CasaFacile: il numero di Ottobre 2024
Il 3 ottobre esce in edicola il nuovo numero di CasaFacile. Ecco cosa trovi al suo interno!
{ COSA C’È DI NUOVO }
- Web&Social
- I Feel Good
- News & Trend
- Talent Scout
- Made with Love
- Lo shopping del mese
- Tendenza... 'pilotis'!
- Architetti & Designer
- Icone del design
{ SCUOLA DI STILE }
Progetti innovativi: loft... soft
♫ 'The time is now' di Moloko
Ammorbidire lo spazio. Rapsodia in blu
♫ ‘Baby, I’m Yours’ di Cass Elliott
Recuperare con rispetto: un ‘nuovo’ classico
♫ 'A Night like this' di Caro Emerald
{ FOCUS } — SOGNI POSSIBILI
La cucina che vorrei è... versatile, a scomparsa, rétro contemporanea, eco- friendly, superorganizzata
{ PRIMA&DOPO }
Fuori Anni ’70 e dentro... vintage effetto sorpresa
Ristrutturare gli spazi a misura di coppia
{ IDEE E SOLUZIONI }
- Un progetto che guarda al futuro: scelte intelligenti
- Letti da sogno, morbidi VS minimal
- Il topper: perché usarlo e come sceglierlo
{ DÉCOR E VERDE }
- Una designer italiana a Londra, lezioni di (stile) inglese
Impara a dipingere le foglie - A tavola: piante, fiori e talee per un green mix
- Tra fiori e stile, l’eleganza delle bacche
- Allena il tuo pollice verde: Philodendron superstar
Leroy Merlin: due soggiorni in stili diversi entrambi molto chic
Quando si tratta di arredare gli spazi della propria casa, lo stile Boho e lo stile Neo classic offrono due approcci distintivi e affascinanti.
In quanti modi si declina l’eleganza? Molti! Oggi ve ne presentiamo due con l’aiuto di Leroy Merlin che ha allestito questi due soggiorni in stili diversi ma entrambi molto chic.
Lo stile Boho è caratterizzato da un mix eclettico di texture, tessuti e decorazioni: un'estetica perfetta per chi ama un ambiente rilassato e informale. Elementi come cuscini, lampade, piante, tende e mobili vintage creano un'atmosfera accogliente e creativa.
Nella proposta di Leroy Merlin spiccano i toni neutri del beige e del verde. I materiali? Ovviamente legno, rattan, iuta e intrecci per costruire un living etnico, ma contemporaneo. La grande porta scorrevole divide l’ambiente giorno da quello notte e la nicchia dietro il divanetto è perfetta per appoggiare cornici e lampade. Le piante non mancano mai e in questo caso sono anche artificiali per dare pensieri ai proprietari di case sempre in viaggio. I complementi immancabili per questo styling sono il tappeto Sohan, la sospensione Mikona e lo specchio Soleia.
Il soggiorno in stile Neo classic reinterpreta l’eleganza dei classici con un tocco contemporaneo. Qui troviamo linee pulite, tonalità neutre e materiali raffinati, come il legno e il marmo. Questo stile è ricercato e ideale per chi desidera uno spazio elegante e senza tempo.
Bianco, grigio e marrone si mescolano alla perfezione per un'ambiente ricco di tocchi glam. Il bianco, protagonista assoluto dell’ambiente, è smorzato dai disegni grigi delle tende abbinate a quelle bianche filtranti, della carta da parati e del tappeto. E a dare carattere al tutto c’è il marrone dei morbidi divani in pelle. Se poi, dopo i colori, guardiamo lo stile, ecco la grafica contemporanea del tappeto abbinarsi perfettamente al look un po’ rétro della serie di lampade Yumiha, da parete,da tavolo e da soffitto, in tessuto e al particolare specchio ovale Pontis, dalla forma originale con dettagli effetto marmo.
Neo classic o Boho? Qual è il vostro living preferito?
10 robot che lavano vetri e pavimenti al posto tuo!
Aspirano, detergono, ti aiutano a tenere la casa pulita e a risparmiare tempo. I nuovi robot sono sempre più performanti. Ecco le novità
Shopping solidale: con QVC sostieni la ricerca sui tumori femminili
Dall'1 al 31 ottobre torna 'Shopping4good', l'iniziativa di charity promossa dal canale di video-commerce QVC a favore di Fondazione Veronesi e della ricerca sui tumori femminili. Scopri come fare del bene acquistando anche oggetti di design!
Acquistare per fare del bene e per finanziare la ricerca: sono le 3 “azioni” chiave di Shopping4good 2024, l’iniziativa di QVC che affianca Fondazione Veronesi e sostiene la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica e la cura dei tumori femminili.
Come si può partecipare? Dall’1 al 31 ottobre ordinando sulle piattaforme multimediali di QVC Italia i prodotti dei brand che supportano il progetto, il charity item (una pochette in pelle Le Corone Bags in vendita in esclusiva sul sito) oppure con una donazione di 1 euro su altri acquisti, si potrà dare il proprio contribuito.
Il 100% di tutti questi acquisti e donazioni sarà infatti devoluto a Fondazione Veronesi e sosterrà tre ricercatrici o ricercatori che si impegnano nello studio di terapie oncologiche femminili.
Sono 55.000 le donne che ogni anno in Italia si ammalano di tumore al seno, ma grazie alla diagnosi precoce oltre il 90% a cui la malattia è stata diagnosticata in fase iniziale guarisce (Rapporto AIRTUM-AIOM). La collaborazione tra QVC e Fondazione Veronesi prosegue dal 2015 e fino a oggi ha consentito di finanziare 26 borse di ricerca.
Protagonisti della campagna “Ricercatori sui tumori. Ogni giorno un’impresa straordinaria” sono tre veri ricercatori che lavorano concretamente in laboratorio e che, tolto col camice, mostrano il loro lato più umano, più simile a noi: hanno un pessimo pollice verde, con le camice da stirare non se la cavano e la casa… bè, è un vero caos!
I prodotti e il charity item saranno in vendita per tutto ottobre sul sito www.qvc.it alla pagina dedicata all’iniziativa: tra i brand che partecipano ci sono Dondi Home, Guzzini, Kitchen Aid, Maddalena Home, Magniflex, Philips, Prai, Reflower, Save My Bag, Skechers, Ultimate, Weleda e molti altri.
Gli indispensabili per l’ora del tè… e della tisana
Un quotidiano rito di benessere, una pausa relax in ufficio, un appuntamento da condividere con amiche e amici. Ecco alcuni suggerimenti per preparare al meglio il tè e le tisane
Il sapore e le emozioni che un tè o una tisana possono darci nascono anche dalla loro preparazione e dal piacere estetico che certi oggetti sono in grado di regalarci quando li utilizziamo.
Teiere in porcellana o in ceramica decorate, tazzine eleganti o mug materiche, passando per infusori e colini sono gli alleati di un rituale che aiuta a scandire il tempo della giornata donandoci pause di benessere.
Ecco la nostra guida allo shopping, con 13 indispensabili per organizzare un perfetto tea-time!
Pothos: la pianta perfetta per allenare il pollice verde
Resistente, diffusissima ed economica, è la pianta d’appartamento perfetta per i principianti, ma è tutt’altro che banale! E già in un celebre studio del 1989 la Nasa l'ha messa ai primi posti tra le piante che purificano l’aria
Provenienza In natura cresce con dimensioni imponenti, rami lunghi più metri e grandi foglie cuoriformi. Ha una fioritura rarissima (l’ultima è stata segnalata nel 1962!): questo significa che si riproduce non con i semi ma quasi solo per talea, in appartamento anche grazie a noi!
Posizione Si adatta bene a ogni condizione di luce, cresce veloce e rigoglioso davanti a una finestra ma resiste anche negli angoli in ombra. Le cultivar molto variegate, però, necessitano di più luce.
Acqua Tollera anche qualche errore dei non esperti, sia in eccesso sia in difetto. L’ideale è annaffiarlo bene quando la terra è asciutta e le foglie iniziano a perdore il tipico turgore ‘croccante’.
Terriccio Un comune terriccio universale è sufficiente, ma il Pothos è anche una tra le pochissime piante che possono essere coltivate a lungo – e con successo – anche in sola acqua (basta ricordarsi di cambiarla una volta al mese e di aggiungere un po’ di fertilizzante).
Problemi comuni È quasi immune ai più comuni parassiti. Con il tempo può accadere che i suoi rami si allunghino molto, perdendo foglie alla base: è il momento per propagarla!
Cure speciali Offrile un buon supporto verticale: tenderà ad arrampicarsi e a sviluppare foglie di maggiori dimensioni. La sua tendenza in natura infatti è quella di crescere sui fusti degli alberi più grandi.
Come moltiplicarlo Taglia un pezzo di ramo con 2-4 foglie: elimina la foglia più bassa e immergi il rametto in un vasetto con acqua. Dal punto in cui hai staccato la foglia vedrai svilupparsi in un paio di settimane nuove radici.
Rarità Non c’è solo il classico Epipremnum aureum, che tutti conosciamo. Considera la varietà ‘Neon’ con foglie giallo lime, o il Pothos ‘N’Joy’ con foglie piccole, bianche e variegate o il sorprendente Pinnatum ‘Marble’ con eleganti screziature e foglie fenestrate, come una piccola Monstera.
Stile Crea un effetto jungle facendo arrampicare il Pothos su una parete, o appendendo alcuni vasi sospesi al soffitto.
Cucina: soluzioni per chi non ama i pensili
Ripiani o pensili? È un tema molto discusso negli ultimi tempi, soprattutto da quando le cucine sono a vista. Ecco i dettagli da non trascurare e una scelta di luci per illuminare il piano
A molte persone non piace l’idea che la cucina, se in soggiorno, sia percepita come tale. Ma nelle case moderne il living con zona kitchen annessa è spesso una scelta obbligata, considerando gli spazi sempre più piccoli degli appartamenti.
Per evitare di riempire il progetto di pensili, la soluzione ideale è mettere una o due file di mensole e aggiungere un paio di colonne in cui tenere dispensa e stoviglie.
Usare ripiani al posto di pensili è anche ideale quando la cucina è piccola, per non soffocarla con elementi incombenti e dare leggerezza al locale.
La cucina senza pensili è adatta a chi ha una routine di pulizia quotidiana che non lascia accumulare polvere e vapori di cottura e per chi ama avere sui ripiani oggetti che usa spesso.
Architetti & Designer: Gordon Guillaumier
Maltese di origine e milanese d’adozione, cosmopolita per vocazione. Con il suo tratto elegante e leggero, progetta per i più importanti brand italiani e stranieri
È arrivato a Milano a fine Anni ’80, dopo esperienze di studio in Svizzera e in Inghilterra, si è laureato in Design Industriale allo IED nel ’91 e l’anno dopo ha ottenuto il Master nella stessa materia alla Domus Academy.
Com’era la Milano di quegli anni vista da uno studente di design poco più che ventenne? «Era meno internazionale, con meno grattacieli. Erano gli anni della fine della ‘Milano da bere’ e di lì a poco sarebbe arrivata Tangentopoli, si poteva cogliere un’energia nuova. C’erano meno musei, meno locali e più artigiani, e la nebbia d’inverno».
Nei primi Anni ’90 entra nello studio di Rodolfo Dordoni,poi l’esperienza in Driade, a fianco di Enrico Astori. Che cosa le hanno trasmesso, sotto il profilo professionale? «Tantissimo. Sono due punti di riferimento fondamentali nella mia formazione, tanto sotto il profilo professionale quanto sotto quello personale. Persone discrete, di grande stile e con una visione precisa».
Ha creato rapporti duraturi con molte aziende. Non deve essere facile, nel frenetico mondo del design di oggi... «Il mio bagaglio culturale ha alimentato la mia professione e viceversa: un processo che va al passo con ciò che succede attorno a me. La velocità intesa come concetto futurista mi piace molto, invece amo molto meno la velocità che non ti concede la riflessione».
Di recente per Alf Dafrè, una azienda con cui collabora da molti anni, ha disegnato la madia Gioberg, la cui sagoma si ispira all’iconico Grattacielo Pirelli di Gio Ponti. Come le è venuta questa idea? «Pedalando in bici all’ombra di questo capolavoro mi sono detto ‘Why not?’».
Alla Biblioteca degli Alberi di Milano arriva Open Air Design 2024
La rassegna dedicata al mondo dell’avanguardia del design e dell’architettura outdoor si terrà dal 2 al 5 ottobre tra i prati della BAM, il parco botanico di 10 ettari di Porta Nuova. Tra installazioni, workshop, cinema e dj-set
Rigenerazione, sostenibilità, bellezza. Sono le parole chiave della quarta edizione di BAM - Open air design, una rassegna interamente dedicata al mondo dell’avanguardia del design e dell’architettura outdoor che si terrà dal 2 al 5 ottobre tra i prati della Biblioteca degli Alberi di Milano, il parco botanico di 10 ettari di Porta Nuova (la 'zona dei grattacieli').
Il progetto, ideato da COIMA Image in collaborazione con Fondazione Riccardo Catella, coinvolge 12 aziende del design, da Artemide a Kartell a Poliform, che allestiranno la propria installazione all’interno di un Red Circle, uno spazio espositivo open air che mette in relazione i visitatori, i prodotti di design e l’ambiente.
Il tema della manifestazione è il concetto di 'Natural Theatre', interpretato liberamente dagli studenti delle università Iulm e Polimi di Milano.
Per sottolineare la contaminazione tra arte, design e architettura BAM - Open air design ha preparato un cartellone di eventi collaterali, talk, dj-set, performance teatrali e workshop. Dalle passeggiate botaniche ai laboratori in collaborazione con Potafiori alle proiezioni di docu-film come Green Over Gray sull’architetto Emilio Ambasz, e Rasti, cortometraggio di Kartell.
Made with love: Torino
Vi portiamo in giro per l’Italia alla scoperta di piccole eccellenze in stile CF
Erba Brüsca è il nome piemontese dell’acetosella, una pianta il cui stelo sa di vino e di aceto. «Da bambina lo succhiavo spesso perché era come se stessi bevendo il vino e mi sentivo grande» racconta Simona Da Giau. «L’ho scelto come nome del mio brand di ceramista per esprimere la mia passione sconfinata per le piante, il fil rouge della mia vita. Ho fatto il liceo artistico per amore della ceramica, mi sono laureata in Botanica e oggi vivo nel verde della collina di Superga, a Torino».
E questa doppia passione come convive in Erba Brüsca? «Il prodotto che mi corrisponde più di ogni altro è il vaso abbinato alla sua pianta. Vado nei vivai specializzati, scelgo piante specifiche e, conoscendone caratteristiche e necessità, realizzo il vaso più adatto per loro, quello che gli ‘somiglia’ di più: in forme organiche, lasciandomi ispirate dal mondo vegetale».
Hai consigli per chi deve comprare un vaso? «Lasciando da parte l’estetica, che è ovviamente importante, darei consigli apparentemente banali, ma necessari. Bisogna innanzitutto tener conto delle dimensioni della pianta e della forma delle sue radici e soprattutto controllare che nel fondo del vaso ci sia l’indispensabile foro per il drenaggio! Inoltre, consiglio sempre che il vaso sia di terra resistente come il grès o la terracotta».
Oltre ai vasi, realizzi anche servizi da tavola, ciotole, portasaponi. Quali tecniche preferisci? «Amo usare molto le mani e poco il tornio, perché mi piace la ricerca di forme organiche, che non siano necessariamente perfette. Sono attratta dalla natura, dalle sue forme e dai suoi colori, i toni marini, gli azzurri; la mia ricerca del bello è legata al benessere e all’armonia che il mondo naturale ci offre. Avere un bel piatto in cui mangiare, una bella tazza per la colazione fa stare bene e cambia in meglio la percezione di quel momento».
Cosa c’è nel futuro di Erba Brüsca? «Sicuramente sempre più vasi legati al mondo delle piante, quello che più amo. Inoltre spero di sviluppare nuove e stimolanti collaborazioni con i designer».