Questa esposizione, ispirata dalla magia del teatro e dell'architettura, esplora l'intersezione tra queste due discipline, offrendo al pubblico una visione affascinante dell'opera di Branzi.
L'immaginazione e la creatività di Andrea Branzi prendono vita come in una coreografia all'interno di un teatro improvvisato. In questa rappresentazione, le maschere cambiano forma e colore, trasformando le creazioni dei grandi maestri della pittura del Novecento in opere uniche e sorprendenti. Questa mostra è un inno alla commedia, alle avventure circensi e alla magia dell'arte.
Il nucleo della mostra prende il nome da una serie di disegni realizzati da Branzi negli anni Duemila. Accanto a queste opere, la mostra presenta "Archetipi", un'indagine nell'ambito dei modelli teorici mentali che precedono la creazione materiale. Questi modelli fanno parte del nostro patrimonio antropologico non evidente, che risiede nell'inconscio collettivo. In architettura, questi archetipi possono essere ricondotti alle strutture primarie, la cui funzione non è strettamente legata all'abitare ma al costruire.
Nella visione di Andrea Branzi, l'architettura civile sta attraversando una crisi di credibilità, con il suo rapporto con la società che si è gradualmente logorato. Allo stesso tempo, la società stessa sta vivendo una profonda crisi e non è più in grado di fornire quadri di valori per il progetto architettonico. In questa prospettiva, gli archetipi diventano fondamentali come repertorio da reinventare.
Un punto saliente della mostra è la serie inedita di disegni intitolata "Torre Velasca", realizzata nel 2023, che trae ispirazione dall'architettura moderna milanese. Questi disegni rappresentano un'interpretazione personale di Branzi di un'iconica struttura architettonica, evidenziando il suo ruolo cruciale nel processo di creazione e reinvenzione.
Info: Galleria Antonia Jannone, Corso Garibaldi 125, Milano
3 ottobre - 30 novembre 2023
Da lunedì a sabato 15.30 - 19.30 (La mattina su appuntamento)