Decorare

Fai-da-te: 5 idee creative ispirate alle piastrelle ‘Blu Ponti’

La suggestione è quella delle geometrie e dei decori naturalistici delle piastrelle di Gio Ponti. Ne nascono vasi scultura, maxi pins, americane e murales. Le tecniche? Dalla pittura ai timbri con le patate

1. LE MAXI PINS
Non solo su giacche o cappotti, le pins decorano anche i cuscini di casa. Realizzale in versione maxi con le cartellette di plastica colorata (quelle per i documenti). Ritaglia le sagome in due colori diversi e incollale tra loro con il nastro biadesivo sottile. Fissa sul retro, con la colla a caldo, una base per spilla.

2. L’AMERICANA DECORATA CON I TIMBRI
tempo medio: 30 minuti
costo: 6 euro
occorrente: √ tovaglietta di stoffa bianca √ colori per il tessuto √ patata √ coltello √ cutter √ nastro adesivo di carta √ righello

Come si fa:
1. Con il coltello taglia a metà la patata, in lunghezza. Asciugala bene con un foglio di carta da cucina.
2. Con il coltello e il cutter incidi sulla patata il decoro a scacchi: alterna in modo regolare quadrati in positivo e negativo.
3. Per realizzare un timbro preciso rifila bene tutti i tagli con il cutter. Asciuga la patata.
4. Con il nastro adesivo realizza sulla tovaglietta di stoffa una mascheratura con le linee guida dove realizzare i timbri.
5. Intingi la patata nel colore e timbra il tessuto. Non schiacciare troppo, per evitare che il succo della patata macchi la tovaglietta.
6. Completa il decoro, lascia asciugare e fissa stirando la tovaglietta al contrario con il ferro da stiro ben caldo, senza vapore.

3. IL VASO E LA PIASTRELLA DIPINTI
Il vaso bianco di recupero e la piastrella di forma triangolare prendono ispirazione
dai colori e dai decori di Gio Ponti. Prima di iniziare pulisci bene gli oggetti da dipingere con l’alcol o con acqua e sapone. Per realizzare i decori utilizza pennelli piatti – ti sarà più facile stendere le texture – e i colori specifici per la ceramica a freddo Porcelaine [di Pébéo]. Terminati i decori, lascia asciugare all’aria per 24 ore, poi metti gli oggetti in forno per 35 minuti a 150 °C così da fissare i colori. In alternativa, per decori più piccoli e veloci, puoi usare i pennarelli da ceramica.

4. IL TAVOLINO RIVESTITO
tempo medio: 40 minuti
costo: 15 euro
occorrente: √ plastiche adesive colorate √ matita √ forbici √ spruzzino √ spatola di plastica √ straccio
come si fa:
1. Realizza le dime in carta delle forme che compongono il decoro.
2. Con precisione riporta e ritaglia le forme dalle plastiche colorate.
3. Riempi lo spruzzino con acqua e sapone e agita bene. Rimuovi la pellicola di protezione dalle forme di plastica e spruzza lievemente il tavolino e la parte con la colla delle forme. Sarà più facile muovere i decori prima che si appiccichino al tavolo.
4. Con la spatola e lo straccio schiaccia i decori per far uscire l’acqua

5. LA PARETE CON I MURALES
Azzurro ceruleo, indaco e blu mare sono le tinte della parete ‘geometrica’. Dai il colore più chiaro su tutta la superficie. Una volta asciutto fai i segni di riferimento per i tagli di colore poi realizza la mascheratura con il nastro adesivo viola – è più leggero e non stacca il colore di fondo. Dipingi, stacca il nastro, lascia asciugare e procedi con gli altri colori.

Prima & Dopo

Prima & Dopo: relooking per la casa al mare in stile balneare

Giulia e Alessandro si conoscono proprio qui, a Tarquinia Lido e una volta sposati decidono di comprare qui la loro casa di vacanza. L’occasione è una villetta vista mare molto malandata, pane per i denti di lui che è architetto. «L’idea era quella di far rivivere gli Anni ’60 in cui è stata costruita in tutto il loro splendore, riproponendo colori e texture dei bagni del litorale laziale dell’epoca e strizzando l’occhio alle architetture di quel periodo di Gio Ponti che amo» racconta.

Le scelte fatte

Mentre al primo piano le tre camere e il bagno sono stati ristrutturati senza modificarne le misure, al pianterreno la cucina, che ha inglobato il vecchio studio, è stata aperta sul soggiorno eliminando un tramezzo e creando un passavivande. Ridistribuiti gli spazi, grande attenzione è stata dedicata a rivestimenti e colori, che qui giocano un ruolo importantissimo. «Le ceramiche a terra disegnano tappeti e individuano le diverse zone di casa» dice Alessandro «Onde nella zona soggiorno, un tappeto blu all’ingresso, bianco nella zona servizi e infine cerchi nell’angolo pranzo». A contrasto il blocco centrale è rivestito con mattonelle rosse e bianche posate a strisce come le vecchie cabine balneari. La vera chicca è la cucina ricavata all’aperto, completa di una zona pranzo protetta da una pergola.

Il tocco di stile

Per completare la palette ci sono arredi in betulla e vimini, più wallpaper in raffia. E Cristina Gigli ha portato il suo tocco speciale con complementi, accessori e tessili in perfetta sintonia.

Cucina

Cucina: tutto in ordine con le cabine multifunzione

Hai una cucina aperta sul soggiorno ma non ami o non hai lo spazio per l’isola? O ancora preferisci che si veda il meno possibile e si integri con i mobili del living? Ecco alcune soluzioni per te

Una risposta efficace a chi vuole organizzare la cucina che si integra nel living, e magari non ha lo spazio per una soluzione a isola, è quella di prevedere una zona operativa a muro semplice e lineare che visivamente ricordi una parete attrezzata e ‘nascondere’ elettrodomestici e vani per contenere (ma anche una lavanderia se serve) all’interno di moduli a cabina. Sono attrezzati con illuminazione e prese elettriche e, una volta chiusi, si mimetizzano con le pareti, grazie anche alle ante che arrivano a terra e alle sovracolonne che sfiorano il soffitto. L’ordine è garantito!

La cucina nelle foto è: Modula di Febal Casa con frontali di ante e cassetti sia della base sia delle colonne in laccato Grigio Caldo, top e alzata in marmo Pietra Grey Lucido, mensola in laccato Terracotta e boiserie attrezzata Giorno in nobilitato rovere europeo. Gli interni dei camerini laterali ospitano le prese elettriche per alloggiare i grandi elettrodomestici.

I dettagli

  • Dietro le ante a tutta altezza, gli interni spaziosi delle cabine ospitano i grandi elettrodomestici per organizzare dalla cantina alla lavanderia.
  • Tra top e mensola lo spazio è sfruttato con una boiserie attrezzata con ripiani e porta- accessori. In questo modo sia gli utensili sia condimenti e spezie, ma anche i bicchieri, sono raggiungibili facilmente.
  • Il piano di lavoro risulta perfettamente organizzato con le zone lavello e cottura distanziate tra loro e dalle pareti laterali di almeno 60 cm; e nei cestoni sotto il top sono alloggiate le pentole.
Giardinaggio

Ficus, pianta fedele

Alice Delgrosso Alice Delgrosso

È tra le più comuni piante da appartamento: resistente e affidabile, diventa spesso il compagno di una vita. Si adatta bene alle nostre case, vive a lungo e cresce in modo così sorprendente che capita di accoglierne uno piccolo e in pochi anni ritrovarsi... un albero! Scopri come averne cura

Provenienza In natura ne esistono oltre 800 specie. Sono piante sempreverdi, tropicali e subtropicali, molto comuni in India e nel Sud- est asiatico, perfettamente adattate nel bacino del Mediterraneo. Dal Ficus carica che ci dà gustosi frutti estivi a quelli ornamentali che trovi in case e giardini. Da piccoli arbusti o rampicanti come il Ficus pumila, o il Ficus ginseng venduto come bonsai, ad alberi e piante.

Posizione I Ficus vivono bene in casa in inverno, in ambienti con una temperatura di 20-22 °C. Amano la luce abbondante (con la bella stagione portali fuori) e preferiscono finestre esposte a sud o ovest. Molte varietà – F. elastica, F. cyathistipula, F. lyrata, F. binnendijkii... – stanno anche al sole estivo diretto.

Acqua In primavera e in estate annaffiali molto: spolvera le foglie e mettili sotto la doccia. Non hanno grandi esigenze, sono davvero molto resistenti.

Terriccio Scegli un terriccio universale di qualità con aggiunta di argilla espansa per favorire il buon drenaggio e l’ossigenazione radicale. Puoi anche coltivarli in idrocoltura.

Cure speciali Nel tempo serve qualche potatura, soprattutto per le varietà a foglia piccola (F. benjamina e F. triangularis). E le piante con foglie molto variegate sono facili alle scottature, soprattutto d’estate.

Attenzione! I Ficus sono tossici per gli animali domestici. Da piccole ferite del fusto e delle foglie esce un lattice bianco irritante (quello da cui si ricava la gomma, perciò il F. elastica è detto Albero della Gomma).

Rarità In generale non sono piante rare, ma alcune varietà sono meno facili da trovare. Come il F. triangularis ‘Sweet heart’ dalle piccole foglie variegate a forma di cuore o il F. Elastica ‘Shivereana’ con foglie maculate di colore verde chiaro e arancio-pesca.

Stile Con il loro portamento arboreo cambiano l’atmosfera di un ambiente. In loft e open space grandi esemplari di Ficus elastica o lyrata ricreano l’effetto di un giardino interno.

Problemi comuni In autunno e in inverno, con le giornate più corte, i Ficus possono perdere molte foglie per scarsa luce. Somministra un biostimolante per favorire la fotosintesi e accelerare il metabolismo.

News

A Tolentino, nel nuovo hotel-museo di design

25 camere e 5 suite, ciascuna dedicata a un grande progettista e ai movimenti stilistici dell'ultimo secolo: è Il nuovo hotel-museo Interno Marche di Tolentino (MC). Per appassionati di design, e non solo

Meta imperdibile per gli appassionati di design, il nuovo hotel-museo Interno Marche di Tolentino (MC) nasce da un progetto di trasformazione di Villa Gabrielli, gioiello del tardo Liberty che nei primi anni ’20 accoglieva l’opificio e la dimora dell’imprenditore della moda Nazareno Gabrielli.

In seguito la Villa diventò sede produttiva dell'azienda Poltrona Frau e residenza dell'imprenditore Franco Moschini, che ne ha promosso il recupero e la trasformazione in hotel-museo. Il progetto è firmato dal team di ORA Studio, che ha lavorato per 3 anni a fianco di 2.000 professionisti e tecnici.

Oltre alle 25 camere e 5 suite, ciascuna dedicata a un grande progettista - da Michele De Lucchi a Gae Aulenti, da Giò Ponti a Nendo - e ai 5 Movimenti dell’ultimo secolo, per i 3.600 mq dell’albergo e i 1.500 mq di giardino sono stati installati i QR code per scoprire oltre 400 tra arredi, installazioni e artworks che hanno fatto la storia del design.

Architetti & Designer

Architetti & Designer: Alessandra Baldereschi

Il suo lavoro è caratterizzato dalla voglia di sognare e di farci sognare, a dimostrazione del fatto che anche l’oggetto più semplice può aprire nuovi mondi!

Dopo gli studi artistici, nel 2000 Alessandra consegue il Master in Industrial Design alla Domus Academy di Milano. Poi un’esperienza di studio-lavoro in Giappone (che ha nel cuore), il rientro in Italia e l’avvio di una carriera alla ricerca della bellezza...

La natura è di ispirazione per tanti suoi progetti. Perché? «Per me rappresenta gli anni dell’infanzia trascorsi sulle colline del Monferrato d’estate. I miei nonni sono originari di lì. Anni di esplorazione, di giochi all’aria aperta, di nuove scoperte. Durante il processo creativo, la natura è presente con i ricordi, o a volte è solo immaginata, uno spazio nella fantasia che mi fa provare ancora stupore e meraviglia».

Lei è un’appassionata lettrice. Molti suoi oggetti sembrano voler raccontare una storia... «Mi appassionano i racconti popolari e le fiabe classiche in cui ogni elemento è un simbolo, dove l’irrazionale e
la magia coesistono con il quotidiano. Di certo qualcosa si trasferisce nei miei progetti».

Da designer milanese cresciuta e formatasi nel capoluogo meneghino, quali sono i suoi luoghi del design del cuore? «La Fondazione Castiglioni, le Case Museo e la Triennale. Luoghi dove è bello tornare».

Ora tre nomi: un/a designer del passato che avrebbe voluto conoscere, un/a collega di cui apprezza il lavoro e un/a giovane da tenere d’occhio. «Nanda Vigo per il suo essere fuori dal tempo, superando i confini tra discipline; Francesca Lanzavecchia perché sa trattare temi delicati come la disabilità o il rapporto con il corpo in modo al tempo stesso poetico e pragmatico; Federica Breedveld Bortolozzo, che si concentra su istanze davvero attuali come sostenibilità e giustizia sociale».

Il prossimo progetto? «A settembre presenterò una collezione di lampade con Multiforme. I fiori disegnati si ispirano a quelli parlanti di ‘Alice nel paese delle meraviglie’ ma non cantano: si illuminano appena inseriti nel loro vaso».

Tra fiori & stile

Tra fiori & stile: invito d’estate

Claudia Tinor Centi, flower stylist, ha trascorso le estati dell’infanzia tra le montagne della Carnia imparando a riconoscere fiori selvatici. Il suo Atelier Hanami porta un nome giapponese che significa ‘ammirare i fiori’ e lei di una cosa è certa: i fiori possono cambiare il modo di vedere la realtà e farci connettere con la nostra parte migliore. Ed è quello che vuole regalarci in queste pagine

Questo mese ho pensato una tavola per chi rimarrà in città (o chi è già tornato dalle vacanze) e vorrà creare un angolo speciale in casa, da dedicare a un ‘apericena’ o a una cena informale con gli amici. Ho voluto ricreare l’atmosfera di una serata in riva al mare, a piedi nudi nella sabbia, con lo sciabordare delle onde a cullarci e l’odore salino che pervade l’aria.

Il mio ‘mare di città’ non ha i colori delle spiagge tropicali ma una palette neutra, molto minimal e arricchita da tocchi di colore che richiamano l’azzurro dell’acqua e il rosso dei coralli.

Iniziamo dal tavolo. Fai una scelta creativa: delle cassette della frutta, una vecchia porta o un’asse di recupero, qualcosa che stupisca e faccia pensare a un oggetto riportato dalle onde sul bagnasciuga.

Io ho utilizzato un piano zincato che normalmente tengo in giardino. Ho scelto tovaglioli bianchi in sangallo e giocato con il color corda dei sottopiatti, il blu accennato delle righe sottili nelle ceramiche e infine un tocco di rosso corallo, sui piattini e spennellato sulle conchiglie.

Come centrotavola, a ricordare la spiaggia, ho aggiunto altre conchiglie nelle tonalità dei marroni, dei rosa e dei grigi naturali, stelle marine di varie dimensioni e tante tillandsie, con la loro allure mediterranea. Un allestimento con pochi fiori, ma tanti elementi diversi ‘rubati’ al mare.

L’unico vero fiore presente è l’orchidea Phalaenopsis, bianca, messa in sottili vasi trasparenti. Un fiore elegante e leggero che con la sua personalità armonizza tutti gli elementi naturali: è in questo equilibrio armonico e disarmonico allo stesso tempo che si sprigionano la forza e la bellezza del nostro mare cittadino. E a fine estate tutti gli elementi arrederanno la casa, a gruppi su una mensola o all’interno di vasi in vetro.

Il tocco Hanami

Per un effetto più personale, puoi aggiungere del colore alimentare azzurro nell’acqua dei fiori e spennellare di un bel rosso corallo le conchiglie: darà un twist di colore e donerà brillantezza alla tavola!

In edicola

CasaFacile: il numero di Agosto 2024

È in edicola il numero di CasaFacile di Agosto 2024. Ecco cosa trovi al suo interno!

{ COSA C'È DI NUOVO }

  • News & Trend
  • Talent Scout
  • Made with Love
  • Lo shopping del mese
  • Tendenza... Tutti in riga!
  • Architetti & Designer
  • Icone del design

{ SCUOLA DI STILE }

Il buen retiro sull'isola è un sogno realizzato
♫ “A Sunday kind of love” di Etta James

Arredare con pietra e legno: passione naturale
♫  “Koop Island Blues” di Jealous of the Birds

Idee per minicase: tutto in 28 metri quadri!
♫ “Summer and Breeze” di Seals and Croft 

{ FOCUS } 

Icone del design - Ecco perché e come hanno fatto storia

{ PRIMA&DOPO }

  • Relooking per la casa al mare, ispirazione balneare
  • Un progetto da copiare: ristrutturare per vendere

{ IDEE E SOLUZIONI }

  • Rivestimenti & Co., scegli il gusto che fa per te
  • In cucina tutto è in ordine con le cabine multifunzione
  • L'armadio light: come farlo e quanto costa
  • Rifare il bagno con i lavatoi di design

{ DÉCOR E VERDE }

  • Dimora francese, stile greco, dipinto di blu
  • DIY blu mare
  • Tavola verde ispirazione orto
  • Mise en place estiva in città
  • Ficus pianta fedele
  • È tempo di fare le conserve
News

Made with love: Matera

Vi portiamo in giro per l'Italia alla scoperta di piccole eccellenze in stile

La storia di Tufa - Piccole sculture ricorda un po’ i ‘Quattro amici al bar’ di Gino Paoli. Un gruppo di giovani di Matera si frequenta nei Sassi e, un po’ per scherzo e un po’ per gioco, inizia a realizzare piccole sculture con il tufo, poi a mano a mano tutti prendono altre strade.

Rimangono i fratelli Giuseppe e Vincenzo Rizzi, che fondano il brand e realizzano portacandele, portafiori, applique da parete e sculture creative, dando alla pietra di Matera un’interpretazione attuale, che piace anche all’estero.

Quali sono le caratteristiche del tufo? «Lo chiamiamo tufo per comodità, in realtà è una calcarenite quaternaria. Sono simili esteticamente, ma il tufo è di origine vulcanica mentre la nostra è una pietra calcarea ed è duttile, resistente alla compressione. Ha un bel colore ambrato e un aspetto caldo, piacevole al tatto, è molto porosa».

Che processo creativo seguite nel dare vita alle vostre opere? «Uno di noi ha un’idea per un oggetto, la discutiamo, realizziamo i prototipi e li perfezioniamo. Molte delle sculture nascono dalla collaborazione con architetti e designer, che ci offrono sempre nuove fonti d’ispirazione».

La versatilità della pietra vi permette di creare oggetti anche molto diversi gli uni dagli altri. Quali sono i più venduti? «Online, sul nostro sito e su Amazon ed eBay, vendiamo tanti oggetti funzionali, come le griglie d’aerazione. Nel nostro negozio nei Sassi di Matera, la mela, molto piacevole alla vista e al tatto».

Il tatto sembra essere un elemento fondamentale... «Per noi che scolpiamo la pietra, è il senso più importante. Ma anche per un non addetto, in fondo: un oggetto di marmo è freddo anche al contatto, il tufo no, è più caldo, dà sensazioni. E questo fa la differenza».

Quali sono i vostri progetti futuri? «Presto riapriremo il nostro negozio di Barcellona, chiuso temporaneamente... non vediamo l’ora di tornare in Spagna!».

Icone del design

Icone del design: le piastrelle Blu Ponti

Alessandra Barlassina

Alessandra Barlassina  •  Gucki

Blogger CF Style

Gio Ponti disegnò queste maioliche per pavimentare, in diverse combinazioni, la hall e le 100 camere dell’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, il primo ‘design hotel’ del mondo.

All’inizio degli Anni ’60 Gio Ponti venne chiamato per ridisegnare gli spazi Settecenteschi di un castello in stile gotico-inglese, affacciato sul Golfo di Sorrento. L’intenzione era di trasformare l’edificio in un hotel.

Gio Ponti mantenne lo slancio verticale dell’architettura, una ‘perla bianca’ a picco sul Mediterraneo. E all’interno invase gli spazi con l’azzurro del cielo e il blu del mare.

Ispirato dalle forme della natura e dalla tradizione della locale ceramica di Vietri, Ponti disegnò 33 decori combinabili liberamente, riuscendo a pavimentare la hall e le 100 camere dell’albergo ognuna con un pavimento diverso e unico.

Ponti amava la ceramica, queste maioliche sono il risultato di un incontro tra industria e artigianato.

La collezione di piastrelle ‘Blu Ponti’ è diventata iconica: ha fatto da scenografia alle vacanze da sogno del jet-set internazionale negli anni della nascita del turismo in Costiera e ancora oggi continua ad affascinare.

Dal 2021 la collezione viene realizzata anche in grès, più resistente e pratico, sempre rispettando l’antica decorazione realizzata ancora a mano.

 

  • Designer: Gio Ponti (Milano 1891-1979).
  • Produttore: Ceramica Francesco De Maio » francescodemaio.it
  • Prezzo: da €250/mq (cm 20x20 / cm 53x53) in 5 cromie (blu, verde, rosso, nero, giallo).
  • Progetto del: 1960
  • Idea: decori geometrici infinitamente combinabili nei colori del cielo e del mare di Sorrento.
  • Materiali: piastrelle in bicottura decorate a mano.
  • Segni particolari: ancora oggi sono decorate rigorosamente a mano, fedeli per smalto, colori, decori e spessore a quelle disegnate da Gio Ponti.