IM Design Talks esplora vari aspetti del progetto di design, attraverso i racconti, la visione e l'esperienza degli ospiti coinvolti. Noi abbiamo partecipato all'incontro con Patricia Urquiola!
Impossibile racchiuderla in una definizione, Patricia Urquiola mette talmente tanto entusiasmo in tutto ciò che racconta che quasi ci si dimentica di essere davanti ad una delle più iconiche e premiate designer dei nostri tempi.
Durante il talk dal titolo 'Empathic Travels' la designer spagnola ha ripercorso le tappe del suo incredibile viaggio professionale partendo dagli incontri che più hanno influenzato la sua visione come designer. Dagli anni passati con Achille Castiglioni e Eugenio Bettinelli, all'amicizia con Patrizia Moroso a cui la designer deve molto perché come afferma lei stessa: 'ha sempre creduto in me', fino ad arrivare all'apertura nel 2001 del suo studio a Milano.
Ogni suo progetto, dice, è caratterizzato ed influenzato dall'empatia che si instaura tra lei e il suo cliente. Ed è proprio sul concetto di empatia che ruota tutto il suo lavoro, in modo costante in tutta la sua vastissima produzione.
Soffermandosi sul concetto di colore dice: 'Il colore è legato alla luce, sembra ovvio ma va ribadito', introducendo così i meravigliosi tavoli in cristallo realizzati per Glas Italia le cui superfici cangianti cambiano colorazione in funzione dell'incidenza della luce e del punto di osservazione. E ancora a proposito di colore: 'I colori difficili sono i più interessanti'.
Altro elemento imprescindibile nel suo lavoro è la ricerca, infatti afferma di essersi cimentata con diversi materiali studiandone a fondo le possibilità. L'incontro con il marmo è stato sorprendente, la collaborazione con Budri le ha permesso di giocare con accostamenti materici tra marmo e resine, mentre
la collaborazione con Mutina l'ha fatta innamorare del mondo dei pattern e delle decorazioni in bassorilievo, con serigrafie che ricordano il passaggio variabile delle nuvole. Non è un caso che le nuvole siano anche l'immagine introduttiva del talk. Con il loro moto incessante e in continua trasformazione riassumono perfettamente il pensiero di Patricia Urquiola:
Per fare un lavoro creativo è necessario spostarsi, evolvere. Nelle interviste spesso mi riportano frasi che ho detto anni fa, ma io rispondo che non sono più quella di 4 o 5 anni fa, ora sono un'altra persona!.