Ispirazioni

Quando è il colore a fare luce

Casa di Raffaella era piena di tante belle cose (rétro) ma mancava quel tocco professionale in grado di legare tutto: l'architetta Marta Cammarano ci insegna che il colore fa la metà del lavoro quando si tratta di dare luce a pavimenti, arredi e oggetti.

Raffaella Orsini, la proprietaria di questo bellissimo appartamento in zona Borgo, a Roma, un giorno incontra l’architetta Marta Cammarano su Instagram: la sintonia tra loro scocca subito e parte il progetto, cui collaborerà lo studio Officine Norma.

Le scelte fatte

«Questo è il risultato di un grande lavoro di squadra con Raffaella, che ha uno spiccato senso estetico. Sin dal primo sopralluogo, non ho potuto fare a meno di osservare i suoi libri, gli oggetti e i pezzi vintage...» racconta Marta.

Il tocco di stile

Opera così delle piccole sistemazioni in pianta e poi lavora di tessuti, colori e carte da parati per ridare valore alle parti che sono state mantenute. Lo styling di Cristina Gigli e i suoi (tanti) dettagli perfetti sono poi la ciliegina sulla torta. E voilà!

Arredare

Arreda la casa in stile classico-pop

Un interno che mixa classico e pop: possibile? Con i giusti elementi l'equilibrio sarà perfetto! La sedia-icona danese, un divano tessile (giallo!), il tavolo nordico e il lampadario stile Déco rendono speciale (ma anche normale) la cucina bubble gum!

Arredare la casa in stile classico-pop combina l'eleganza del design tradizionale con la vivacità del pop, creando ambienti unici che riflettono personalità e stile. Gioca con finiture, colori e texture: materiali classici come legno, marmo e metallo possono essere accostati a tocchi moderni. Le porte con riquadri in vetro, bianche o colorate, permettono alla luce di fluire tra gli ambienti, aggiungendo luminosità.

Il parquet a spina di pesce, con il suo pattern intricato, offre uno sfondo elegante e sofisticato per scelte cromatiche audaci. Non temere di usare colori brillanti e pattern vintage su pareti, cuscini e carta da parati per rendere lo stile vintage fresco e attuale.

Scegli mobili che combinano linee classiche con dettagli pop, accessori come lampade anni '60, specchi barocchi e quadri pop art completano il look. Il mix di epoche e stili, con mobili antichi accostati a pezzi contemporanei, crea un equilibrio armonioso. Ogni stanza diventa così un'opera d'arte unica e affascinante.

In edicola

CasaFacile: il numero di Giugno 2024

Dal 4 Giugno 2024 arriva in edicola il nuovo numero di CasaFacile. Ecco cosa trovi al suo interno!

{ COSA C’È DI NUOVO }

  • 2ª Digital Week: Tutto cambia!
  • Reportage Salone: Punta in alto
  • News & Trend
  • Talent Scout
  • Made with love
  • Lo shopping del mese
  • Tendenza... erbari domestici
  • Architetti & Designer
  • Icone del design

{ SCUOLA DI STILE }

Quando è il colore a fare luce
♫ 'Ships passing' di Morgan Harper-Jones

Lo stile borghese si rivitalizza: onda gialla
♫ 'You can call me Al' di Paul Simon

Da showroom a casa: loft sì ma... soft!
♫ 'Giro con te' di Calcutta

{ FOCUS } — RISTRUTTURARE

Più luce naturale pensando al benessere!

{ PRIMA&DOPO }

Porte vetrate celesti e... Relooking magia!

Quando bastano due quinte per creare nuovi spazi

{ IDEE E SOLUZIONI }

Un progetto per svecchiare la casa di famiglia

  • Spazi junior: le scelte giuste
  • Le nuove lampade
  • Scegliere la cucina: e se tenessi tutto al chiuso?
  • Dissetarsi: bevande, granite e frullati
  • I nuovi fan coil

{ DÉCOR E VERDE }

  • Ode alla bellezza imperfetta
  • Nuova vita alle vecchie cornici
  • Mise en place al femminile
  • Parole di stile: Arbitrario
  • Non il solito mazzo di rose
  • Come coltivare le felci
News

Giugno 2024: caccia al dettaglio perfetto con CasaFacile

Noi&voi e... il piacere di fotografare, postare e condividere! Occhi aperti e smartphone alla mano, gira per casa alla ricerca del dettaglio perfetto in stile CF!

Cerchi un’idea? Ecco la frase d’ispirazione del mese!

Le cose cucite restano integralmente quelle che erano, solo attraversate da un filo

Si parla dell’artista sarda Maria Lai (1919-2013) nell’editoriale e qui riprendiamo una sua frase che ricorda l’importanza di ‘cucire’ legami tra le persone. Metterle in relazione, senza per questo volerle trasformare, ma lasciandole integre. Per conoscere meglio questa artista, due consigli: ascoltare il podcast Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri e fare una visita guidata alla Stazione dell’Arte di Ulàssai (Nuoro) per vedere le sue opere e entrare nel suo mondo.

Da Marzo, per una domenica al mese, i vostri dettagli perfetti potranno essere protagonisti sulla bacheca di Instagram di CasaFacile!

Continuate a scattare e postare con l'hashtag #dettaglioperfetto taggando @casafacile.  La redazione digital selezionerà 5 fotografie che saranno pubblicate!

Vuoi un'idea in più? Scarica e stampa la frase del mese, trasformala in qualcosa di tuo, incorniciala, fotografala e posta su Instagram usando gli hashtag #casafacilestyle #dettaglioperfetto #casafacilepaginapreferita

Ci rivediamo in edicola il 3 luglio!

Giugno 2024: vota la casa del mese

Noi le scegliamo pensando che siano tutte bellissime, ma i gusti sono gusti. Delle case che trovi ogni mese su CasaFacile, di sicuro ce n'è una che preferisci: ecco il sondaggio per votare la tua preferita di Giugno!

Coming Soon
sondaggio case giugno 2024
Stile neo classico 27 ( 6.59 % )
Stile eclettico 24 ( 5.85 % )
Stile industrial 41 ( 10 % )
Casa prima & dopo 132 ( 32.2 % )
Stile moderno 125 ( 30.49 % )
Stile contemporaneo 61 ( 14.88 % )
In edicola

CasaFacile di Giugno 2024: l’editoriale del direttore

Un giornale di arredo non è semplicemente un giornale, ma un luogo in cui riconoscersi... Ti aspettiamo in edicola dal 4 giugno 2024!

Quando Ulàssai, il suo paese natale nel cuore della Sardegna, le chiese di progettare un monumento ai caduti, Maria Lai rispose «Io le cose le faccio per i vivi, non per i morti». Propose invece questo: «Leghiamo con un nastro una casa all’altra del proprio vicino, come quando si ha paura e ci si stringe la mano. Questa sarà l’opera». Per due anni il paese si oppose: troppe inimicizie tra le famiglie; ma pian piano le donne capirono il valore di quella bizzarra performance che sarebbe stata definita Arte Relazionale, e l’8 settembre 1981 gli abitanti di Ulàssai legarono le case con 3 km di nastri azzurri, gli scalatori le legarono alla montagna e fu il miracolo degli esseri umani che depongono le rivalità e si tendono un filo.

Molti di voi già conosceranno questa storia, ma io sono stata da poco a Ulàssai e mentre mi parlavano di Maria Lai pensavo: «Vorrei un nastro azzurro per ritentare il miracolo! Legare la mia casa a quella del vicino maleducato con il cane che abbaia sempre, alla vicina che ha due bambini simpatici, al palazzo dove un’amica sta affrontando cose non facili, al negozio di vestiti dove è sempre più difficile portare clienti... E mentre raccontavo i miei sogni ad alta voce, mio marito ha detto: «Ma tu ce l’hai quel nastro, è CasaFacile...». La mia mente è subito volata al raduno spontaneo di lettrici, due anni fa, capitanato dalle strepitose Paola, Valeria e Virna, che ha dato il via a un’incredibile rete di amicizie e altri raduni, ha cucito fili fra persone che, unite dall’amore per CasaFacile, hanno scoperto di avere in comune anche molte altre cose...

E poiché i miracoli dobbiamo farli succedere di nuovo, rilancio l’idea: comprate due copie e una regalatela, o regalate un numero vecchio che avete già sfogliato: usate CasaFacile come un filo, un giornale che parla di case&persone per cucire nuovi legami. E fotografatevi mentre lo regalate, lo lasciate dal parrucchiere, in una sala d’aspetto, in un angolo per il bookcrossing, mentre lo date al negoziante sotto casa, all’amica o, meglio ancora, a qualcuno verso cui siete diffidenti... Raccontateci che nastri siete riusciti a legare e fra chi, e cosa germoglierà. Perché qualcosa germoglierà di sicuro. Diceva Maria Lai: una comunità nasce quando si fa qualcosa insieme. P.S. il grido è #casafacileunisce

Come si comincia a costruire lo stile di una casa?

Nicoletta Carbotti

Nicoletta Carbotti  •  Nicoletta Carbotti

Blogger CF Style

Scopri come costruire il tuo stile unico, equilibrato ma personale: l’architetto e creator Nicoletta Carbotti ha guidato i partecipanti all’evento fuorisalone di CasaFacile ‘Punta in alto’ in un viaggio creativo partendo dagli elementi strutturali di una casa come porte e pavimenti fino ad arrivare alla una nuova consapevolezza che ha il sapore della libertà e dell’unicità perché mette davvero le persone al centro

Se devi fare una cosa falla con stile
(Freddie Mercury)

Armonia, accordi e disaccordi, ritmo… perché la similitudine con la musica è inevitabile? Perché architettura e musica vanno davvero a braccetto, i concetti base musicali si applicano anche allo stile, scopriamolo insieme!

All’evento del fuorisalone di CasaFacile abbiamo potuto toccare con mano, giocare con carte, colori, campioni di vari materiali, porte e ambientazioni.

Partiamo dal basso… il pavimento

Spesso è uno dei primi elementi che viene scelto oppure al contrario rappresenta una preesistenza significativa che si intende mantenere. In alcune occasioni il mantenimento di un pavimento è un fatto di necessità economica e dunque allo stesso modo rilevante.
I pavimenti in legno sono percepiti come materiali e non come colori (gli abbinamenti sono più aperti), la complessità è data magari dal disegno di posa, ma in generale se c’è del parquet ci sono ampi margini di intraprendere qualunque strada.
Le resine sono superfici continue che tendono ad abbassare il grado di complessità di un ambiente e semplificano gli abbinamenti: generalmente si lavora con blocchi cromatici molto definiti.
Saliamo di complessità con le graniglie e i marmi perché la complessità della superficie alle volte prende il sopravvento su chi guarda e quindi sono materiali che inevitabilmente ‘chiamano’ a una maggiore semplicità, con un’apertura a certe carte e disegni geometrici che organizzano, semplificano la lettura.
Arriviamo poi alle cementine e alle piastrelle decorate in cui ci sono in modo evidente sia il dato cromatico sia quello geometrico, di ritmo, di disegno.

Assecondare per poi… capovolgere!

Proviamo ad assecondare il materiale base che abbiamo scelto, sintonizziamoci con le sue cromie, la sua vocazione, il suo ambito di appartenenza, a volte la sua provenienza. Poi, a sorpresa, capovolgiamo tutto! Proviamo a creare un ‘corto circuito’, qualcosa che risulti forte e potente nella costruzione di un immaginario. Troviamo il dettaglio che spariglia!

Come studiare una palette cromatica

La palette non è fatta solo di colori da applicare alle pareti, ma è un gruppo cromatico che riguarda in generale le superfici e che quindi deve creare l’amalgama giusto.
Io generalmente parto da una palette di 4 colori che poi tendo ad ampliare in funzione del tipo di casa e dimensione. La palette va studiata per l’intera abitazione e poi declinata o misurata stanza per stanza. Se si riescono a creare delle prospettive, la casa acquisisce un piacevole dinamismo, è un piacere spostarsi all’interno e scoprire ‘scorci’ sempre nuovi…
All’interno dei 4 colori della palette vi consiglio di scegliere un neutro di base e un colore d’accento, quello che darà il twist di cui dicevamo sopra: un colore brillante o che comunque nell’insieme spicca, emerge. Come un evidenziatore va però usato con parsimonia perché risulti potente.

Ora apriamo le porte al carattere!

Il carattere è proprio il vostro, è l’indirizzo che volete portare in una casa, è lo spirito che volete suggerire attraverso piccoli dettagli e attraverso elementi capaci di suggerire un certo indirizzo. Ci sono elementi che più di altri, in modo strutturale, aiutano a definire il carattere e penso proprio alle porte.

Le porte sono tantissime in una casa, e a cominciare dalla porta d’ingresso, si sviluppano all’interno degli ambienti e attraverso le loro forme e configurazioni contribuiscono moltissimo a trasmettere quel ‘senso delle cose’ che avete immaginato.
Un esempio a cui raramente si pensa? Le porte ‘vestono’ parti della casa in cui non è possibile arredare nel senso classico del termine: in un piccolo corridoio ci troviamo a tu per tu con il nostro pavimento e quindi lì sono le porte a dare un messaggio chiaro sull’indirizzo stilistico che abbiamo scelto.

  • Se voglio un carattere asciutto, più tecnico…
    sceglierò porte a scomparsa o a filo parete, magari da rendere mimetiche.
  • Se scelgo una decorazione più tonda e morbida…
    vorrò vedere delle cornici e delle bugne importanti o magari modanature arrotondate.
  • Se scelgo di optare per una linea pulita ma colorata…
    vorrò realizzare delle laccature in tinte a richiesta.
  • Se voglio suggerire un discorso legato alla geometria…
    sceglierò delle porte pantografate con decori.
  • Se voglio lavorare sul tema della luce…
    sceglierò le porte in vetro.

Anche il tema delle maniglie diventa determinante perché l’inserimento dei metalli è un discorso (ancora) fortemente di carattere.

Fin qui ho fatto lo sforzo di usare degli aggettivi ma di non usare parole che afferiscono a degli stili ben noti come il nordico, l’industrial ecc ecc. L’ho fatto con uno scopo preciso, arrivare all’ultimo punto:

Lo stile... lo fai tu!

Proviamo a trovare nuovi nomi al nostro stile: spesso si tende a credere che costruire uno stile voglia dire necessariamente approcciarsi secondo dettami o regole scritte da altri. Ma l’unica cosa importante è la coerenza del progetto al proprio stile personale.

Puntare in alto, puntare a mettere le persone al centro

Questo è secondo me la traduzione in pratica del tema di questo evento: puntare in alto è riscoprire che siamo noi a realizzare il nostro personalissimo stile, costruendolo intorno al nostro carattere. Solo così abiteremo case davvero ‘nostre’, mettendo le persone al centro.

Un’idea che ho piacevolmente ritrovato nelle parole di Laura De Robertis (Direttrice Marketing Dierre):
“Puntare in alto per noi è da sempre un must. Essendo da quasi 50 anni leader nel settore delle porte blindate dobbiamo necessariamente innovare e immaginare l’evoluzione tecnologica di tutti i nostri prodotti con largo anticipo rispetto alle richieste del mercato. Oggi però, per la nostra azienda, puntare in alto significa molto di più. Vuol dire essere impegnati nel sociale, e nei progetti di crescita sostenibile dei Paesi in via di sviluppo, dove operiamo con la nostra rete. È un mio sogno dai tempi dell’università, dove ho studiato l’impatto positivo del microcredito e dei progetti di microimprenditoria sulla società. Temi che mi stanno molto a cuore e ai quali ho dedicato anche la mia tesi di ricerca. In Italia, nei prossimi dieci anni, il mio obiettivo è supportare la qualità di vita dei nostri collaboratori con progetti concreti, inserendo ad esempio in azienda spazi dedicati al benessere e alla riduzione dello stress. Penso anche a un asilo nido per rendere più facile la vita alle famiglie e a un’area cani per chi non può lasciare a casa i suoi amici a quattro zampe. Sotto questo aspetto abbiamo molto da fare e ritengo che sia davvero necessario puntare in alto per il bene di tutti. Mens sana in corpore sano. Abbiamo bisogno di stare bene per lavorare bene su obiettivi condivisi. Puntare in alto è puntare sulle persone per sprigionare creatività, benessere e produttività.”

Arredo3: soluzioni sartoriali e progetti su misura per la tua cucina

Le cucine moderne Arredo3 sono pensate, progettate e realizzate per valorizzare al meglio i tuoi spazi. Il design pulito ed essenziale viene esaltato da innumerevoli finiture e materiali innovativi, sempre in linea con la qualità Made in Italy.

Le cucine tailor made rappresentano l'essenza della personalizzazione e del design su misura. Ogni elemento è progettato per riflettere le specifiche esigenze e i desideri per trasformare lo spazio cucina in un ambiente unico e funzionale. La progettazione di una cucina tailor made inizia con un'attenta valutazione delle abitudini quotidiane e dello stile di vita di chi la utilizzerà. Si considerano aspetti come l'ergonomia, l'organizzazione degli spazi, i materiali e le finiture, al fine di creare un ambiente che non solo soddisfi le necessità pratiche, ma che esprima anche la personalità e il gusto estetico del cliente.

Grazie a una progettazione accurata e personalizzata, Arredo3 è in grado di trasformare ogni cucina nel cuore pulsante della casa, un luogo dove cucinare, lavorare, studiare e anche vivere momenti importanti, creando ricordi preziosi. La possibilità di scegliere ogni singolo componente, dalla tipologia di moduli alle finiture, dalle maniglie ai piani di lavoro, permette di creare un ambiente armonioso e coerente, dove ogni dettaglio è stato pensato per migliorare l'esperienza quotidiana.

Le cucine Arredo3 sono realizzate con alti standard tecnologici e qualitativi, grazie a modelli eleganti e personalizzabili, facili da mixare fra loro in composizioni inedite e a complementi e accessori di design, disegnati in esclusiva e 100% made in Italy.

Tra le finiture più di tendenza per il 2024 troviamo il cannettato che Arredo3 declina nella sua nuova finitura, un vetro micro-cannettato elegante e versatile in grado di creare, con la sua texture materica, ambienti sofisticati e sempre diversi. Sfoglia la gallery e lasciati ispirare!

Glass 2.0 abbinata a Kalì

La cucina che abbina Glass 2.0 e Kalì è pensata per uno spazio ampio e conviviale, occupato da persone che amano cucinare, aperto sul living e ha una struttura a golfo, perfetta per muoversi in modo ergonomico.

La nicchia esistente è organizzata con le colonne Glass 2.0, dotate di ante in vetro micro-cannettato con finitura piuma. Le basi, disposte a U, appartengono invece al modello Kalì nella versione rovere fumé. Il lungo top in Abitum Pietra Grigia scende con eleganza coprendo anche i fianchi dei due moduli più esterni della composizione. Il vetro micro-cannettato viene utilizzato anche per le colonne in bianco puro della cucina. La rigatura sottile consente di sovrapporre due ante, eliminando l’antiestetico effetto a sbalzo e conferendo alla composizione un effetto di grande eleganza e leggerezza.

Composizione Glass 2.0 con Asia

Un ambiente progettato come open space può essere utilizzato non solo per cucinare, ma anche per ricevere ospiti. In questo contesto, la struttura a isola si rivela ideale, accompagnata da colonne contenitive che offrono una sensazione immediata di ordine e che, grazie a una finitura ricercata, si abbinano perfettamente all'eleganza del blocco centrale. La cucina è dotata anche di una libreria, parte della collezione esclusiva Tuttotondo, realizzata in alluminio verniciato nero con mensole in vetro fumé e ripiani portabottiglie, che rispondono al desiderio crescente di dividere gli spazi senza ricorrere a opere murarie.

Le ante Glass 2.0, il top dell’isola e il piano snack sono in Laminam Pietra di Savoia Perla, una tonalità che conferisce un'allure di grande raffinatezza. Le ante si distinguono per un prezioso dettaglio: il telaio in finitura champagne su cui sono montate. Il sistema di apertura è a gola traslata, posizionato sotto i cassetti per servire sia questi ultimi sia le basi sottostanti.

Le colonne, appartenenti al modello Asia, sono divise in due blocchi: uno alle spalle dell’isola, realizzato in impiallacciato lava millerighe, e l’altro a fianco dell’isola. Quest'ultimo presenta un contrasto tra la finitura rigata dell'area dove sono incassati i forni e quella liscia, in laccato lava, delle colonne che la abbracciano a destra e a sinistra. Il piano snack della collezione Tuttotondo è posto in appoggio sull’isola e sul supporto Stilo in versione tonda in finitura impiallacciato lava. Quest’ultimo è composto da un susseguirsi di tondini inseriti in una base in legno massello.

Decorare

Come realizzare una collezione di vasi dipinti

I vasi diventano opere d’arte con questo fai da te. Protagonista una palette dal sapore estivo che al bianco e blu abbina il color corallo.

Occorrente

  • vasi di diverse forme e dimensioni
  • matita
  • colori acrilici
  • pennelli
  • pennarelli permanenti
  • spray finale all’acqua

Come si fa

  1. Crea una 'base' comune. Uniforma i vasi di recupero dipingendoli con un primer bianco universale per la ceramica a pennello o spray. Passa più mani di colore fino a ottenere un fondo uniforme.
  2. Con un panno con un po’ d’alcol pulisci bene il vaso, in modo da eliminare la polvere o eventuali macchie.
  3. A matita, a mano libera, traccia le linee guida per i decori. Il tratto deve essere molto leggero.
  4. Con l’acrilico corallo dipingi il collo del vaso. Dai due mani di colore, lasciando asciugare bene.
  5. Se non ti senti sicura a mano libera, aiutati con un pois di cartoncino per tracciare la circonferenza dei vari cerchi.
  6. Tenendo il pois di cartoncino come riferimento disegna con il pennarello blu la circonferenza del cerchio a puntini.
  7. Prosegui con i decori, lascia asciugare per qualche ora, quindi dai una mano di vernice trasparente su tutto il vaso.

Questione di gusti: se preferisci le linee diritte, usa un nastro di carta per creare le mascherature.

Arredo esterni

Progetta il barbecue per il tuo spazio outdoor

Hai una zona esterna che vorresti attrezzare per fare grigliate con gli amici? Ecco tutte le combinazioni possibili per un angolo barbecue funzionale e pratico, a partire da un metro per arrivare a una cucina intera con tanto di forno per la pizza!

Griglia

Le dimensioni standard delle griglie del barbecue sono cm 60x40, 70x40 e 90x40. Per appoggiare utensili, piatti e condimenti servono due piani laterali da cm 20 e, magari, uno da 40 davanti. Considera quindi uno spazio, in base alla griglia scelta, da cm 100x80 a 160x80. Se hai tanto spazio puoi realizzare un maxi bbq accostando più griglie.

Griglia + forno

Se hai almeno 2 metri di larghezza a disposizione puoi accostare alla griglia anche il forno per la pizza che ha un ingombro di cm 80x40. Tieni conto che tra griglia e forno è bene lasciare circa 10 cm per lavorare con agio.

Griglia + cucina

Se oltre al barbecue vuoi una cucina outdoor puoi partire da un modulo di minimo 2 metri in cui inserire sia griglia sia piano cottura. Se aggiungi anche il lavello ti servono 3 metri e ad almeno 420 cm inserendo il forno.

Da sapere

I modelli a gas funzionano come i fornelli di casa: il calore si sviluppa subito, 20 in modo uniforme e puoi regolare la temperatura.Il classico barbecue a legna entra in temperatura dopo circa 30 minuti e deve essere monitorato costantemente, però la brace dona ai cibi un sapore più deciso. Quello elettrico fa poco fumo e ha temperatura costante.