L’ottava edizione di Milano Design Film Festival ci sarà! La volontà di non fermarsi degli organizzatori è stata più forte delle difficoltà nate in questo 2020, e convinti che la soluzione sarebbe stata tecnologica, hanno dato vita ad un festival totalmente digitale.
Saranno più di 40 le proiezioni da guardare online, gratuitamente, registrandosi sul sito milanodesignfilmfestival.com. Per l’evento, è stata creata una piattaforma che permetterà a tutti gli utenti italiani di collegarsi e assistere virtualmente al programma.
Tema guida di questa edizione, scelto dalle curatrici Silvia Robertazzi e Porzia Bergamasco, è Ri-connettersi.
Attraverso la selezione delle pellicole viene indagato il rapporto uomo-natura, le dinamiche uomo-città, i bisogni reali dei cittadini, il lavoro del progettista e con uno sguardo sempre più trasversale vengono esplorati i settore della ricerca scientifica, dell’alimentazione e dell’automotive.
Per gli appassionati di architettura sarà interessante approfondire la tematica dell’abitare da più prospettive.
Il film 'Il condominio inclinato. Bergamo, sole, casbah, pollai e terrazze fiorite' di Alberto Valtellina e Paolo Vitali, ci porta nei complessi residenziali Terrazze fiorite e Bergamo Sole, disegnati negli Anni 80 dagli architetti Giuseppe Gambirasio e Giorgio Zenoni.
Nel breve documentario 'What it Takes to Make a Home?' di Daniel Schwartz, prodotto dal Canadian Centre for Architecture (CCA), si affronta la tematica degli homeless e delle definizioni attribuite all’alloggio in relazione alle pressioni urbane ed economiche.
'La Nave' di Hans Wilschut racconta la vita nel maxi-condominio progettato da Franz di Salvo nel quartiere Scampia di Napoli completato nel 1975 e da allora al centro di polemiche e delle cronache.
Un’altra storia urbana è racchiusa nel corto 'Next Sunday' di Marta Bogdanska, protagoniste le generazioni più giovani di Tripoli che si sono impossessate del quartiere fieristico progettato da Oscar Niemeyer, rimasto incompiuto nel 1975.
Se l’architettura “non ha un luogo, la sua casa è il mondo”, come dice l’architetto Dada nel film 'The Arch' di Alessandra Stefani, guardando il road movie 'Tokyo Ride' di Bêka & Lemoine si sale a bordo di una Giulia Alfa Romeo vintage guidata da Ryūe Nishizawa dalla quale si vedrà una Tokyo frenetica e si capirà la forte relazione che il co-fondatore dello studio SANAA ha con la socia Kazuyo Sejima e con la sua città.
Non mancherà una panoramica sul mondo del design
Guardando 'It’s Dutch Design' di Elbe Stevens si capirà il metodo della 'corrente' olandese che si è imposta sulla scena internazionale e che è rappresentata da Maarten Baas, Nacho Carbonell, Droog, Piet Hein Eek e Studio Job.
Ma fare design significa anche riflettere su tematiche antropologiche: in 'Design is Diversity. Teaching Design in Covid Times' di Mario Greco il tema Diversity, ha assunto con il lockdown un senso particolare. Rimanendo nel contesto del lockdown, a tre mesi dalla chiusura del Musée des Arts Décoratifs di Parigi, nel corto 'Les Impatients' di Alexandre Humbert si entra nel museo vuoto.
'Paradigma Olivetti' e 'Prospettiva Olivetti' di Davide Maffei, sdoppiando l’attenzione l’uno sul design, l’altro sull’architettura e raccontano l’azienda di Ivrea da un punto di vista inedito: il periodo del 'dopo Adriano'. Si traccia così lo sviluppo dei decenni successivi, con l’intervento di Renzo Zorzi, della nuova classe dirigente e dei tanti designer e architetti, tra i quali Ettore Sottsass, Gae Aulenti, James Stirling e Kenzo Tange.
Indagando l’attualità da più prospettive, MDFF propone poi due titoli imperdibili
'Autonomy' di Alex Horwitz, centrato sulla tecnologia emergente delle self-driving car e ' Human Nature' di Adam Bolt, un documentario su una scoperta biologica recente: si chiama CRISPR e consiste nella correzione mirata di una sequenza di DNA.
Le Biografie in programma
Quattro invece le biografie in programma: 'Goff' di Britni Harris, 'Charlotte Perriand. Pionnière de l’art de vivre' di Stephane Guez, 'Just Meet. Tadao Ando' di Fernanda Romandia, Première europea, 'Magical Imperfection. The Life and Architecture of Raymond Moriyama' di Scott Calbeck, Première europea.