Giardinaggio

Come coltivare le felci

Oltre duemila varietà coltivabili in interno, chioma lussureggiante e sbarazzina, si adattano agli ambienti meno luminosi e filtrano gli inquinanti dell’aria! Le felci non chiedono molto; soltanto un po’ di umidità. Siamo pronti a farle... felici?

Provenienza. La loro storia sulla Terra inizia 390 milioni di anni fa, un percorso di evoluzione talmente lungo che ha favorito lo sviluppo di innumerevoli specie e varietà molto resistenti, dalla classica Felce di Boston a quelle arboree, simili per dimensioni e portamento a delle palme. Il loro sistema riproduttivo tramite spore dimostra la loro affascinante memoria millenaria.

Posizione. A rischio scottature sotto i raggi diretti, amano la luce schermata di una tenda. Vivono bene in stanze esposte a est o a nord, di solito più fresche e riparate.

Acqua. Quasi tutte le specie sono di provenienza pluviale e amano l’elevata umidità ambientale, come quella che si può trovare in bagno, o in case con muri spessi e stanze fresche. Sì alle nebulizzazioni della chioma e a una terra sempre lievemente umida.

Terriccio. Hanno radici sottili che tendono a seccarsi: non aggiungere sabbia, perlite o inerti, basta un terriccio universale. Scegli vasi in plastica: trattengono l’umidità meglio della terracotta.

Problemi comuni. Per prevenire il marciume radicale dai loro la luce sufficiente (max. a 1-2 m dalla finestra) e non inzuppare la terra. L’igrometro dovrebbe stare nel range medium/moist.

Meglio sapere che… Se sotto le foglie appaiono piccoli granuli scuri, significa che la felce sta creando le spore, piccoli ‘semi primordiali’. Raccoglile o piantale dentro vasetti di vetro con coperchio, inserendo muschio fresco o torba costantemente umidi.

Cure speciali. Se hai il giardino, in primavera quasi tutte le felci apprezzano una posizione fresca all’ombra. In casa puoi accendere un umidificatore o fare un delicato lavaggio sotto la doccia per eliminare la polvere anche dalle foglie più piccole.

Super poteri. Gran parte delle felci ha un’elevata capacità di trattenere gli inquinanti e di filtrare l’aria. Secondo gli studi NASA è la Felce di Boston a svolgere al meglio il compito. E resistono bene ai parassiti.

Rarità. Quasi 2.000 tra tutte le varietà di felci esistenti si possono coltivare in interni. La Davallia Fijiensis, o felce a zampa di coniglio, colpisce per i suoi rizomi ricoperti da folta peluria; la Dicksonia antarctica ha ‘tronco’ e portamento da palma, il Platycerium bifurcatum ha grandi foglie a forma di corna di cervo.

Stile. Piuttosto selvaggio e lussureggiante: è il carattere delle felci. Non esiste giungla o bosco che non abbia le sue felci e, se lo stile ‘urban jungle’ è quello che vuoi per la tua casa, scegliere una o più varietà ti assicura un irresistibile tocco verde. Sono adatte anche in vasi sospesi o coltivate in stile jap, come kokedama.

Massima efficienza e tecnologia con i nuovi condizionatori EvolutioPro di Beko

Beko presenta la nuova gamma di condizionatori a parete EvolutioPro: massima efficienza e tecnologia all'avanguardia!

I nuovi condizionatori a parete Beko della serie EvolutioPro rappresentano una scelta eccellente per chi cerca efficienza energetica, tecnologie all'avanguardia e design elegante. Con funzionalità come la pulizia a luce UV-C, il controllo remoto via app e il trattamento anti-corrosione Gold Guard, questi dispositivi assicurano comfort, risparmio energetico e un ambiente domestico più salubre.

Design per integrarsi al meglio negli ambienti

I modelli della gamma EvolutioPro, come il BEEPGH, sono caratterizzati da un pannello frontale bianco che si integra armoniosamente in ogni ambiente domestico. Le dimensioni compatte e le linee essenziali garantiscono una perfetta integrazione in ogni stanza, conferendo un aspetto elegante e raffinato allo split. Quando il climatizzatore è spento, il pannello di controllo diventa completamente invisibile.

Efficienza energetica

Uno dei punti di forza della gamma EvolutioPro è la classe di efficienza energetica: A+++ in raffrescamento e A++ in riscaldamento. Questo consente di consumare meno energia elettrica, offrendo un notevole risparmio in bolletta e un beneficio per l'ambiente. Il motore con tecnoligia ProSmart® Inverter assicura prestazioni eccellenti in tutte le condizioni di utilizzo, rendendolo uno dei migliori compressori AC del mondo.

Tecnologia UV-C HygieneMax

I condizionatori EvolutioPro sono dotati del sistema di pulizia a luce UV-C (HygieneMax UVC), attivabile dal telecomando. Questa tecnologia elimina microorganismi patogeni, virus e muffe che si possono formare all’interno dello split, purificando l'aria in uscita.

Controllo remoto e Smart

Grazie all’app HomeWhiz, disponibile per dispositivi mobili, è possibile controllare il condizionatore da remoto. L’app permette di accendere e spegnere il dispositivo, regolare la temperatura e la velocità della ventola con un semplice click. Inoltre, è possibile utilizzare comandi vocali per un'esperienza ancora più intuitiva.

Prestazioni ottimale in tutte le condizioni climatiche

Le unità esterne della nuova linea garantiscono un ampio intervallo operativo, funzionando a temperature esterne fino a +50°C in modalità raffrescamento e fino a -20°C in modalità riscaldamento. Questo assicura prestazioni ottimali anche nelle condizioni climatiche più severe.

Aria pulita e salubre

I condizionatori Beko BEEPGH sono dotati di due filtri ad alta densità: un filtro ai carboni attivi e un filtro catalitico a freddo, capaci di trattenere grandi quantità di polvere e rimuovere odori contaminanti, garantendo un ambiente più sano e pulito.

Trattamento Gold Guard

Il trattamento Gold Guard, un rivestimento idrofilo dorato, migliora l’efficienza di riscaldamento accelerando il processo di sbrinamento. Questo esclusivo trattamento anti-corrosione garantisce la durata e l'affidabilità del prodotto, proteggendolo dagli elementi corrosivi come aria salmastra e pioggia.

Gas refrigerante eco-friendly

I nuovi condizionatori Beko utilizzano il gas fluorurato R32, che garantisce un minore impatto ambientale e una maggiore efficienza energetica, in linea con le normative europee di riferimento.

Illuminazione

Punto Luce: la nuova WiZ

La luce che vi propongo stavolta non è solo per illuminare ma anche per... comunicare.

La nuova striscia luminosa di WiZ, lunga 3 metri e super flessibile, può essere modellata nella forma che vuoi tu e appesa alla parete. Riproduce luce dinamica, sfumata in milioni di colori gradient, compresa la luce bianca nelle diverse temperature.

Gestita tramite l’app WiZ e il controllo vocale, ti permette di creare e programmare scenari luminosi a seconda dell’occasione o del momento della giornata, oppure ti fa scegliere tra gli scenari luminosi dinamici preimpostati.

Un consiglio: programmare la tua luce preferita per il risveglio!

Dimensioni: cm 300x1x1,7h
Colore: bianco
Sorgente: striscia LED 24W; 3000K
Prezzo: €114,99

Riscaldamento e clima

I nuovi fan coil: la scelta per raffrescare e riscaldare

Silenziosi, efficienti e dal design curatissimo, oggi questi strumenti climatizzano la casa in ogni stagione garantendo caldo e fresco perfetti. E sono così compatti ed eclettici da prestarsi a diversi tipi di installazioni.

Sottovalutati da chi ha ancora in mente i vecchi modelli ingombranti e rumorosi, i fan coil di oggi in realtà sono silenziosi, super curati nel design e rappresentano anche un’ottima soluzione per trasformare il tradizionale impianto termico invernale in un unico sistema sostenibile di climatizzazione 4 stagioni.

Installati al posto dei termosifoni (grazie ad appositi kit idraulici per collegarli alla rete dell’acqua) e alimentati da una pompa di calore che fa caldo e freddo al posto della caldaia a gas, i fan coil diffondono aria sia calda, sia fresca.

Così, con un solo apparecchio per stanza, si riscalda e raffresca la casa con una innumerevole serie di vantaggi. Eccone alcuni:

  • il risparmio di energia e i tagli in bolletta perché d’inverno lavorano con temperature più basse dei termosifoni;
  • la diffusione silenziosa di aria sana, che viene filtrata e deumidificata (durante la stagione estiva);
  • la possibilità di scegliere una di queste principali tipologie, diverse per estetica, ingombri e modalità di installazione.

Da incasso, a filomuro

L’apparecchio, spesso all’incirca 15 cm, si incassa nel muro lasciando visibile solo il pannello metallico di chiusura che sporge di pochi millimetri. Spesso fornito bianco, può essere verniciato nel colore desiderato previa verifica col produttore.

Canalizzato, a scomparsa

È un sistema silenzioso e salvaspazio per climatizzare intere abitazioni senza avere fan coil a vista: si installa incassando in un controsoffitto l’unità centrale collegata a tubazioni isolate da cui viene diffusa l’aria calda o fresca in ogni stanza da apposite griglie, anche a temperature diverse.

A console, di design

Sottili e colorati, danno una nota di stile. Si installano a parete, sospesi da terra (al posto dei caloriferi) o in appoggio a pavimento. Se integrano una piastra radiante sono ancor più silenziosi perché scaldano solo per irraggiamento, senza la ventilazione.

Tra fiori & stile

Tra fiori & stile: non il solito mazzo di rose

Claudia Tinor Centi, flower stylist, ha trascorso le estati dell’infanzia tra le montagne della Carnia imparando a riconoscere fiori selvatici. Il suo Atelier Hanami porta un nome giapponese che significa ‘ammirare i fiori’ e lei di una cosa è certa: i fiori possono cambiare il modo di vedere la realtà e farci connettere con la nostra parte migliore.

Questo mese ho puntato tutto sulla regina dei fiori, la rosa. E queste sono tutte rubate dal mio piccolo giardino, mentre i ‘filler’ (i piccoli fiorellini di riempimento) li ho raccolti facendo due passi fuori casa. La composizione è stata realizzata con una tecnica sostenibile, senza la spugna da fioristi. Ho utilizzato la rete metallica in un’alzatina di vetro trasparente, con una coppa piccola, per far risaltare la composizione nella sua maestosità ma senza pesantezza. L’idea è nata prendendo spunto dai meravigliosi dipinti floreali degli antichi pittori olandesi.

Io le rose le amo così, aperte, quasi ‘sfatte’, perciò ho utilizzato quelle da giardino, per il loro portamento morbido e per il loro profumo che, ahimè, voi non potete sentire, ma che – ve lo assicuro – mi ha davvero deliziata...

Se avete un piccolo giardino o terrazzo, vi consiglio di piantarne qualche varietà (non serve per forza avere molto spazio, le mie sono rampicanti, nei vasi) per poterne raccogliere qualcuna e divertirvi a creare qualche profumata composizione, per la vostra casa. In stagione io posiziono una piccola composizione sia in bagno sia in camera, basta poco: una rosa, due foglioline, uno stelo leggero un po’ più alto e la casa diventa più bella!

Le rose in giardino fioriscono a partire da maggio, per tutta l’estate, e dato che potrete evitare di usare pesticidi, saranno molto interessanti anche da utilizzare in cucina. E tenete conto che, anche se non sembra, le rose sono piante molto resistenti, soprattutto al freddo.

Piccoli consigli per far durare di più le rose recise

  1. Se le hai in giardino, raccoglile al calar del sole, mettendole subito in acqua tiepida.
  2. Se le ricevi in regalo o le acquisti da un fiorista, una volta a casa rinfresca il taglio del gambo in obliquo con un coltellino ben affilato poi mettile nell’acqua.

Una strategia miracolosa. Per fare durare di più le rose è quella di avvolgere l’intero mazzo (tutto, sia il gambo sia il bocciolo) in parecchi fogli di quotidiano bagnati. Così avvolte, rimettile in acqua nel vaso e lasciale lì tutta la notte. Quando le andrai ad aprire al mattino, le troverai rinate. Chi prova, poi mi racconti come è andata!

Piccoli elettrodomestici

Gli indispensabili per preparare bevande, granite e frullati

Idratarsi è fondamentale perché – lo spiega Tanita de Ruijt nel libro ‘Tonici’ – non solo si prevengono i sintomi di alcune malattie, ma si hanno benefici in energia e buonumore.

Con i caldi di questi ultimi anni, bevande, frullati, frappè e granite devono essere a base di erbe e spezie, con ingredienti più naturali possibile. Alcune ricette preziose le trovi nel libro, noi ti suggeriamo gli accessori che ti rendono più facile e piacevole prepararle.

Oltre a migliorare l'umore e aumentare l'energia, una corretta idratazione aiuta anche a mantenere la pelle sana e luminosa, regola la temperatura corporea e favorisce una migliore digestione. Consumare bevande rinfrescanti a base di ingredienti naturali, come frutta fresca, verdure e spezie, può anche contribuire a fornire al corpo vitamine e minerali essenziali.

Sperimentare con diverse combinazioni di sapori non solo rende il processo di idratazione più piacevole, ma incoraggia anche a bere di più, il che è particolarmente importante durante i periodi di caldo intenso. Non sottovalutare il potere di un buon frullato o di una fresca granita: possono diventare alleati preziosi per la tua salute quotidiana.

Parole di stile

Parole di stile: Arbitrario

Carlotta Oddone progetta interni dove l’essenziale è ciò che non si vede: pazienza, cura, anima. La sua guida per costruire uno stile unico è fatta di parole. Astratte, ma concretissime... Questo mese la parola di stile è: arbitrario

Mi incuriosisce molto il fatto che nella consuetudine del comunicare ci siano alcuni nomi di colori che non hanno molto a che vedere con il loro riferimento nella realtà.

Prendiamo per esempio il giallo acido che solitamente chiamiamo ‘lime’. Quando parliamo di un tessuto o di un oggetto lime alludiamo a un colore ben lontano dal verde brillante del limone tropicale che siamo abituati a usare se prepariamo un mojito. Anche il color ‘mauve’, parola francese che indica per noi un colore molto raffinato, un marrone chiaro scaldato da una punta di viola, molto polveroso, non ha secondo me un grande riscontro con il fiore della malva.

Il nostro sguardo sui colori si nutre di arbitrarietà, un po’ come quello delle parole nella poesia: non contano le regole, l’aderenza alla realtà, ma vince su tutto la capacità di emozionare. L’arbitrarietà si spinge oltre questo, infatti ognuno di noi ha una personale percezione del colore e, in generale, della bellezza.

Sto pensando a Lorenzo Cherubini quando canta “Guarda quel fiore finto sembra vero, ho detto. Guarda quel fiore vero sembra finto, ho detto”. Quindi? Non esistono regole oggettive sulle nostre percezioni. L’unica cosa da ricercare è l’armonia degli accostamenti!

Vi dico alcuni dei miei matrimoni preferiti: lime&celadon (lo vedete nelle gallery)), mauve&brick, fragola&ciliegia.

Shopping

Shopping: cuscini da terra di design

Sono le sedute ‘nomadi’ da utilizzare nelle serate all’aperto con gli amici, sparse qua e là.

Le sposti in un attimo da dentro a fuori per dare vita a un angolo relax, per una cena easy e perché no, per sedersi intorno a un braciere acceso con una chitarra in mano. Hanno in comune tessuti resistenti, comode imbottiture e fantasie super trendy!

Piccolo memo banale ma non troppo: scegli cuscini sfoderabili per poterli lavare a fine stagione! [Francesca]

Sfoglia la gallery e lasciati ispirare!

Architetti & Designer

Architetti & Designer: Spalvieri & Del Ciotto

Due designer che fanno coppia nel lavoro e nella vita. E che attraversano il frenetico mondo del design con un approccio ‘slow’ che ce li rende molto simpatici!

Simone Spalvieri e Valentina Del Ciotto, dopo aver vissuto e lavorato a Milano e a Londra, hanno trasferito il loro studio a Tolentino, nelle Marche.

Quanto è importante il legame con il vostro territorio?

Il legame con questo territorio è molto importante ed è nato nel tempo, per me che sono nato qui è stata una riscoperta, per Valentina un innamoramento, essendo lei di origini abruzzesi. Quando vivevamo lontani da qui eravamo anche più giovani e tendevamo a preferire tutto ciò che era per noi nuovo e lontano dalle nostre origini. Con il tempo abbiamo iniziato ad apprezzare cose che prima ci sembravano scontate, come la possibilità di avere tempo per sé stessi e di avere i giusti spazi per il corpo e per la mente. A Tolentino abbiamo trovato tutto questo, è nato nostro figlio e il nostro lavoro è fiorito, come se qui ci fosse la giusta linfa PER alimentare i nostri sogni. Ognuno ha il proprio luogo, si percepisce di essere nel posto giusto quando nascono connessioni, quando ci si sente accolti, quando un luogo si può chiamare casa.

La più recente collaborazione con aziende marchigiane è quella con Scavolini, con la cucina Stilo presentata a Eurocucina. Ci raccontate come è nata?

Scavolini è una di quelle aziende per cui abbiamo sempre desiderato lavorare e la nostra collaborazione è nata nel modo più imprevedibile. Durante Eurocucina 2022 abbiamo lasciato il nostro biglietto da visita alla reception del loro stand, cosa che solitamente non facciamo perché è chiaramente molto difficile essere notati tra migliaia di contatti e creare una connessione in questo modo. Con nostra grande sorpresa dopo poco tempo ci hanno chiamati e ci hanno invitati a visitare l’azienda. Da quella visita è nata la collaborazione, prima con il progetto Stilo e successivamente con il progetto degli stand espositivi di cucina e bagno per il Salone 2024. Successivamente, parlandone con Fabiana Scavolini è emerso che loro analizzano tutti i contatti che acquisiscono durante le fiere, un gran lavoro che però può portare delle opportunità sia per l’azienda che per chi come noi si propone per una possibile collaborazione.

È la prima volta che disegnate una cucina. Quali nuove sfide vi ha presentato?

Non troviamo differenze nel progettare un prodotto piuttosto che un altro, perché ogni volta ripartiamo da zero nel progetto. Come diceva Massimo Vignelli “If you can design one thing, you can design everything”. Ciò che conta è l’approccio al progetto, poi il prodotto cresce e si evolve naturalmente. Detto questo la sfida nella cucina contemporanea è quella di riuscire a creare un progetto che dialoghi bene con tutte le zone della casa, una sorta di abaco da cui i clienti finali e i progettisti di interni possono attingere per creare spazi personalizzati in base alle diverse esigenze individuali. Non si parla più di singola cucina, ma di spazi polifunzionali, dove c’è chi cucina, chi lavora, chi ama ospitare persone ma non accende neanche i fornelli.

Un racconto a parte merita anche la storia della nascita del vostro letto Times per Poltrona Frau...

Si, sicuramente è una storia che fa parte della nostra crescita professionale. Quando siamo arrivati a Tolentino io ho lavorato nella ricerca e sviluppo di Poltrona Frau per tre anni, per capire da vicino come funziona una grande azienda dell’arredo, mentre Valentina portava avanti lo studio. Nel 2017, dopo essere uscito dall’azienda, abbiamo partecipato come studio ad un brief aziendale. Abbiamo messo a frutto le conoscenze sui materiali apprese negli anni, usando la pelle in modo innovativo, come elemento tecnico e funzionale oltre che estetico, dando vita al progetto Times, che fu scelto per la produzione. Eravamo molto giovani ma Nicola Coropulis, pur nutrendo inizialmente dei dubbi, ha avuto coraggio e lungimiranza nel portare avanti il progetto, mettendo a catalogo un arredo strategicamente importante per l’azienda. Siamo stati tutti ripagati del lavoro fatto e del coraggio avuto perché il letto Times e successivamente la poltrona Times Lounge, presentati nel 2018 e nel 2020 sono ancora oggi dei best seller dell’azienda. Il mestiere del designer è spesso fatto di pazienza e lunghe attese, fare un nuovo prodotto non significa soltanto mettere la propria firma su un oggetto, ma significa soprattutto contribuire a far funzionare un’azienda che è fatta di persone che vivono di quel lavoro, una grande responsabilità oltre che un privilegio.

Nel libro intitolato 'Slow' il libro (Ed. Quodlibet, 2021) avete ricapitolato i vostri primi 12 anni di attività. Quanto è importante la lentezza nel progettare?

Ci siamo accorti del valore della lentezza nel progetto quando abbiamo capito i vantaggi che si hanno se si riesce a fare una vita lenta. Siamo generalmente molto esigenti nella vita, scegliamo le nostre cose con calma e attenzione e per fare questo servono tempo e studio, lo stesso tempo che serve per progettare. Ad esempio le pause sono fondamentali, si vedono le cose in modo diverso dopo averle lasciate decantare per un po'. Perché il tempo è cambiamento e crescita, a volte basta una passeggiata o ascoltare della buona musica per vedere le cose in modo diverso, per trovare nuova linfa. Noi facciamo pochi progetti ogni anno e lavoriamo personalmente ad ognuno di questi. La lentezza ci permette di sbagliare e correggere, quindi di migliorare. Idealmente in una vita basterebbe fare un prodotto che rimane nella storia piuttosto che farne cento che non portano nessun cambiamento.

Il vostro è un design lontano dal decorativismo andato di moda negli ultimi anni. L'essenzialità è un vostro obiettivo?

La risposta è nella domanda. Non siamo capaci di fare decorativismo perché segue mode passeggere, per fare quel lavoro bisogna rincorrere tendenze mentre il buon progetto è per sempre, quindi non ha fretta di uscire sul mercato. Pensiamo alla Landi chair di Hans Coray ora prodotta da Vitra, dopo quasi cento anni è ancora la più bella sedia in alluminio mai prodotta. La vera bellezza non ha tempo, Enzo Mari diceva che per capire la bellezza bisogna guardare Piero della Francesca, ascoltare Bach, tutto il resto è solo approssimazione. Aveva ragione, oggi a casa nostra usiamo le sedie S 43 di Mart Stam del 1931 perché esprimono a pieno la nostra idea di design, le altre cose sono disegnate da noi, o sono comunque oggetti dall’estetica senza tempo che amiamo particolarmente, più passano gli anni e più ci allontaniamo dal design eclettico.

Lavorando in coppia, nell'approcciare un progetto seguite uno schema? E c'è qualcosa per cui ciascuno di voi ha una maggiore inclinazione rispetto all'altro?

Non seguiamo uno schema ma lavoriamo insieme fin dai tempi dell’università quindi ormai si sono creati naturalmente dei ruoli. Valentina è appassionata di arte, è probabilmente la modellista più dotata che abbia mai visto e porta la bellezza in ogni cosa che fa, disegna e a volte cuce molte delle cose che indossa, è progettista in ogni cosa che fa. Non ama stare in pubblico perciò quando possibile faccio io la parte sociale dello studio. Il risultato è che non siamo molto social! Io sono appassionato di tutto ciò che è immateriale, di come le emozioni e la materia possano dialogare tra loro, stranamente allo stesso tempo mi piacciono molto i dettagli tecnici degli oggetti, quindi dedico tutto il tempo necessario alla loro definizione. I progetti nascono spesso da lunghe chiacchierate tra di noi, spesso ci capita di guardare un oggetto, un film, un’opera d’arte e le buone sensazioni che ci rimangono finiscono prima o poi nei nostri prodotti.

C'è un settore o una tipologia di prodotto su cui non avete ancora lavorato e che vi piacerebbe progettare?

Abbiamo lavorato poco al progetto della sedia perché vorremmo farne poche e ben fatte, prima o poi vorremmo fare una buona sedia.

Ci raccontate di un progetto al quale state lavorando in questi mesi?

Stiamo lavorando sul design di nuovi strumenti da cucina, un tema dove contano ergonomia, estetica, ma anche prestazioni e prezzo. Un progetto sicuramente complesso, presto vedrete i primi risultati del nostro lavoro!

Facciamo pochi progetti ogni anno e lavoriamo in prima persona a ognuno di questi. La lentezza permette di sbagliare e correggere, quindi di migliorare.

2009 - Asciugacapelli Kenny [Trabo]

2010 - Lampada Greenman [Lexon]

2011 - Poltrona Sacchetto in Tyvek® [prototipo]

2012 - Lampada in ceramica Oblique [Established & Sons]

2014 - Speaker Hoop [Lexon]

2018 - Seduta The Roof Chair [Magis]

2019 - Borraccia Energy [Fratelli Guzzini]

2020 - Poltrona Times Lounge [Poltrona Frau]

2021 - Letto Milord [Perdormire]

2024 - Cucina Stilo [Scavolini]

Il libro. L’attività di Spalvieri & Del Ciotto tra 2009 e 2020 e il racconto delle collaborazioni fatto da titolari e manager delle aziende [Quodlibet]

Icone del design

Icone del design: la lampada da tavolo Spider

Alessandra Barlassina

Alessandra Barlassina  •  Gucki

Blogger CF Style

Joe Colombo: milanesissimo, un entusiasta, suona il sassofono, dipinge, è appassionato di materiali e tecnologia. Su consiglio di Bruno Munari abbandona la pittura: la nuova arte è il design e lui ne diventa il profeta.

La sua carriera sarà brevissima purtroppo, infatti muore il giorno del suo 41esimo compleanno per un infarto, ma in dieci anni esatti di produzione sviluppa più progetti e idee di molti altri designer.

Idee, sì perché spesso i suoi progetti si sono fermati al prototipo: la tecnologia che richiedevano non era ancora stata sviluppata. Joe Colombo non era interessato alla forma, per lui il design era il mezzo per realizzare e concretizzare invenzioni la cui forma era una conseguenza dei materiali usati e del know-how industriale di quel momento.

Per Oluce, la più antica azienda italiana ancora attiva nell’illuminazione di design, Colombo progettò diverse lampade e molte altre le sperimentò soltanto. A conferma che l’epoca d’oro del design storico è stata possibile grazie al genio creativo dei singoli, ma anche al coraggio di imprenditori-pionieri pronti a lanciarsi nella ricerca.

Le mie esperienze di design tentano un collegamento evolutivo tra la realtà attuale e quella futura [Joe Colombo]

Designer: Joe Colombo (Milano, 1930 - 1971)

Produttore: Oluce

Prezzo: da € 876 la versione da tavolo (ø cm 18x40h)

Progettata nel: 1965

Idea: un unico corpo illuminante orientabile, in metallo, appositamente disegnato per una speciale lampadina a spot orizzontale.

Materiali: base in metallo verniciato, asta cromata, riflettore in alluminio verniciato.

Segni particolari: lo stesso corpo illuminante, se montato su corpi diversi, diventa da terra, tavola, parete o soffitto. Una lampada che da sola crea un’intera ‘famiglia’.

Riconoscimenti: vincitrice del Compasso d’Oro del 1967, oggi è presente nelle collezioni dei musei di design di tutto il mondo. Era tra le lampade esposte alla mostra ‘Italy: the New Domestic Landscape’ del MoMa di New York (1972).

Lo sapevi che... La lampada Spider nel 2025 compirà 60 anni. Nata colorata, per festeggiarla Oluce la edita in un nuovo Giallo Mustard. Uscirà di produzione invece la versione bianca.

E... Spider deve il proprio nome alla capacità di scorrere su e giù sull’asta. Nacque in risposta all’invenzione della lampadina con ‘testa a martello’, la Cornalux. Oggi Oluce ne produce una versione eco-alogena e offre anche un accessorio che permette di montare lampadine Led.