Come da tradizione, novembre è il mese dedicato all’arte contemporanea a Torino: da Artissima, che apre i battenti il 2 novembre, a tutte le manifestazioni off: Paratissima, Operae e The Others, da Club to club, il festival di musica elettronica, al Torino Film Festival, che chiude la rassegna a fine mese. Il capoluogo sabaudo in questo periodo brilla di luce propria.
Se hai in programma una visita, non perdere la mia guida dei 10 locali più instagrammabili di Torino, dalla colazione alla cena: posti buoni, ma anche belli, dove, tra elementi di design e dettagli storici, potrai assaporare la città da vero torinese.
A COLAZIONE CON CAVOUR
ORSO LABORATORIO CAFFÈ
Via Claudio Berthollet 30/H
Non chiamarlo bar, Orso è un laboratorio del caffè! In un angolo di San Salvario, lasciati guidare dall’aroma: dietro il bancone di questo intimo locale troverai lo staff di Orso, pronto a guidarti in un viaggio nel mondo del caffè in tutte le sue sfumature, fra miscele, monorigine e diversi tipi di estrazione. Accomodati sui divanetti dietro ai tavolini di legno per gustare un espresso, o se vuoi sperimentare, un caffè in filtro ad infusione, estratto con l’aeropress o il sifone. Quando lo avrai terminato, ricorda di osservare il fondo della tazzina: ognuna di queste è numerata, e ogni numero darà un senso diverso alla tua giornata. Puoi anche acquistarla e lasciarla da Orso per il tuo prossimo caffè: dopo averla instagrammata, ovviamente.
ROMA già Talmone
Piazza Carlo Felice 36
Inaugurato nel 1883 da Michele Talmone, uno dei primi cioccolatai torinesi, Roma già Talmone ha cambiato sede varie volte, per stabilirsi negli anni ‘30 nell’attuale sede sotto i portici di piazza Carlo Felice. Entrare qui è come fare un tuffo nel tempo; il caffè conserva alcuni arredi originali affiancati a moderni mobili di design: i tavolini rotondi in noce e vetro opalino abbinati alle sedute firmate da Paolo Dominioni, le sospensioni in cristallo disegnate da Philip Stark, la cassa del 1912 e il bancone decorato in madreperla del 1936 sono una gioia per gli occhi se sei appassionato di design. Almeno quanto il buffet delle paste che ti aspetta all’entrata!
PRANZO REALE
POOMANGER
Via Maria Vittoria 36/B e via Palazzo di Città 26/B
Prendi un classico della cucina anglosassone, e arricchiscilo con gli ingredienti della tradizione italiana: così le jacket potato, cotte nel tipico forno che lascia la buccia croccante e la polpa morbida, vengono farcite con gli ingredienti della nostra cucina per diventare patate ripiene, quelle di Poormanger. Era il 2011, quando tre amici con un’idea si lanciano in quest’avventura imprenditoriale. Il tempo (e la bontà delle patate) gli hanno dato ragione: i locali sono oggi raddoppiati, ma rimane invariato l’ambiente informale dove, tra carte da parati a fiori, specchi retrò sulle pareti e tavoli di legno, gli avventori vengono accolti come a cena a casa di amici.
PAIBIKERY
via Cagliari 18/D
Pai è la trascrizione fonetica di pie, ovvero torta, ma anche di pi greco, il rapporto tra circonferenza e diametro di un cerchio. Quale nome più azzeccato per un negozio di bici che è anche caffetteria? Ebbene sì, Paibikery è una ciclofficina dove portare la bici per un check-up, ma anche un grazioso salottino pieno di oggetti di recupero, con sellini e cerchioni appesi alle pareti, dove assaggiare la cucina di Arianna, che tra piatti di ispirazione internazionale e ricette della nonna, promette di lasciare un segno nel cuore (e nello stomaco) dei suoi commensali. Nel weekend, mentre leggi un libro o sfogli una rivista della piccola libreria ciclistica, non perdere il brunch a base di pancake dolci con la frutta e lo sciroppo d'acero, oppure salati in varie declinazioni.
MERENDA SINOIRA
BISTROT SAMAMBAIA
via Madama Cristina 20/C
Era il 1910 quando, nel cuore di San Salvario, il locale nasceva come torrefazione. Passato nel tempo in mano a diversi gestori, dalla fine degli anni ’80 assume l’attuale veste di bistrot, anche se il caffè, come una volta, continua a essere miscelato e tostato nella macchina del 1950 che troneggia al suo ingresso. Se capiti in zona durante il pomeriggio, getta uno sguardo oltre la vetrina di legno per scoprire questo angolo vintage a Torino: dalla collezione di menù all’esposizione di caffettiere, Samambaia è una chicca piena di dettagli, tutti da scoprire. Poi, accomodati ad uno dei suoi minuscoli tavolini di marmo per una merenda a base di biscotti, torte e croissant.
CIRCOLO DEI LETTORI
Via Bogino 9
Il Circolo dei lettori è uno di quei posti frequentato dai veri torinesi. Ospitato al primo piano di Palazzo Graneri della Roccia, dal 2006 questo centro culturale, nato su iniziativa della Regione, è aperto a chiunque voglia prendere parte alle numerose attività - dai corsi ai reading, dai concerti ai gruppi di lettura - organizzate nelle sue sale storiche con i parquet scricchiolanti, decorate di fregi e bassorilievi. Quella del circolo è una vera e propria comunità, aperta a tutti, accomunata dalla passione per i libri e per la cultura.
Il Barney’s è il caffè del centro, dove fare pausa per il tè delle 5, accompagnato da un bacio di dama; il luogo merita una sosta anche per un caffè al volo, per avere l’occasione di percorrere lo scalone d’onore del palazzo, e rimanere attoniti di fronte alle maestose vetrate del circolo.
L’ORA DELL’APERITIVO
PASTIS
Piazza Emanuele Filiberto, 9
Uno dei luoghi dell’aperitivo torinese, ad un passo da Piazza della Repubblica: al Pastis, con la sua ambientazione tipicamente francese, ti sembrerà di stare nel cuore del Marais. Girando tra i suoi arredi di modernariato, non è raro imbattersi in mostre temporanee di artisti emergenti, che pure frequentano con assiduità il locale. Una curiosità: nella sala interna, cerca il frammento del Muro di Berlino conservato sotto vetro, nel pavimento. Se c’è il sole, accomodati su una seggiola in ferro battuto nel dehor, e sorseggiando il tuo aperitivo, osserva la vita che anima piazza Emanuele Filiberto.
CAFFÈ MULASSANO
Piazza Castello 15
31 metri quadri per un locale che non è solo un caffè: al Mulassano, infatti, come recita la targa commemorativa esposta "Nel 1926, la signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il tramezzino”. In piazza Castello dal 1907, questo elegante caffè liberty è un’istituzione cittadina, dai cui tavolini rotondi sono passati artisti, politici e scrittori. Oggi il modo migliore per assaporare la sua atmosfera è quella di cercare un posto in vetrina, e tra un vermouth e un tramezzino, godersi lo struscio. Un segreto: sulla parete dietro il bancone, in alto a sinistra, c’è un orologio con i numeri alla rinfusa e una sola lancetta, mossa da un meccanismo che si attiva schiacciando un pulsante vicino alla cassa. L'orologio pazzo serve a stabilire chi in un gruppo di amici deve pagare: chi realizza il numero più alto, salda il conto. Durante la tua visita al Mulassano, chiedi di usarlo, è a disposizione dei clienti!
A CENA PRESTO
CUCINERIA BERLICABARBIS
via Parma 61
La Cucineria Berlicabarbis, che in piemontese significa “da leccarsi i baffi”, è la terza dei locali della famiglia; dopo due torterie per la merenda, qui la formula è bistrot, con una proposta tutta salata a base di stuzzicherie, dal pranzo al dopo cena, e una carta di drink intriganti fin dal nome: A letto presto, con una punta di camomilla, Sotto la Mole, un omaggio a Torino, ma anche l’analcolico Oasi nel deserto, per gli astemi e i guidatori. Cos’ha di speciale questo posto in Borgo Rossini, la nuova zona universitaria della città? Sotto una volta con mattoni a vista, tra scatole di latta in stile shabby e un grande bancone ricavato da una porta di legno, potrai passare la serata dondolandoti su altalene arcobaleno appese al soffitto, disposte intorno ad un lungo tavolo. Dove, insieme ai tuoi vicini di posto, condividere un assaggio di felicità, la cui ricetta è descritta sulla grande lavagna che decora la sala.
LES PETITES MADELEINES
Via Paolo Sacchi 8
Inaugurato nel 1872, il Turin Palace Hotel è un pezzo di storia torinese, che ha visto passare dal suo ingresso teste coronate e cantanti pop. Rinnovato totalmente nel 2015, l’albergo è tornato agli antichi splendori, preservando il fascino e le atmosfere art déco dello stile originario. Per una serata d’altri tempi, prenota un tavolo al suo ristorante, Les petites madeleines, dove, tra carte da parati e velluti rossi, potrai assaggiare le ricette della tradizione piemontese, rivisitate dallo chef Stefano Sforza. Un consiglio: al tuo ingresso, getta lo sguardo a sinistra, oltre il portale originale in oro; quella è la Sala Mollino, usata per le colazioni e gli eventi speciali. Con la storica volta a cupola ellittica, i soffitti di oltre 6 metri, le sospensioni luminose in vetro soffiato a mano – nuove, ma in armonia con l’ambiente – e le decorazioni serigrafate in oro della vetrata sul fondo, ti sembrerà di tornare nella Torino di inizio ‘900.