All'interno dei padiglioni che ospiteranno la manifestazione biennale del Salone Internazionale del Bagno, verrà creata una delle tre maxi installazioni immersive dal titolo ‘Under the Surface’. L’opera è stata ideata dal visual artist Emiliano Ponzi, da Design Group Italia, studio di design multidisciplinare parte del Gruppo Alkemy, in collaborazione con lo studio di data visualization Accurat, che a New York condividono l’hub creativo Salotto.
Una installazione che copre una superficie di circa 400 m² che parla di natura che è straordinariamente più grande di tutti noi. Un progetto in cui l'acqua è protagonista, partendo dai concetti di dipendenza - che ha l'uomo verso di essa - e di sopravvivenza - dell'ambiente e della nostra specie. Un bene quindi da proteggere e dalla potenza straordinaria.
L’acqua è stato il primo specchio dove l’uomo ha riconosciuto se stesso, mi viene in mente il mito di Narciso. L'acqua ha la capacità di collegare mondi: come non pensare alla scoperta dell’America o ad Atlantide e la leggenda della grande civiltà sommersa (Emiliano Ponzi)
‘Under the Surface’ parte da queste immagini, materializzandosi in un’isola sott’acqua con un cielo che la ricopre e che altro non è che la superficie dell’acqua. Le luci puntate sopra all'installazione, creano dei riflessi caustici che abbiamo tutti nel nostro immaginario e che con i loro riflessi avvolgeranno l'arcipelago e le persone che attraverseranno l’isola.
Estetica ma anche contenuto e conoscenza. Per questo i dati specifici sul consumo e sull’utilizzo dell’acqua verranno mostrati attraverso delle nicchie. Una conoscenza spesso invisibile che sta sotto la superficie, perché invisibili sono le grandi invenzioni tecnologiche che gli espositori porteranno in fiera. Un'installazione che rispondeva ai due grandi assiomi del design: l’estetica, per questo abbiamo cercato di farla bella e funzionalità, quindi un'opera piena di contenuto, di conoscenza da condividere con i visitatori (Emiliano Ponzi)
Design Group Italia ha avuto il compito di trasformare il concept di Emiliano Ponzi in architettura. L’installazione prende la forma di un’isola sommersa. Attraverso i riflessi di luce e la rappresentazione di valli e rilievi dell’acqua, statistiche e numeri vengono trasformati in un’esperienza visiva emotiva e coinvolgente.
Nel disegno di Emiliano c’è una ragazza di spalle e lei è stata preso come protagonista del nostro spazio. Cosa vorrebbe vedere e scoprire? Dovevamo anche riuscire a realizzare questo 'cielo', questa grande superficie che doveva dare la sensazione di venirti addosso. Un'altra sfida era realizzare le montagne. Ne abbiamo fatta una che esce dalla superficie come segno di potenza (Gabriel Zangari)
La grande sfida per lo Studio è stata proprio quello di superare le difficoltà tecnologiche per creare questo grande spazio emozionale e immersivo. L’installazione non vuole essere solo un tributo all’importanza dell’acqua ma anche un monito, per spingerci ad indagare e a non fermarci alla superficie delle cose che ci circondano.
‘Under the Surface’ sfrutta il linguaggio intuitivo della data visualization, integrando nella struttura, dati delle precipitazioni, dell’accesso all’acqua, dati sul suo consumo e sul rapporto che l’uomo ha con le risorse idriche. Tutti dati scientifici forniti dalla Banca Mondiale.
Abbiamo lavorato con i dati, costruendo una narrazione che si articola in due aree dello spazio. Abbiamo una dimensione esterna che, come raccontava Emiliano, è caratterizzata da queste luci provenienti da riflessi e rifrazioni che passano attraverso la superficie di questo mare immaginario, sopra la nostra testa. E una dimensione collegata ad uno spazio più intimo che prende vita all’interno di piccole caverne dentro le montagne e nelle quali sono raccolti dati sulle innovazione di processi e prodotto (Gabriele Rossi)
L’intento finale dell'opera è promuovere una maggiore consapevolezza e un uso più sostenibile dell’acqua, incoraggiando e mostrando come i nuovi progetti presentati dai brand leader del settore al Salone del Mobile 2024 siano pensati in un’ottica di riduzione del consumo di acqua, sia nella produzione che nell’uso quotidiano.