Talent scout di agosto 2024
Cose, persone, suggestioni, mode che verranno e intramontabili evergreen. Scovati in giro, intercettati su Instagram o surfando nello ‘sconfinato-mondo-dell’Internet’...
GIRAFFA STYLE
Cachepot per le piante (d’appoggio o da muro), ma anche vaso per fiori freschi, boccale per l’acqua e portauova: per tutti quelli che non sanno resistere al fascino dell’animale più elegante e simpatico della savana... La foto è di @malgosialonsdalephotography, i prodotti sono di @quail_ceramics
UN VILLAGGIO IN 40 CM
Piccoli cottage abbarbicati sul ramo portato dal mare. Tra recupero e fai-da-te, Fisun dalla Turchia ci trasporta in un attimo nel suo micromondo incantato. @fisunundunyasi45
GIN MANIA
È il distillato più trendy del momento. E per chi non ama l’alcol c’è il profumo fresco della candela a base gin con note di menta, lime e pompelmo rosa. A completare il tutto erbe di prato e rosmarino. » mazzetti.it
FUROSHIKI FACILE
Ovvero l’arte giapponese di impacchettare piegando, intrecciando e annodando un ritaglio di tessuto. Borse, zaini, portabottiglie... se volete creare senza l’aiuto di ago e filo, questo profilo IG è una vera miniera di idee facili da copiare. @furoshiki_musubi » musubi-furoshiki.com
BIRDS LOVER
Una vera passione-ossessione quella di Cintia, ceramista brasiliana, per gli uccellini. Dal passerotto alle rare specie della foresta amazzonica, li fa posare ovunque: piatti, ciotole, tazze... @cintiaceleste.ceramica
SUL FILO DI LAMA!
Avere coltelli sempre affilati è il sogno di tutti gli aspiranti chef. Questo piccolo attrezzo dal design impeccabile è un affilacoltelli rotante che può essere ripiegato ordinatamente. E promette miracoli. eu.josephjoseph.com
Idee per mini-case: tutto in 28 mq
Thomas Sandell, noto architetto svedese, ha rinnovato la sua piccola guest house smorzando il rigore degli arredi con tessuti tropical. E con un’idea davvero geniale: uno specchio che porta le onde... fin sul soffitto!
Nel 1997 Thomas Sandell e la moglie Anna Holtblad, architetto e designer lui e stilista lei, hanno acquistato una casa di villeggiatura su un’isola dell’arcipelago di Stoccolma che comprendeva anche una minuscola guest house, posizionata su uno sperone di roccia.
«L’anno scorso ci siamo finalmente decisi a ristrutturarla e ad ampliarla, trasformandola in ‘capanna-studio’» racconta Thomas. «Ha la forma lunga e stretta di una barca e gode di una vista spettacolare sul mare: ora è il luogo ideale per lavorare ai miei progetti, o anche per un aperitivo con gli amici».
Le scelte fatte
La superficie della ‘capanna’ è stata portata da 13 a 28 mq aggiungendo una seconda stanza che ospita il living con una vetrata ad angolo e il portico della costruzione originaria, collegato alla zona pranzo, è stato chiuso per essere sfruttato tutto l’anno. «La costruzione ha una forma irregolare perché segue l’andamento del terreno» spiega Thomas.
Il tocco di stile
Anna ha poi aggiunto il suo tocco trasformando l’involucro in assi di legno dipinte in un ambiente eclettico dove gli arredi disegnati da Thomas si mixano a pezzi cult del design italiano e a vivaci tessuti marocchini. L’idea da copiare? L’originale soffitto a specchio collocato sopra la vetrata del living che (magia!) amplifica la vista del mare.
Pietra più legno uguale… Uno stile fresco e naturale
Una casetta sul mare trova nuova vita grazie a una coppia innamorata della Sardegna. Lo stile scelto? Un mood minimal di materiali rustici e colori naturali. E tante idee furbe: c’è anche la scala che... scompare!
Edith e Robert stanno girando la Sardegna con il camper in cerca del mare perfetto per praticare surf e nei pressi di Mandriola, nell’oristanese, si imbattono in una casa degli Anni ’60: il paradiso naturale in cui è immersa li convince all’istante all’acquisto, anche quando scoprono che le pareti di arenaria non sono più solide come un tempo e che la casa va del tutto ricostruita...
Le scelte fatte
«La sfida è stata costruire in modo ecologico e rustico: volevamo materiali naturali e locali. Per esempio, la lana di pecora per l’isolamento, travi a vista di castagni locali e l’intonaco di gesso originale» raccontano.
Il tocco di stile
Molto azzeccata in questo contesto la scelta di dipingere gli infissi color mare e di valorizzare le finiture in pietra arenaria, recuperata e utilizzata per la nuova cucina e la dispensa.
Da sogno a realtà: il buen retiro sull’isola di Mykonos
Siamo a Elia, una delle spiagge più belle di Mykonos. Qui Giuseppe e Massimo hanno trovato una casa su due livelli con ampi spazi outdoor e l’hanno fatta loro, nel segno della leggerezza
Giuseppe e Massimo, palermitani di origine, vivono a Milano da oltre vent’anni. In comune hanno anche l’amore per Mykonos e, dopo tante estati da turisti, hanno deciso che era tempo di comprare casa e diventare veri mykoniani! Sono stati necessari 2 anni e 20 visite tra case e appartamenti per trovare quella perfetta per loro.
Le scelte fatte
«All’inizio ci è voluta tanta fantasia – ci dicono – per immaginare come sarebbe potuta diventare. Il terreno tutto intorno alla casa era malmesso, su diversi livelli e con la zona notte (al piano inferiore) seminterrata. Abbassato il livello del terreno davanti alle camere, si è recuperata la vista mare e trovato posto a una grande piscina. Il profondo lavoro di restyling green sul resto del dehors ha completato l’opera.
Il tocco di stile
Il rispetto per la tradizione locale, con le pareti tutte bianche e dalle superfici un po’ irregolari, per una casa che sembra essere sempre stata lì!
CasaFacile di Agosto 2024: l’editoriale del direttore
Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola dal 2 agosto 2024!
Tra il 1947 e il ’52, dopo la devastazione della guerra, l’architetto svizzero francese Le Corbusier progettò l’Unité d’Habitation de Marseille con appartamenti duplex che includevano arredi su misura per dividere le zone funzione, concetto che è alla base di tutti i mobili componibili da zona giorno che oggi diamo per scontati ma che fino a inizio ’900 non erano concepibili. Nel 1956 Franco Albini, architetto originario della Brianza, fu il primo a immaginare una libreria con supporti simili ad alberi che reggono le vele: ed ecco l’origine delle librerie contemporanee con montanti terra-soffitto. Nello stesso anno il finlandese Eero Saarinen, che odiava l’intreccio di gambe fra sedie e tavolo, pensò di disegnarli su una gamba sola, aprendo l’inesauribile filone dei tavoli con basamento. Nel 1962 il milanese Achille Castiglioni venne a capo del desiderio di portare la luce sul tavolo da pranzo senza bucare il soffitto, e nacque la sua celebre lampada Arco, basata su un’intuizione che è replicata oggi (e lo sarà sempre) da innumerevoli lampade...
Il grande fascino del design industriale del secolo scorso sta negli archetipi che ha generato. e se c’è una cosa di cui in ogni epoca abbiamo bisogno è di quaLcuno che ci doni un nuovo modo di pensare alle cose solite. Questo riguarda gli arredi, gli oggetti della vita quotidiana, i mezzi di trasporto, ma riguarda anche i nostri pensieri quando diventano stereotipati, quelli che oggi si definiscono ‘bias cognitivi’, riguarda il nostro modo di guardare gli altri, lontani e vicini, e persino di guardare noi stessi. Perciò in questo mese di agosto che regala qualche stacco, abbiamo dedicato alcune pagine ai designer che con le loro idee hanno trasformato le nostre. In quelle storie che è bello conoscere si cela anche un messaggio prezioso: sforzarsi di guardare, progettare, affrontare cose vecchie con occhi nuovi. Ognuno può applicarlo a ciò che sente più urgente, e non importa dove andrete in ferie ma che il vuoto insito nel concetto di vacanza vi faccia il suo regalo più bello: un cambio di sguardo.
Agosto 2024: vota la casa del mese
Noi le scegliamo pensando che siano tutte bellissime, ma i gusti sono gusti. Delle case che trovi ogni mese su CasaFacile, di sicuro ce n'è una che preferisci: ecco il sondaggio per votare la tua preferita di Agosto!
Come creare l’ingresso che non c’è
È a partire dagli Anni ’80 che la porta d’ingresso delle case ha cominciato ad aprirsi direttamente sul soggiorno, soprattutto per l’esigenza di sfruttare al massimo gli spazi: guarda come è possibile ricreare un prezioso ambiente-filtro usando ‘semplicemente’ dei mobili!
Con la parete attrezzata
Un sistema di contenitori autoportanti e magari alti come qui fino al soffitto, consentono se configurati a L di isolare visivamente la zona attorno alla porta d’ingresso. E se i moduli si aprono verso l’interno sono utili per posare cappotti, borse e scarpe appena si entra in casa.
Con l'armadio
Se la zona giorno è stretta e lunga, puoi dare vita a un ingresso da attrezzare con console o cassettiere, utilizzando un armadio a tutta altezza da organizzare internamente a cappottiera e scarpiera.
Con la libreria passante
Quando il living è rettangolare e la porta è vicino a un angolo si può ricavare l’ingresso posizionando una libreria a doppio affaccio per tutta la larghezza del locale a circa 180 cm dalla parete, lasciando un vano aperto per il passaggio di almeno 80 cm. Se come qui hai una finestra puoi posizionarci davanti una scrivania e dar vita a uno studio.
Misure: pergola bioclimatica o tenda a vela?
Per capire quale fa per te, valuta l’uso che vuoi fare della copertura e calcola quanta superficie è in grado di ombreggiare nei diversi spazi outdoor, piccoli o grandi che siano
La pergola bioclimatica
Pensata per creare uno spazio-appendice della casa, da vivere giorno e sera in ogni clima e stagione dell’anno (anche se piove!), la pergola bioclimatica può coprire una superficie che va da circa 4 mq a 55 mq, in base a modello e modalità di installazione. Per coprire aree più grandi, è sufficiente affiancare due pergole.
√ Su un terrazzo di 4,5-5 mq si può progettare una pergola dalle dimensioni minime di circa 2x2 metri (più piccola spesso non è fattibile o consigliabile), posandola addossata al muro, così da avere l’ingombro di soli due montanti e poter già sfruttare lo spazio della facciata per addossarvi gli arredi.
√ Sui terrazzi più grandi e nei giardini, il consiglio è quello di adottare una pergola autoportante (installata in modo indipendente grazie a 4 pilastri) di almeno 14 mq, corrispondente a 3,5x4 metri, così da poter creare una comoda zona pranzo con area conversazione in grado di assicurare movimenti e passaggi agevoli a più persone.
√ La larghezza e la sporgenza della pergola si progettano su misura, in modo da adattarle alla conformazione dello spazio: una struttura stretta e lunga o larga e corta, secondo le tue necessità.
La copertura a vela
Nata da una tecnologia presa in prestito dalla nautica, la vela è un sistema ombreggiante flessibile e principalmente estivo (a meno che la tela sia certificata per resistere a forti acquazzoni e sbalzi termici!) in grado di coprire con maggiore leggerezza visiva da 1-1,5 a 40 mq.
√ Il sistema è così versatile che, grazie a tele di misure e forme diverse (triangolari, quadrate, rettangolari, esagonali, ottagonali e su misura) e a più modalità di installazione e di tensionamento dei teli, si adatta anche a spazi irregolari e in pendenza.
√ Sui balconi (per i quali ci sono anche vele di appena 100x100 cm) e su aree con dislivelli, volendo si può ricorrere al fai-da-te, grazie a vele legate a cavi o corde resistenti e moschettoni da fissare ai muri o a qualunque struttura fissa che tu abbia a disposizione.
√ Sulle superfici piane e più spaziose si adottano spesso vele con montanti inclinati, che ingombrano di più e richiedono pose professionali e qualificate. Si passa da vele da 9 mq adatte a terrazze con un solo montante e teli triangolari da fissare anche a muro (come in foto) a coperture più imponenti, dotate di 4 montanti fissati a terra e teli da 5x8 metri.
Servono dei permessi?
I sistemi ombreggianti oggi rientrano in edilizia libera e non richiedono di norma permessi comunali, a patto che siano ‘facilmente removibili’ per non aumentare il volume dell’abitazione.
Per installarli in condominio è necessario verificare (con l’aiuto dell’amministratore) che il Regolamento condominiale non ne vieti l’installazione (anche se removibili), che per forma e colore non alterino il decoro della facciata su strada e che rispettino sia il diritto di veduta e di affaccio dei condòmini sia le distanze minime dalle altre proprietà (di norma 3 metri). Infine, è sempre bene chiedere il nulla osta all’assemblea.
Guida alla scelta: la cucina da veri chef
Se ami cucinare, organizzare pranzi e cene con gli amici, sperimentare nuove ricette ispirati alle cucine professionali: hanno zone di lavoro ampie e soluzioni pratiche per tenere tutto a portata di mano
Quando si organizza la cucina è utile dare un’occhiata a quelle professionali. Per lavorare senza fatica, per esempio, è meglio un piano di lavoro continuo, anche a elle, invece di uno diviso su pareti diverse.
Che tu abbia una cucina con l’isola o una con i mobili sui lati opposti, attrezza una parete soltanto con colonne in cui mettere dispensa e grandi elettrodomestici.
E per lavorare ancora più facilmente, scegli armadi con le ante a battente che da aperte scompaiono ai lati dei moduli: avrai tutto a vista mentre cucini, senza ingombri inutili.
Ricorda che per la zona operativa tra fuochi e lavello ti occorrono almeno 40-60 cm e minimo 30 cm ai lati esterni.
Cappa per la cucina a isola: qual è la più adatta?
Da soffitto, a incasso nel piano induzione o sospesa? Se hai una cucina a isola, la scelta della cappa per aspirare fumi e odori è fondamentale. Ecco le soluzioni più adatte alle tue esigenze
Stai progettando una nuova cucina a isola? Non tralasciare l'importanza della cappa per aspirare i fumi e odori: è un elemento fondamentale non solo per aiutarti a limitare gli odori da cottura in casa, ma è un elemento d'arredo che darà carattere a tutto l'ambiente.
Cappa aspirante o filtrante?
Se stai facendo lavori di ristrutturazione, opta per una cappa aspirante che convoglia i fumi direttamente all'esterno tramite un camino di evacuazione (il tubo può essere incassato anche nel controsoffitto). È la soluzione migliore se hai una cucina grande e prepari spesso molti pasti.
Nel caso stessi solo modificando l'arredo, puoi optare per una cappa filtrante di 'ricircolo' che purifica l’aria tramite filtri antiodore e antigrasso ai carboni attivi oppure di maglia metallica. Una volta depurata, l'aria ritorna nell'ambiente senza più odori e i grassi di cottura vengono trattenuti. Dovrai ricordarti di lavare spesso i filtri e sostituirli in base alle indicazioni della casa produttrice.
Cappa integrata o a soffitto?
Le cappe integrate nel piano cottura hanno il vantaggio di 'liberare' visivamente la tua cucina a isola, sono molto efficaci perché il fumo non ha il tempo di 'alzarsi' e viene subito aspirato, sono più semplici da pulire (puoi lavare i filtri e la vasca di raccolta dei liquidi in lavastoviglie).
In alcuni modelli la cappa integrata scompare tra i fuochi, in altri sale o scende dallo schienale. Tieni conto, però, che nel mobile sotto il piano cottura avrai bisogno di installare il motore della cappa rubando così spazio a cassetti o alla base.
Anche la cappa a soffitto (detta anche 'celing') non ha 'spigoli' e scompare alla vista, ma devi calcolare la distanza dal piano cottura e la capacità di aspirazione, che deve essere adeguata alla grandezza dei piani e dell'ambiente.
Ricorda che la distanza minima è di 65 cm dal piano a gas o di 50 cm da quello elettrico. Quella massima è di 90 cm. Dovrai quindi prevedere un controsoffitto o una struttura dove installarla.
Cappa funzionale o di design?
A te la scelta! Oggi le soluzioni che sposano funzionalità e design sono tante. Se la cucina è un unico ambiente con il soggiorno puoi optare per una cappa sospesa modello lampadario che aspira, illumina e arreda allo stesso tempo. Per la grandezza, deve essere adeguata al piano cottura.
Da non tralasciare, in caso di cucina a isola aperta sul soggiorno, anche la rumorosità che potrebbe disturbare chi guarda la tv o legge. Controlla sempre i decibel (l'aspirazione perimetrale è più silenziosa), la regolazione della potenza aspirante ed eventuali optional hi tech: i sensori che accendono la cappa in automatico quando ci sono vapori, l'illuminazione (a Led dura di più dei faresti alogeni e risparmi), il timer e l'avviso per il cambio filtri.