A Venezia, fino al 21 novembre, si tiene la Biennale Architettura 2021, dopo che l'edizione 2020 è saltata causa pandemia. Alla Biennale si va in cerca di spunti di riflessione, per sentirsi... ‘provocare’. Il titolo di quest’anno, e il tema su cui vengono chiamati a rispondere i vari Paesi, è ‘How will we live together?’ Come vivremo insieme?
Tra i Giardini, l’Arsenale e gli eventi collaterali, ci si interroga su temi estremamente attuali e importanti anche per il mondo della progettazione, a cominciare dal cambiamento climatico.
Proprio questo è il tema del Padiglione Italia, ‘Comunità Resilienti’, che cerca una nuova interazione tra spazio urbano e territorio produttivo. All’Arsenale l’Irlanda rende visibile l’invisibilità di internet facendo sperimentare ai visitatori cosa comporta il nostro essere sempre connessi, mentre ai Giardini la Germania apre un padiglione completamente vuoto e offre un’esperienza interamente digitale grazie ai QR code presenti nelle sale. Il Padiglione olandese pone l’attenzione su chi è il ‘noi’ di ‘How will we live together?’. Qui il tema dell’inclusività invita a pensare all’urbanistica come coesistenza egalitaria. I Paesi Nordici parlano di co-housing, abitare insieme, nel nome della modularità e della condivisione, mentre la Danimarca mette in atto un’esposizione ‘circolare’: raccolta delle acque piovane, coltivazione di erbe aromatiche che essiccate diventano tisane da assaporare meditando su divani sospesi sull’acqua (piovana)...
Alla Biennale i temi possono essere trattati con provocazioni forti o con delicate suggestioni poetiche: un vero e proprio laboratorio di idee che spinge i visitatori alla riflessione.
- Dobbiamo smettere di pensare a noi come individui singoli per concepirci come comunità inclusiva.
- Il cambiamento climatico è un’emergenza da affrontare adesso.
- La modularità cambierà gli spazi dell’abitare nel nostro quotidiano.
- L'essere sempre connessi grazie a internet comporta costi ‘invisibili’ che danno conseguenze molto concrete.