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Il telaio, la mia nuova passione  

Avete mai provato a tessere? Io sì, da pochissimo... chi vuole seguirmi in questa nuova avventura?

La vedo arrivare da lontano. Con i suoi gomitoli in un cesto e un paio di cornici di legno sottobraccio... È deciso: oggi si fa lezione di tessitura. Anche se sono in vacanza. Non riesco a stare per più di due giorni con le mani del tutto ferme e qualcuno qui ha saputo leggere la mia inquietudine e mi ha inviato lei, Alessandra. Un corpo riscritto con tatuaggi (c'è perfino un ritratto della Madonna che occupa un braccio intero: sarà perché Alessandra di cognome si chiama proprio così!?), ma nemmeno un briciolo di sfida nei suoi modi, una grande dolcezza, anzi, che diventerà 'materna' quando comincia a spiegare 'come si fa', facendo andare le mani affusolate su e giù, dentro e fuori dai fili.

Il telaio improvvisato è semplicissimo. In pratica una cornice senza il quadro dentro, quattro chiodi per tenerla insieme e tanti chiodini sul lato alto. Abbiamo cominciato così, lasciando 'libera' la parte inferiore, dove ciascun filo è semplicemente annodato a fiocco (alla fine diventerà frangia!). E poi via, a scegliere i fili giusti, cioè quelli che stanno bene insieme, ma subito dopo a provarne anche di 'sbagliati' perché tessere è così, un po' come dipingere, dove il concetto di giusto e sbagliato, si sa, non esiste proprio.

Certo, tessere così en plein air, in questo splendido B&B a 5 metri dal mare, è un privilegio impagabile. Passare fili dentro e fuori tra ordito e trama e intanto raccontarsi le proprie vite, confidarsi amori e delusioni come vecchie amiche, anche se Alessandra ha all'incirca l'età di mia figlia. E il pensiero corre a tutte le lane che mi aspettano a casa, a tutti i tessuti che potrò creare e agli oggetti a cui potrò dare forma... la tessitura è così, quando inizi non vorresti più smettere!

E mi immagino i posti di quelle lunghe tavole in cui la mattina si fa colazione, tutti occupati da amiche e condividere pensieri e intrecci di fili, proprio come fanno in America, racconta Alessandra, pomeriggi interi passati così.... Chissà che quest'idea non diventi un progetto smiley

Una cosa è certa: tessere è una delle tendenze-craft del momento. Parlo di tessitura ma anche di macramè e delle sue mille infinite varianti, una riscoperta in chiave moderna di uno dei capisaldi dell'artigianato oltrechè italiano, anche nordico e d'oltreoceano... Sul numero di settembre di CasaFacile c'è un intero servizioambientato a casa di una blogger innamorata (e autrice!) di frange, arazzi e tende di fili che sta proprio dall'altra parte del mondo, nella campagna australiana. E c'è anche un'intervista a un'artista americana che, come Alessandra Madonna, un giorno ha cominciato ad annodare e legare (usando come supporti proprio di tutto) e che non ha smesso più. Perché spesso il restare a casa e avere figli di cui occuparsi apre nuove insospettabili strade e passioni. 

Una curiosità. Pensavate che tessiture &Co. fossero cose 'da femmine'...? Sapete cosa ho scoperto? Che attorno agli anni '60, i militari di leva tessevano scialli e centrini, per passare il tempo, ma soprattutto per fare regali alle fidanzata a casa... Una prova ulteriore ed evidente di fedeltà (se tessi non tradisci!).

Sdoganato (il tessere) e infine convinto da quest'ultima notizia, mio marito ha gettato il cuore oltre l'ostacolo. Si è costruito un telaio (moooolto grande) tutto suo e adesso guai a chi tenta di fare una riga-colore non autorizzata. Come oggetto è già bello in sé, incompiuto e con tutti i fili penzoloni...
Così ci siamo ritrovati a tessere uno di fianco all'altra... Un evento che a me racconta di un'unione di generi, di un'abbattimento di luoghi comuni.
Di storie antiche che prendono una strada moderna.  



 
Testi

Giusi Silighini, il direttore

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