera alla
Pelota (via Palermo 10) segnalo in particolare la libreria Eiffel di Hay.
Non è da perdere è il
Palazzo Turati (via Meravigli 7), con un
Dutch Design che se non ci diamo un gran da fare... sorpassa il Made in Italy. Loro studiano un sacco, sperimentano e osano. E hanno anche garbo e gusto. Un cortile pieno di
mozza-fiori
-fiato bellissimi, esagerati!
In zona (corso Magenta 24),
Palazzo Litta, sempre super: la mia preferita è
l'installazione Caos, a cura di Andrea Branzi.
Di fronte a Palazzo Litta è stata riaperta da poco la
Casa degli Atellani (corso Magenta 65), con la famosa Vigna di Leonardo. Ristrutturata da Portaluppi, è di una bellezza e di un fascino totali.
Guai a chi non va a vederla. Garantisco soddisfazione: affreschi, silenzio, classe, eleganza, grande biblioteca con boiserie tutta scolpita, mega giardino silenzioso... caffetteria.
Nel cortile di San Simpliciano (zona Brera Garibaldi) il magico maestro
Nendo fa una installazione da par suo: copre fra l'altro di nero quasi tutto il chiostro, un gran coraggio.
Effetto giappo-magia cento per cento! Meglio vederlo quando sta per fare buio.
Io continuo a girare e disegnare...
ci vediamo al fuorisalone di CasaFacile?