Progettista intelligente e poliedrico, arlecchino del colore, direttore di riviste (‘Modo’, ‘Casabella’, ‘Domus’ in primis), capace di formare giovani e lanciare talenti, Alessandro Mendini, nel suo Atelier, ha lavorato alle varie scale del progetto. Con Proust, manifesto spiazzante, ha voluto raccontare la sua passione per i ‘puntini’, la spasmodica ricerca di qualità nel piccolo che, reiterata, porta a un insieme armonico. È così per gli oggetti ma – diceva lui –
dovrebbe esserlo anche per la grande scala delle città, ormai sequenze di scatole, ove le funzioni non sono più dichiarate.
Proust rimanda alla letteratura, alla filosofia, all’arte... E non è un caso che fu un’azienda visionaria a metterla in produzione (anche se ogni pezzo era poi disegnato a mano): Cappellini.
La mia poltrona Proust, più che delle forme, esprime una atmosfera, è un manifesto del nostro Atelier.
Designer: Alessandro Mendini
produttore: Cappellini
prezzo: € 9.750 (la poltrona puntinata prodotta dal 1993 e la versione ‘Geometrica’)
progettata nel: 1978
idea: la riproduzione di una poltrona del ’700 decorata con tecnica puntinista.
materiali: struttura in legno intagliato e dipinto a mano, rivestimento fisso in tessuto multicolor (azzurro/grigio/giallo, o nero/verde/rosso) che riprende il decoro della struttura. Proposta anche in versione Geometrica.
curiosità: viene prodotta anche in plastica (con la tecnica dello stampo rotazionale) da Magis, in versione outdoor.
Lo sapevi che: Prodotta inizialmente in pochi esemplari, la Proust vede poi una proliferazione di decori. Le macchie divengono campiture e strisce. Come ogni ‘manifesto’ che si rispetti, Proust propone molte varianti. E le molte altre versioni sono ormai in tutti i libri di storia del progetto.