Questa edizione del Salone dedicato ai designer under 35 è davvero ben riuscita!
C'è chi, esagerando, dice di venire al Salone per vedere il Satellite. Quest'anno mi piace tantissimo il Satellite. E tantissimo il Salone!
Veniamo ai materiali, tema portante dei miei post.
Begli stand, grandi idee, forme inusuali ma, soprattutto, materiali aggiornati e sperimentazioni.
Oggetti in stampa 3D finalmente degni di entrare nelle nostre case.
Magari con qualche concessione al pizzo o alla decorazione traforata, ma belle!
Lampade a levitazione, sfruttando campi magnetici, legni associati a plastiche e decorazioni optical.
Metallo, tanto metallo ma colorato, pop, non il "noioso" (almeno per me) ottonato o ramato che ha ingolfato questa Design Week 2016.
Linee organiche e geometriche, proposte sempre più vicine al definitivo e sempre più lontane dal prototipo. Etnie che si nicchiano e colori che danzano l'Africa, cullano le Fiandre, intonano l'Oriente e cantano l'Italia.
Evviva il Satellite che, mai come quest'anno, più che costola del Salone è stazione orbitante del domani.
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Il SaloneSatellite che accompagna anche quest’anno il Salone del Mobile di Milano è stato creato nel 1998, un atto di fiducia nelle potenzialità creative degli under 35. Molti dei prototipi presentati nelle 18 edizioni precedenti sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato fra i 10.000 partecipanti, insieme alle 270 scuole di design internazionale, sono ora nomi importanti del panorama del design.
Veniamo ai materiali, tema portante dei miei post.
Begli stand, grandi idee, forme inusuali ma, soprattutto, materiali aggiornati e sperimentazioni.
Oggetti in stampa 3D finalmente degni di entrare nelle nostre case.
Magari con qualche concessione al pizzo o alla decorazione traforata, ma belle!
Lampade a levitazione, sfruttando campi magnetici, legni associati a plastiche e decorazioni optical.
Metallo, tanto metallo ma colorato, pop, non il "noioso" (almeno per me) ottonato o ramato che ha ingolfato questa Design Week 2016.
Linee organiche e geometriche, proposte sempre più vicine al definitivo e sempre più lontane dal prototipo. Etnie che si nicchiano e colori che danzano l'Africa, cullano le Fiandre, intonano l'Oriente e cantano l'Italia.
Evviva il Satellite che, mai come quest'anno, più che costola del Salone è stazione orbitante del domani.
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Il SaloneSatellite che accompagna anche quest’anno il Salone del Mobile di Milano è stato creato nel 1998, un atto di fiducia nelle potenzialità creative degli under 35. Molti dei prototipi presentati nelle 18 edizioni precedenti sono stati messi in produzione e molti dei designer che vi hanno partecipato fra i 10.000 partecipanti, insieme alle 270 scuole di design internazionale, sono ora nomi importanti del panorama del design.