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Fuorisalone d'artista (irriverente!)

Segui il diario-itinerario della design week del nostro appassionato&ironico illustratore Andrea Bassoli

Artemide (corso Monforte 19), conferenza stampa con i designer: non c'è paragone con niente altro, non ho parole: commovente, li amo fisicamente, fa bene vedere tanta intelligenza, apertura, curiosità, preparazione, sapienza. E anche charme!
La lampada disegnata per loro da Mercedes (sì, quella delle macchine tedesche!) si chiama AMeLuna. 
Ernesto e la Carlotta facevano troppo Sandra e Raimondo (rispettivamente Gismondi, DeBevilacqua, Mondaini e Vianello, naturalmente)!

Molto bravi LucePlan (corso Monforte 7), Francisco Gomez Paz è sempre un re, e Inga Sempé è adorabile: Cappuccina è da comperare. E anche Flos, e Kvadrat lí vicino (corso Monforte 9 e 15). 

Cassina (via Durini 16) tutto riaggiustato e ringiovanito dalla Urquiola, che faceva simpaticamente la diva: very professional, noiosino. Un po' di scena, giusto, ma il livello emotivo un po' così, visto che si tratta di Cassina: professionale, non generoso, ovvero perdibile dagli over quaranta. 

B&B (via Durini 14) ottimi bravissimi: Citterio ha fatto Edward, il City dei giorni nostri. Glielo auguro (quanto a me non lo voglio).

In Statale, mentre aspettavo che aprisse l'Aula Magna per la cerimonia d'apertura, mi sono visto le opere nei cortili: la migliore in assoluto è quella di Stefano Boeri. Segnalo, for fun, la grande torre centrale di Sergei Tchoban, sulla quale si vedono, enormi, i disegni che chiunque (io non ho resistito) può fare su degli appositi schermi. Divertentissimo. Fatelo.

Ho visto mille cose da Rossana Orlandi (via Matteo Bandello 14/16), a Brera alla Pelota (via Palermo 10) segnalo in particolare la libreria Eiffel di Hay.

Non è da perdere è il Palazzo Turati (via Meravigli 7), con un Dutch Design che se non ci diamo un gran da fare... sorpassa il Made in Italy. Loro studiano un sacco, sperimentano e osano. E hanno anche garbo e gusto. Un cortile pieno di mozza-fiori-fiato bellissimi, esagerati!

In zona (corso Magenta 24), Palazzo Litta, sempre super: la mia preferita è l'installazione Caos, a cura di Andrea Branzi.

Di fronte a Palazzo Litta è stata riaperta da poco la Casa degli Atellani (corso Magenta 65), con la famosa Vigna di Leonardo. Ristrutturata da Portaluppi, è di una bellezza e di un fascino totali. Guai a chi non va a vederla. Garantisco soddisfazione: affreschi, silenzio, classe, eleganza, grande biblioteca con boiserie tutta scolpita, mega giardino silenzioso... caffetteria.

Nel cortile di San Simpliciano (zona Brera Garibaldi) il magico maestro Nendo fa una installazione da par suo: copre fra l'altro di nero quasi tutto il chiostro, un gran coraggio. Effetto giappo-magia cento per cento! Meglio vederlo quando sta per fare buio. 

Io continuo a girare e disegnare... ci vediamo al fuorisalone di CasaFacile?

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Andrea Bassoli

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