Ecco cosa comprare a Venezia di veramente originale se ami il design, il fai-da-te e l'arredo
A Venezia ci sono sempre tantissimi eventi, mostre e festival, ma il vero spettacolo è Venezia stessa! Ecco i nostri consigli per viverla al meglio!
COME MUOVERSI
Venezia è divisa in sestieri, e le case sono numerate in ordine progressivo in ciascun sestiere. Ecco perché gli indirizzi hanno dei numeri così alti.
Girare a piedi, naturalmente! Per orientarsi si seguono le frecce, abbastanza frequenti, che indicano le direzioni principali (San Marco, Rialto, Ferrovia). Ma il bello è andare a caso, seguire callette solitarie, scoprire scorci nuovi: tanto non ci si perde. Prima o poi si arriva a un canale e si torna indietro.
In vaporetto È caro, ma se si ha intenzione di tornare, o ci si ferma qualche giorno, conviene fare la Carta Venezia: costa 40 euro, dura 5 anni e per chi la possiede il vaporetto costa 1,40 euro.
SHOPPING & CO.
Maschere, collane e vetri dozzinali invadono negozi e bancarelle di tutti i percorsi più battuti dai turisti. Ma a Venezia sopravvivono anche artigiani straordinari, basta scovarli...
Maschere: Casin dei nobili, Calle Lotto, Dorsoduro 2766/b www.casindeinobili.com
Perché ci piace: Straordinario laboratorio d’arte di maschere, frequentato spesso da personaggi dello spettacolo. Showroom con un accogliente giardinetto.
Collane: Perlamadredesign Calle botteghe, Dorsoduro 3182 www.perlamadredesign.com
Perché ci piace: Due conservatrici di beni culturali hanno imparato i segreti dell’antica lavorazione del vetro e creano sofisticate collane contemporanee.
Profumi: Massimo Vidal Venezia, Antica farmacia santa fosca, 2233 Cannaregio, www.mavive.com
Perché ci piace: Propone antiche ricette di profumi nella cornice della storica farmacia, con gli indimenticabili interni originali del ’600.
Carte artistiche: Alberto Valese, Campo santo stefano, San Marco 3471, www.albertovalese-ebru.it
Perché ci piace: Qui si realizza ancora la carta marmorizzata con la tecnica originale. Ed è anche possibile frequentare un corso per imparare a farla da sé.
Costumi storici: Atelier Nicolao, fondamenta misericordia cannaregio 2590, www.nicolao.com
Perché ci piace: I più sontuosi costumi del carnevale veneziano, ma anche di film, opere teatrali e spot celebri, vengono da qui.
Libri: Libreria dell’Acqua Alta, calle lunga santa maria formosa, castello 5176/b tel. 041/29.60.841
Perché ci piace: Il nome sembra un ossimoro, ma è proprio così: l’acqua alta entra eccome, ma qui ci sono abituati. I libri nuovi e vecchi sono accatastati ad altezza prudente nelle varie stanze; e quelli su Venezia sono sistemati nella chiglia di una vera gondola!
SOUVENIR
Ecco qualche buon indirizzo per evitare le banalità.
Bookshop La Biennale, Ca’ Giustinian, Calle Ridotto, San Marco 1364/A
Perché ci piace: è al piano terra dello splendido palazzo sede della Biennale, affacciato sul bacino di San Marco. Oltre ai libri, vende anche manufatti con i banner dismessi delle varie Biennali, realizzati dalle donne di Venezianontratta, una onlus locale contro lo sfruttamento.
Bookshop Querini Stampalia, Campo S. Maria Formosa, Castello 5252 www.querinistampalia.org
Perché ci piace: Il palazzo, per metà antico e per metà riprogettato da Carlo Scarpa, il grande architetto di qui, ospita un bookshop che, in un’elegante cornice progettata a sua volta dall’architetto Mario Botta, propone una selezione di libri e gadget davvero ottima.
Bottega del Mondo, ai piedi del Ponte di Rialto Salizada Pio X 5164
Perché ci piace: Una bottega che offre oggetti equosolidali di tutto il mondo. Ma che c’entra con i souvenir di Venezia? Tra gli oggetti africani fatti riciclando le lattine, tante piccole gondole...
IL MERCATO DI RIALTO
Sotto le arcate dell’antica pescheria il mercato si tiene al mattino, praticamente ininterrotto dal ’500 a oggi. Anche se è affollato dai turisti, i veneziani vanno qui a comprare pesce e verdura, freschissimi e di qualità.
Un servizio di traghetto su gondola, molto divertente, porta sulla riva di fronte.
La chicca Vale la pena, passando dal mercato di Rialto, di assaggiare i piccolissimi pomodorini secchi, veramente dolci.
DOVE DORMIRE
Prenotare è d’obbligo, i turisti sono tanti in tutte le stagioni, ma ormai sul web è facile trovare una sistemazione a propria misura.
Da provare, però, questa novità: un ostello super chic.
Generator Hostel, Fondamenta Zitelle 86 www.generatorhostels.com
Perché ci piace: Da un anno lo storico ostello della gioventù alla Giudecca è stato ristrutturato dalla catena inglese Generator: la filosofia è creare ostelli a costi contenuti, ma con alti standard di stile e servizi (ha anche qualche stanza singola). Qui ci sono decisamente riusciti.
DOVE MANGIARE
Bàcari
Sono le vecchie osterie, dove per tradizione si beve un’ombra, cioè un bicchiere di vino bianco, accompagnata dai cicchetti: come le tapas spagnole, sono piccoli assaggi freddi o caldi, spesso a base di pesce.
Andare in un bacaro è un ottimo modo per provare la bella varietà della cucina locale. Eccone due da non perdere:
Da Lele in Campo dei Tolentini, a Santa Croce
Do Colonne in Rio Terà San Leonardo, a Cannaregio
Trattorie e ristoranti
A Venezia si può mangiare benissimo o malissimo, e la qualità è spesso indipendente dal prezzo. ‘Venezia osterie e dintorni’ è una guida affidabile, redatta da Michela Scibilia, una grafica veneziana appassionata di cucina. Sono 15 euro ben spesi, che risparmiano cattive sorprese.
Ecco qualche locale tra i più economici: Ae Cravate, Salizada San Pantalon, Santa Croce; Alla Palanca, Fondamenta S. Eufemia, Giudecca; Alle due gondolette, Fondamenta Coletti, Cannaregio; Antica Adelaide, Calle Larga Priuli, Cannaregio; Dai tosi piccoli, Seco Marina, Castello; Quatro feri, calle Lunga San Barnaba, Dorsoduro.
L'ORA DELLO SPRITZ
L’aperitivo veneziano per eccellenza, ormai trapiantato quasi ovunque, qui è un vero rito. I luoghi dove i giovani veneziani si danno appuntamento per lo spritz sono Il Campo Santa Margherita a Dorsoduro e, da non mancare, La Fondamenta lungo il canale della Misericordia, a Cannaregio.
Seduti sul barcone ormeggiato davanti al ‘Timon’, forse il locale più celebre, o al tavolino di uno dei tanti bar, ci si gode il tramonto del sole che si specchia nell’acqua del canale.