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Made with love: storie di luoghi, artigiani e ospitalità

Vi portiamo in giro per l'Italia alla scoperta di piccole eccellenze in stile. Da Nord a Sud, ecco le storie di due cestai: Giacomo Pisanu e Vincenza Tricarico

Giacomo Pisanu da Domaso (CO) produce e vende cesti e online insegna come realizzarli. @cesteria_facile» giacomopisanu.it

«Da bambino, in Sardegna, andavo per mercatini con mia madre e restavo incantato da un anziano cestaio che lavorava in pubblico. Lui, accortosene, mi prese a ben volere. Mi ha regalato cesti che conservo ancora». Giacomo Pisanu ricorda così come si è appassionato all’arte di intrecciare vimini. Arrivato in Lombardia come cuoco, ha recuperato la sua vecchia passione nel 2016, facendone la propria professione. Poi si è trasferito sul Lago di Como e ora insegna la sua arte anche sul web.

Come si insegna online a intrecciare i vimini?

«Ho iniziato durante il lockdown, facendo dirette sui social: intrecciavo da casa, seguito dagli studenti. È stato un successo e ho deciso di realizzare video da guardare su piattaforma, secondo i propri orari».

E come funziona?

«Dopo l’ordine e il pagamento, invio il materiale e il link al video, che rimarrà sempre a disposizione. Se uno vuole creare altri manufatti, posso vendergli i materiali, in base al modello che progetta. In presenza invece organizzo corsi in luoghi suggestivi, e le 4 ore di durata permettono di produrre da zero un oggetto ma anche di meditare e riconnettersi con la natura».

Cosa ami creare, come artigiano?

«Mi piace sfidarmi. Per la Design Week di Milano ho realizzato un tavolo, un lampadario e un vassoio firmati da designer per dimostrare quanto il vimini possa essere contemporaneo».

 

Vincenza Tricarico a Minervino (BAT) realizza cesti, piccoli oggetti e borse. Il suo sogno? Riuscire a sostituire le buste di plastica della spesa con bei cesti! @lacestaia

Impossibile parlare con Vincenza Tricarico di vimini e intrecci senza sentire il profumo della Puglia e avere negli occhi i suoi paesaggi. Per lei quest’arte è strettamente legata alla sua terra: «L’intreccio nasce prima della ceramica, usa materiali naturali e mentre lavori i rami senti l’odore della terra e la storia che trasmettono. Sono l’esaltazione della vita lenta, del rispetto per l’ambiente, delle cose fatte a mano, degli oggetti unici» dice.

Ma come ti sei avvicinata a quest’arte?

«Sono ragioniera e una decina di anni fa ho avuto problemi di lavoro. Cercavo qualcosa che mi facesse star bene e valorizzasse il mio territorio, le Murge. Ho scoperto gli intrecci sui social e ho imparato tutto da un maestro, uno dei pochi rimasti nella mia terra. Il mio obiettivo è valorizzare il vimini, farlo scoprire ai giovani: per questo dal cesto tradizionale realizzo oggetti per l’home décor o borsette eleganti per la moda. Piccole provocazioni per dimostrare ciò che può essere un cesto...».

La risposta del pubblico?

«Bella, c’è molta voglia di cose naturali, fatte bene. E sono felice soprattutto dell’interesse degli architetti e designer pugliesi».Usi materiali locali.«Certamente, soprattutto dagli ulivi, dopo la potatura autunnale, così quei rami non vanno perduti, e poi le canne e i rami di alcune piante palustri. Ma amo lavorare tutti i materiali».

Testi

Laura Cardia