Un intrico di rose, vialetti, piante esotiche, bulbi in vaso, l’orto, un boschetto di bambù fuori controllo: 400 mq di anarchia vegetale... l’eredità di sua madre. Ma Davide, che all’epoca non distingueva un ciclamino da una magnolia, non era in grado di affrontarla. «Rabbia, impotenza... poi sento scattare qualcosa dentro, all’improvviso. E nasce una passione bruciante, comincio a ‘divorare’ l’argomento con sessioni di giardinaggio compulsivo, studi, corsi, viaggi botanici, tutte esperienze che mi conducono verso una consapevolezza green e infine a una nuova, amatissima professione».
Non ci sono piante belle o brutte, ma solo ‘la pianta giusta nel posto giusto’. Osservandole posso imparare qualcosa di nuovo ogni giorno.
La sfida? Cercare di ottenere un giardino naturale, sostenibile e armonioso, anche se creato da zero. Davide, assieme al suo socio Walter Coccia, progetta verde a tutto tondo, realizzando giardini ‘chiavi in mano’ sia in Lombardia sia nelle principali città italiane. Cercateli su leftygardens.com