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Miart: l’edizione 2024 è alle porte

Appuntamento per tutti gli appassionati d’arte: a Milano, dal 12 al 14 aprile, si tiene la XXVIII edizione di Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata al centro congressi Allianz MiCo da Fiera Milano, con il Gruppo Intesa Sanpaolo come main partner. Espongono ben 181 gallerie provenienti da 28 Paesi.

La 28ª edizione di Miart, con la partecipazione di 178 gallerie provenienti da 28 Paesi, stabilisce nuovi standard nell'ambito dell'arte moderna e contemporanea. Con oltre 1000 opere esposte e 10 riconoscimenti tra premi, acquisizioni e commissioni, Miart 2024 si conferma come un evento imperdibile per gli amanti dell'arte italiani e internazionali.

Sotto il tema "No Time No Space", ispirato alle parole di Franco Battiato, la fiera avrà due sezioni innovative, fungendo da veri portali dimensionali. "Portal", curata da Abaseh Mirval, che offre una prospettiva unica attraverso 8 mostre, includendo opere di artisti italiani come Franco Mazzucchelli e Francesco Gennari. Inoltre, "Timescape" che avvia invece un progetto triennale, esponendo opere provenienti dal Primo Novecento, arricchendo la fiera con un approccio tras-storico.

Emergenti e maestri consolidati condividono lo spazio espositivo, con opere museali di rilievo come il paravento di David Hockney del 1987 e le sculture di Alberto Burri, oltre a opere commissionate appositamente per l'evento, come l'installazione di Vivian Suter.

Miart non è solo una vetrina per l'arte visiva, ma anche un luogo di convergenza per la musica e la conversazione. Attraverso Miartalks, in partnership con Starbucks Reserve™ Roastery Milano, esperti di varie discipline condurranno conversazioni coinvolgenti, arricchendo il tessuto culturale dell'evento.

Infine, Miart ha stretto legami con la Milano Art Week, evidenziando l'importanza della città nel panorama artistico internazionale. L'evento ha dimostrato ancora una volta la sua centralità nel mercato dell'arte, fungendo da catalizzatore per nuove sinergie tra arte, design e architettura.

Riscaldamento e clima

Una nuova possibilità: le Comunità Energetiche Rinnovabili

Unirsi ad altre persone, produrre energia insieme e autonomamente, autoconsumarla. Ecco cosa significa entrare in una comunità energetica.

Immagina che nel tuo quartiere un certo numero di condomìni, proprietari di villette, piccole imprese ed enti/autorità locali decida di unire le forze associandosi per creare e condividere uno o più impianti di energia da fonte rinnovabile - per esempio da pannelli solari fotovoltaici.

L’obiettivo? Produrre in autonomia energia elettrica pulita da fornire agli associati a prezzi convenienti e condividerne il consumo e i risparmi. Ecco, l’insieme di queste persone, enti e aziende che si uniscono legalmente come organizzazione senza scopo di lucro costituisce una ‘Comunità Energetica Rinnovabile’, detta CER. Comunità di cui chiunque può entrare a far parte, per dare il via a una nuova era energetica più sostenibile e democratica.

In questo gruppo di associati ci sarà anche chi detiene la proprietà dell’impianto o degli impianti a energia rinnovabile, rappresentando un vero e proprio ‘prosumer’ (dall’unione delle parole inglesi producer e consumer), in grado sia di autoconsumare l’energia che produce, sia di distribuire la parte restante agli altri membri della CER, che aderiscono all’organizzazione come semplici consumatori.

Queste Comunità mettono per davvero al centro i cittadini, perché consentono a tutti noi di partecipare attivamente alla transizione energetica. Transizione che, nel chiederci di passare dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili, ci invita a creare dei ‘nostri’ impianti locali e sostenibili ‘a km zero’, così da decentrare la tradizionale produzione e distribuzione dell’elettricità a carico delle grandi centrali.

L'autoconsumo collettivo

In Italia sono già state costituite circa 30 Comunità Energetiche sperimentali, fino a oggi però sono disciplinate sulla base di procedure regionali o comunali diverse. La novità è che dal 24 gennaio 2024 queste Comunità Energetiche sono regolamentate a livello nazionale dal Decreto CER, volto a garantire norme valide da Nord a Sud e a stimolarne lo sviluppo con impianti anche molto più grandi rispetto a quelli attuali, così da poter servire anche migliaia di famiglie.

Lo stesso decreto disciplina anche i gruppi di ‘Autoconsumo Collettivo’ (noti come AUC), ritenuti un’opportunità per iniziare ad autoprodurre anche in piccolo energia rinnovabile e condivisa. Rispetto alle CER, infatti, gli AUC si formano con meno persone - ne bastano 2 - che risiedono in un unico edificio, per esempio un condominio. Se dunque due o più condòmini decidono di unirsi per produrre, consumare e magari vendere l’energia in eccesso prodotta da un impianto fotovoltaico installato sul tetto condominiale, avranno formato un gruppo di Autoconsumo Collettivo.

Gli incentivi

Il decreto CER prevede che il Gestore dei Servizi Energetici (società controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) garantisca alle Comunità Energetiche e ai gruppi di Autoconsumo Collettivo incentivi sull’energia autoconsumata che hanno forme diverse.

Sia per le CER sia per gli AUC è prevista una tariffa incentivante o agevolata, composta da una parte fissa e una variabile, riconosciuta sull’energia elettrica prodotta e condivisa e garantita per vent’anni. La parte fissa varia in funzione della taglia dell’impianto, mentre la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell’energia.

Per le CER realizzate nei Comuni con meno di 5.000 abitanti è poi previsto un contributo a fondo perduto per coprire fino al 40% dei costi ammissibili. Tale contributo è cumulabile con la tariffa incentivante entro i limiti definiti.

Vuoi far parte di una CER già esistente?

Rivolgiti a un’azienda energetica specializzata come Sinergies, che ti seguirà passo passo per farti accedere a una CER già attiva, vicina alla tua zona di residenza e ben organizzata. Il consiglio per garantirti da subito vantaggi economici? Investire nell’acquisto di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, sfruttando così i notevoli incentivi a disposizione e assicurandoti ulteriori ricavi sull’energia prodotta in eccesso che la CER immetterà in rete: per esempio, fino a €500 all’anno per un tipico impianto da 6,5 Kilowatt di picco di potenza.

Riscaldamento e clima

Fan coil e aria diffusa: caldo (+ fresco) sano e profumato

Se pensi che riscaldare (e raffrescare) gli ambienti con l’aria sia un sistema inefficiente, rumoroso e malsano, cambierai subito idea scoprendo i nuovi fan coil collegati a pompe di calore ad hoc o i camini canalizzati a legna... capaci di diffondere al meglio aria filtrata e umidificata che sa di buono.

In condominio

In alcuni palazzi gli appartamenti sono riscaldati e raffrescati dall’aria calda di fan coil alimentati da una pompa di calore, entrambi però datati, rumorosi, antiestetici e, a distanza di anni, meno efficienti: è sbagliato l’abbinamento o basta adottare apparecchi nuovi per assicurare comfort, design e risparmi?

In realtà questo abbinamento non solo è corretto, ma è il migliore tra quelli possibili perché quando i fan coil sono collegati a una pompa di calore reversibile (strutturata per fare caldo e freddo), possono climatizzare gli appartamenti in ogni stagione, diffondendo aria calda o fresca. E poiché pompa di calore e fan coil lavorano sfruttando elettricità e circuiti idraulici, quello che si può fare in questo caso è riqualificare l’impianto con soluzioni in grado di tagliare oltre il 30-45% dei consumi grazie a scelte più sostenibili e dal design e comfort acustico migliorati.

Qual è la soluzione più smart?

Quella di adottare:

1. un sistema integrato composto da pompa di calore ad alta efficienza con unità esterna silenziosa e un elegante look total black, da abbinare a un serbatoio d’accumulo dell’acqua calda e a pannelli solari termici per ottimizzare l’uso del serbatoio e il risparmio energetico in bolletta;

2. fan coil di ultima generazione, in grado di garantire aria calda e fresca, oltre che filtrata e deumidificata. Capaci di unire design, minimo ingombro, installazione versatile e massimo risparmio energetico, sono così silenziosi da non creare disturbo nemmeno in camera da letto.

Il nostro consiglio

Sistema integrato Vestalis® Solar con tecnologia refrigerante a basso impatto ambientale e composto da pompa di calore ad alta temperatura, bollitore o termoaccumulatore per l’acqua calda sanitaria e pannelli solari termici completi degli accessori [Cordivari]. Può essere collegato ai nuovi fan coil salvaspazio e di design Färna Small, progettati per il riscaldamento e raffrescamento silenzioso nel minimo ingombro [Innova Energie]

Nella villetta

Chi ha la fortuna di avere un camino a legna conosce bene il tepore intenso e il crepitìo rilassante che le fiamme sanno infondere: ma è possibile diffonderne il calore in modo sicuro e uniforme nel resto della casa, senza che l’aria calda diventi troppo secca?

Assolutamente sì! E la magia è resa possibile dai camini a legna cosiddetti canalizzati. Questi sono dotati sia di un focolare tecnologico che può essere inserito anche nei vecchi camini aperti, sia di un kit di canalizzazione composto da un sistema di tubazioni da incassare a parete, attraverso le quali l’aria calda viene trasportata e distribuita velocemente nel resto della casa, anche in ambienti non comunicanti e su piani diversi.

Come funziona?

Il camino è dotato di motori di ventilazione che possono o spingere forzatamente l’aria calda nelle tubazioni oppure aspirare il calore prodotto dal focolare e diffonderlo nei canali per convezione naturale, in modo graduale, uniforme e silenzioso. La temperatura e il livello di ventilazione dell’aria calda che si vuole ottenere possono essere sempre controllati attraverso una centralina elettronica. La sorpresa finale la regalano alcuni diffusori o bocchette di ventilazione da cui fuoriesce l’aria nelle stanze: posizionabili in qualunque punto del muro e gestibili da telecomando, sono anche eleganti lampade da parete che incorporano una vaschetta per l’acqua a cui aggiungere qualche goccia della tua fragranza o del tuo olio essenziale preferiti, così da profumare e umidificare piacevolmente l’aria, evitando che si secchi troppo.

Il nostro consiglio

Camino a legna canalizzato Vivo 70Q Wood, certificato in classe ambientale 4 stelle. Grazie al sistema Comfort Air® diffonde l’aria in tutta la casa in modo uniforme e silenzioso ed è abbinabile ai diffusori Ghost, Float e Flip, in grado di illuminare ogni stanza mentre umidificano e profumano l’aria calda [MCZ]

Fuorisalone 2024: cosa vedere a Tortona

Simona Ortolan

Simona Ortolan  •  Il pampano

Blogger CF Style

Dal 15 al 21 aprile, le strade dell’iconico quartiere si trasformano in una 'Walk of Design' tra esposizioni, installazioni e workshop, con la partecipazione di designer di fama internazionale.

Superstudio

Superstudio con il Superdesign Show guarda oltre e apre le sue porte a chi non ha paura di osare, di pensare fuori dagli schemi [Superstudio Più, Via Tortona 27]

Base

Base Milano torna con la quarta edizione di WE WILL DESIGN, la piattaforma-laboratorio sperimentale che dal 2021 accoglie e promuove, in occasione della Design Week, progetti di designer da tutto il mondo. Quest’anno la rassegna è dedicata alla convivialità intesa come bisogno collettivo basato sulla cooperazione solidale e la cura reciproca [Via Bergognone 34].

FLOWAIR by Ingo Maurer

All'interno dell'evento di Base, quest'anno Ingo Maurer incorpora texture amorfe, forme fluide ed elementi organici in un'installazione nel fulcro del distretto di Via Tortona. Un'esperienza visiva che cambia durante la giornata. Di giorno, i visitatori sperimentano una varietà di oggetti messi in movimento da macchine eoliche e dal vento naturale. Di notte, si aggiunge la componente luminosa dei LED di diversi colori, che intensifica la sorpresa dalla stessa prospettiva [Via Bergognone 34].

Ikea

Per questa edizione, Il brand svedese presenterà 1st (First), una mostra-evento che esplora le tante 'prime volte' che le persone vivono quando traslocano nella loro prima casa. Il Padiglione Visconti si trasformerà nuovamente in un luogo in cui vivere appieno l’esperienza della Design Week insieme al brand [Padiglione Visconti, via Tortona 58].

Archiproducts Milano con Studio Pepe

Aqua è il nuovo progetto presentato da Archiproducts Milano, un’idea di interior design dinamica e versatile che si ispira all’elemento dell'acqua, firmata da Studiopepe. Un omaggio al ruolo vitale dell’acqua nella nostra esistenza.

Opificio 31

Opificio 31 è una delle location più importanti del distretto di Tortona. Qui nei vari laboratori e Officine si susseguono installazioni, presentazioni di prodotti di design e scuole da tutta Europa [Via Tortona 31].

Preciosa

L’azienda boema Preciosa torna con un’installazione luminosa, Crystal Beat II per celebrare il cristallo di Boemia in chiave contemporanea, unendo la luce con la musica [Via Tortona 31].

Noroo con Okuda San Miguel

il mondo a colori della coreana Noroo sarà interpretato dallo street artist Okuda San Miguel con l’opera Hong Chul Wonderland. La facciata di Officina 31, uno degli edifici più strategici dell’area espositiva, sarà rivestita grazie ai nuovi colori selezionati da Noroo e utilizzati dallo street artist per dare vita ad un'opera unica e di grande impatto visivo [Via Tortona 31].

Casa Stokke

Lo spazio Casa Stokke sarà aperto a tutte le famiglie con un programma di workshop e laboratori per grandi e piccini. Tra questi spiccano i laboratori Learn By Nature dedicati ai bambini dai 18 ai 36 mesi, i cui protagonisti sono i moduli Stapelstein, giochi innovativi e sostenibili che stimolano i processi cognitivi, la creatività e le capacità motori. All'interno troverà spazio un'installazione immersiva a misura di  bambino ispirata alla foresta scandinava [Via Tortona 31].

Born in Oasi Zegna

Born in Oasi Zegna sarà il protagonista dell’installazione ospitata presso l’HQ di Zegna in via Savona. I visitatori avranno l'opportunità di vivere l'esperienza immersiva di Oasi Zegna e del nuovo libro. Attraverso un percorso che intreccia arte e natura, potranno passeggiare tra la lussureggiante vegetazione della foresta e interagire con le storie e le immagini che animano le pagine del libro [Zegna Headquarters, Via Savona 56A].

A Casa Ovunque

La 3° edizione di A Casa Ovunque, organizzata da The Playful Living e Sfera Mediagroup, ha come tema 'Human Technology', ovvero la tecnologia, intesa in senso lato veramente utile all’uomo [Autofficina Fiorentini, Via Savona 35].

memorIA

memorIA, è una riflessione artistica di Silvia Badalotti e Cristian Confalonieri sull’utilizzo dell’Intelligenza artificiale in ambito creativo. Un memory game che invita i giocatori a scoprire non due immagini identiche, bensì due immagini diverse realizzate grazie all’intelligenza artificiale generativa a partire dal medesimo prompt [casa ovunque '24 - Via Savona, 35].

NichelcromLab

Like Trees In The Woods è un'installazione immersiva dal forte impatto scenico, che nasce dal dialogo tra natura, materiali e tecnologia. L'imponente opera ambientale , del designer Michele D'Agostino, vuole instaurare un dialogo virtuoso tra l'ambiente naturale e l'ambiente artificiale, sottolineando la bellezza e la fragilità del nostro ecosistema [Sala Loft, Via Tortona 27].

Nonostantemarras

Il nuovo allestimento dell'eclettico showroom, ricavato in un'ex officina con grande giardino, si intitola 'Il mare dove non si tocca'. Saranno esposte le ceramiche dell'artista e stilista Antonio Marras e arredi di Nodo Italia [Via Cola di Rienzo 8].

 

 

News

A Roma una mostra sui marchi italiani

Una mostra che celebra oltre 100 marchi che hanno fatto la storia dell’industria e del Made in Italy.

La mostra IDENTITALIA – The Iconic Italian Brands si propone di esaltare il ricco patrimonio economico, industriale e culturale incarnato dai Marchi Storici, fungendo da tributo al savoir-faire italiano e proiettandosi verso il futuro. Al contempo, intende narrare le storie imprenditoriali di successo e dei designer che hanno rivoluzionato l'approccio alla comunicazione dell'immagine aziendale dei prodotti.

Attraverso una varietà di supporti espositivi, come fotografie, documenti storici, disegni originali, manifesti pubblicitari e proiezioni di spot e filmati, il percorso espositivo è stato ideato con l'intento di guidare il visitatore lungo le diverse fasi della giornata - dall'alba alla notte - evidenziando l'importanza dei Marchi Storici nell'ambito della quotidianità e nel celebrare il prestigio del Made in Italy.

Dove: Palazzo Piacentini, Roma - fino al 6 aprile

Riscaldamento e clima

Pavimenti radianti: comfort stabile e salutare

Climatizzano gli ambienti irraggiando calore uniforme per regalare un microclima sano, anche 4 stagioni. E per trarne i massimi benefici si possono alimentare con eco-impianti gas free: una pompa di calore condominiale super affidabile o una stufa abbinata a un serbatoio speciale.

In condominio

Per i palazzi con vecchie caldaie a gas che alimentano l’originale impianto di riscaldamento a pannelli radianti, c’è una soluzione sostenibile per riqualificare l’impianto, spesso inefficiente, instabile, dispendioso e, poiché difficile da regolare, anche di scarso comfort?

Se gli obiettivi sono abbandonare il gas in modo da rendersi energeticamente indipendenti dalle fonti fossili e ottimizzare resa e stabilità dell’impianto regolandolo meglio e spendendo meno, la scelta migliore è senza alcun dubbio quella di sfruttare le potenzialità dei pavimenti radianti di raffrescare, oltre che di riscaldare tutti gli appartamenti.

Come si può fare?

Installando una pompa di calore aria-acqua e gas free, con 3 specifiche caratteristiche.

1. Essere reversibile, cioè in grado di invertire il ciclo di funzionamento che in inverno le permette di riscaldare la casa, facendo circolare acqua refrigerata all’interno dei circuiti durante l’estate per garantire comfort tutto l’anno.

2. Avere un ‘eccellente rapporto di modulazione’, una tecnologia che permette all’apparecchio di ottimizzare i consumi riducendo al minimo i continui spegnimenti e riaccensioni dell’impianto.

3. Essere dotata di 2 motori detti ‘compressori inverter’ per la massima affidabilità: qualora se ne bloccasse uno, il sistema è configurato per funzionare con un solo motore fino al ripristino del secondo. Infine, per maggiore efficienza, l’ideale sarebbe adottare un impianto solare fotovoltaico e, per quanto invasivo, sostituire i vecchi impianti radianti con versioni attuali.

Il nostro consiglio

Pompa di calore reversibile HP OWER 500 RK, per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. In Classe energetica A++, garantisce ampia modulazione e alta efficienza ed è dotata della tecnologia Full Inverter con 2 compressori. Qui è collegata al pannello fotovoltaico Multivolt [Unical].

Nella villetta

Si sente dire spesso che anche le idrostufe a pellet possono alimentare i sistemi radianti a pavimento: com’è possibile se le stufe scaldano a temperature molto alte e i pannelli radianti rendono al meglio con l’acqua che vi scorre a temperature basse?

È vero, sembra strano ma è possibile! Vediamo come. Le idrostufe sono dotate di un ‘kit idraulico’ che ne permette l’allacciamento all’impianto di riscaldamento e, volendo, a quello dell’acqua sanitaria, così da cedere la quasi totalità del calore che viene prodotto all’acqua che circola nei tubi. Una volta allacciate e accese, queste stufe in effetti scaldano l’acqua a circa 60 °C, una temperatura che andrebbe bene per i termosifoni ma che è troppo alta per l’impianto radiante, che non vuole temperature sopra i 28-35 °C.

Quindi come si fa?

È necessario collegare alla stufa anche un serbatoio d’accumulo detto ‘tank-in-tank’ perché dotato di due scomparti: in uno arriva l’acqua (troppo) calda prodotta dalla stufa che viene miscelata con acqua fredda, così da abbassarne la temperatura prima di indirizzarla ai pannelli radianti. Il secondo scomparto è dedicato a immagazzinare l’acqua calda destinata solo agli usi sanitari in bagno e cucina. Naturalmente questo meccanismo funziona solo nei mesi freddi in cui la stufa viene accesa. Per avere acqua calda sanitaria d’estate, a stufa spenta, si può installare sul tetto un impianto solare termico per scaldare l’acqua che verrà poi immagazzinata nello stesso serbatoio e sarà così sempre pronta per essere usata a ogni richiesta.

Il nostro consiglio

Idrostufa a pellet Thermo P985 TH in classe di efficienza energetica A+. Rivestita con un pannello frontale in Maiolica, riscalda l’acqua dei radiatori consentendo anche di beneficiare del calore per irraggiamento nell’ambiente dove è installata. Con una profondità di soli 32 cm, si installa anche nei corridoi [Piazzetta].

Riscaldamento e clima

Termosifoni: il calore quando e quanto vuoi

Non è il sogno di chi ha (e ama) i caloriferi? Perché si avveri basta adottare una nuova caldaia condominiale con super-accumulo di acqua calda (garantita anche in bagno e in cucina!) o recuperare il vecchio camino in villetta per trasformarlo in una caldaia d’arredo programmabile.

In condominio

Molte vecchie caldaie a gasolio creano fastidiosi sbalzi di temperatura e non assicurano sufficiente acqua calda agli appartamenti: c’è una soluzione per rendere questi impianti più efficienti e meno energivori mantenendo i termosifoni?

Sì, basta sostituire la caldaia a gasolio che, faticando a bruciare in modo efficiente l’olio combustibile, ormai lavora (e inquina!) di più producendo meno calore con bollette più alte. Al suo posto, se la zona è servita dalla rete del gas, si può installare un sistema a più componenti che, lavorando in sinergia, assicura calore stabile e uniforme a tutti i termosifoni e fornisce acqua calda istantanea a ogni rubinetto degli appartamenti.

Come si procede?

Nella centrale termica del condominio vanno installati sia una caldaia a condensazione a gas ‘ad alto contenuto di acqua’ e progettata per limitare i problemi legati all’instabilità nella rete idraulica, sia un bollitore per l’accumulo di acqua calda: In questo modo si assicura un circolo costante di acqua calda subito disponibile a ogni richiesta di bagni e cucine dei singoli appartamenti. Se più condòmini dovessero fare un bagno caldo o la doccia durante le ore di massimo consumo, il sistema permetterebbe comunque a tutti di avere rapidamente acqua calda, H24. Infine, per aumentare i risparmi e rendere più sostenibile l’impianto, si possono collegare caldaia e bollitore a dei pannelli solari termici (che producono acqua calda) montati sul tetto del palazzo.

Il nostro consiglio

Sistema sinergico per la riqualifica di impianti centralizzati condominali, composto dalla caldaia a condensazione a basamento con elevato contenuto di acqua Vitocrossal 100 CIB e dai pannelli solari termici Vitosol 300-TM, a cui si aggiunge il bollitore d’accumulo Vitocell 100-B [Viessmann]

Nella villetta

Alcune Regioni non permettono più di accendere i camini aperti, per le politiche sulla qualità dell’aria: è davvero possibile chiudere questi vecchi focolari per trasformarli in vere caldaie capaci di riscaldare l’acqua sanitaria e i termosifoni di casa senza inquinare?

Non solo è possibile, è addirittura auspicabile che il punto focale di tanti soggiorni diventi per tutti anche un insospettabile e potente caldaia d’arredo dalla combustione pulita! Questa trasformazione avviene inserendo nella bocca del vecchio camino uno dei nuovi inserti definiti idro-ventilati: ‘idro’ perché grazie a un kit idraulico integrato vengono collegati ai termosifoni della casa e ‘ventilati’ perché mentre cedono (moltissimo) calore all’acqua dell’impianto riscaldano contemporaneamente l’aria della stanza dove sono installati. Una doppia e preziosa funzione che rende possibile godere dell’immediato comfort della fiamma e di un calore omogeneo in tutti gli ambienti.

Qual è l’eco-combustibile migliore per questi inserti?

Di sicuro il pellet, sia perché una volta inserito nei capienti serbatoi permette al camino di funzionare in autonomia per molte ore, sia perché grazie alle ultime tecnologie la combustione del pellet è ottimizzata per sfruttarne tutta l’energia e cedere il massimo calore all’acqua... proprio come nelle vere caldaie! E se il focolare ha la certificazione a 5 stelle di Prestazione Ambientale, si ha anche la garanzia che la combustione sia la più pulita e meno inquinante.

Il nostro consiglio

Inserto certificato 5 stelle Ecofire® Idro-Ventilato con serbatoio da 45 kg. Gestibile da smartphone, è dotato della tecnologia Complete Burning System per garantire il 93% di resa di calore all’acqua e del sistema di pulizia automatica Self Cleaning System. È perfetto anche per i camini nuovi da rivestire con soluzioni personalizzate [Palazzetti]

Fuorisalone 2024: cosa vedere in Statale

Simona Ortolan

Simona Ortolan  •  Il pampano

Blogger CF Style

'Cross Vision' è il tema della grande Mostra-Evento di INTERNI al FuoriSalone 2024 per celebrare i primi 70 anni della rivista.

INTERNI, il magazine di interiors e contemporary design diretto da Gilda Bojardi, celebra i primi 70 anni della rivista con la mostra-evento 'Cross Vision'. Negli spazi dell'Università Statale di Milano, saranno presentate una serie di installazioni, mostre tematiche e micro-architetture che vogliono evidenziare il know-how, la ricerca e la sperimentazione del design italiano in un confronto costruttivo con le culture di altri paesi nel rispetto dei principi universali di sostenibilità e tutela dei luoghi in cui viviamo. Ecco alcune delle installazioni imperdibili!

Sanlorenzo con Piero Lissoni

Nel cortile del ‘700 lo studio di architettura ha scelto di immergere il visitatore in una fetta di mare grazie all'installazione 'Sustainable underwater balance', che raccoglie un blocco di oceano con tutto quello che c’è dentro: creature marine, onde, nuotatori.

Amazon con Mad Architects

L’installazione 'The Amazing Walk' è un percorso ispirazionale in una montagna che si riflette su uno specchio d'acqua e che, tramite un sentiero sospeso sull'acqua, il visitatore farà un viaggio metaforico nell’esplorazione dei prodotti.

Wu Bin - W.Design per Yardcom

Un’imponente installazione situata nel centro del prato del cortile d’onore rappresenta l’interpretazione del significato di Natura secondo la filosofia orientale e l’architettura orientale. 'Travelogue on Mountains. A Journey to the Garden: Civilizations Intertwined' è realizzata con schermature di fogli di carta e ridisegna la continuità spazio-temporale attraverso la creazione di intervalli regolari nella struttura.

Giardino di Pietra di Vivian Coser

Il padiglione progettato da Vivian Coser e promosso da Centrorochas e ApexBrasil e organizzata da It's Natural - Brazilian Natural Stone, ha una forma meticolosamente studiata secondo i principi parametrici. Le pietre naturali brasiliane sono protagoniste grazie alle pareti realizzate in marmo, quarzite e cristallo. Formate da una combinazione di forme che richiamano la corolla dei fiori, catturano la bellezza sensoriale della natura.

Kengo Kuma & Associates per Quarella

L’azienda Quarella si presenta per la prima volta al FuoriSalone con l'installazione Stone Grove dell’Architetto giapponese Kengo Kuma. Un progetto che valorizza il marmo, non solo come materia prima, ma anche che come materiale di scarto che possono rivivere in una nuova forma.

Patricia Urquiola per Cimento

Una scultura monumentale realizzata utilizzando il materiale unico e innovativo, Cimento®. Un totem di geometrie scomposte con una sezione simile a una stella irregolare, caratterizzata da linee e forme che si intersecano in modo dinamico.

Cyril Lancelin per Fidenza Village - The Bicester Collection

Mille Miroirs è l’installazione dell’artista francese Cyril Lancelin. Una struttura immersiva, simile a un arco, composta da numerose sfere dorate e gonfiate che creano un passaggio per i visitatori e creano un senso di continuità e connettività tra arte e l’ambiente circostante.

MC A - Mario Cucinella Architects per Roca

Attraverso il progetto, sarà messa in scena l’innovazione mondiale e la tecnologia rivoluzionaria della cottura dei prodotti ceramici con l’elettricità anziché con il gas. L’architetto interpreta il risultato più rilevante della ricerca sostenibile e la sua implementazione industriale.

Topotek 1 per Mapei e MDT Tex

Lo studio multidisciplinare berlinese Topotek 1, in collaborazione con MDT-tex e con il supporto di Mapei, sta sviluppando una nuova gamma di arredi urbani adatti al clima. Con il prototipo di panchina Sit Together - Climate Adaptive Furniture, i designer ne sfidano la mono-funzionalità.  La combinazione di convezione e massa termica fornisce un lato 'caldo' e uno 'freddo' alla panchina, mentre la torre di raffreddamento offre protezione dal sole e dal vento.

DAD (Dipartimento di Architettura e Design Università di Genova) con Emiliano Calderini per Zentiva Italia

Metodo Benessere è l’installazione di DAD ed Emiliano Calderini per Zentiva Italia che coinvolgerà i visitatori in un percorso attraverso le tematiche del benessere, del prendersi cura di sé e della capacità di migliorarsi grazie alla riconnessione con gli elementi naturali.

Marco Nereo Rotelli per Bertolotto

Door is Love è un portale d’oro in cui è incastrato un carro armato impacchettato con un grande telo dipinto di blu su cui è proiettata il messaggo di pace: 'LOVE', un messaggio di pace. Il portale vuole essere un simbolo di ingresso a tutte le città del mondo.

La Errería * Architecture Office per Tile of Spain

House of Mirrors offre una serie di installazioni che ci permettono di camminare attraverso l’esposizione come se fosse un’opera d’arte immersiva. Ogni specchio infatti, riflette le ceramiche esposte, noi stessi e lo spazio circostante, moltiplicando i riflessi e creando così un’immagine infinita.

Bruno Simões per ApexBrasil

Coccoloba gigantifolia è il nome di una pianta scoperta recentemente in Amazzonia brasiliana. Un albero di piccole dimensioni, ma con un fogliame impressionante, dalle particolari capacità di adattamento all’ambiente circostante. Coccoloba diventa quindi un vero manifesto del design brasiliano conosciuto per la propria resilienza e originalità. Una mostra che raggruppa creazioni provenienti da diverse zone del paese e da 50 aziende.

AMDL Circle e Michele De Lucchi con Guido Scarabottolo

Diorama INTERNI 70° è una grande installazione, ospitata bella hall dell'Aula Magna, per riflettere sulla Natura e sul Pianeta e celebrare l’anniversario della rivista.

NABA con Italo Rota e Claudio Larcher per NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con AMSA Gruppo A2A

I am what I throw away è un’installazione che invita il visitatore ad attraversare lo spazio con il proprio corpo, per indurlo a una consapevolezza tangibile sulle possibilità di riutilizzo dei materiali in ottica di sostenibilità. Un’architettura che si compone di vari oggetti corrispondenti ai consumi annuali domestici da parte di un individuo, per rendere comprensibili le conseguenze dello stesso consumo.

Ludovica Diligu e Plastique Fantastique per Labo.Art

Planetarium è un installazione in cui sarà quindi possibile accede all’interno di una sfera, che parzialmente ingloba un’albero, per poter ammirare una costellazione composta da rami, foglie e stelle immaginarie, realizzate con mini maglie in tessuto di cotone.

 

 

Idee e tendenze

Talent scout di marzo 2024

Cose, persone, suggestioni, mode che verranno e intramontabili evergreen. Scovati in giro, intercettati su Instagram o surfando nello ‘sconfinato-mondo-dell’Internet’...

ERBARI RICAMATI

Una passione per la botanica, quella di Cristina, che ha preso forma con ago a filo: riproduce con delicata precisione piccole opere che ritrova nei libri antichi. @cristina.rebeccani.coretti

MENU GENIALI

Facile dire ‘ti faccio due uova al tegamino’!? Perché le uova-paesaggio, come tutte le creazioni in foto e video di questo profilo thailandese, sono sì irresistibili (e semplici da realizzare), ma anche talmente belle che è un peccato mangiarle... @my_kitchen_menus

WASHI TAPE ART

Ci sono mille modi per decorare e personalizzare quaderni e oggetti con i nastri adesivi giapponesi in carta di riso, ma le creazioni di Naotaka Yamamoto per Mt Masking Tape sono così perfette e realistiche, come questi fiori di lavanda, da lasciare a bocca aperta! @tanoshiki_tokoroe

SALVA PICNIC

Trasportare in tutta sicurezza fino a due torte a casa di amici? Ma anche piatti, bicchieri e quello che serve per la classica scampagnata… La soluzione è la Cake Bag pieghevole, con ripiani in bambù estraibili. creabilie.com

RIUSI GLAM

Ombrelli rotti? Vietato buttare! Questa maxi bag foderata con cotone di recupero stampato a mano, con zip e tasca interna, è uno dei tanti oggetti prodotti nel laboratorio artigiano di Capannori. Un aiuto a salvare il pianeta. terraditutti.it

SCRIVI… DAPPERTUTTO!

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Come profumare il bucato… e liberare la propria creatività

La storia di Elda Zanoli è quella di molte donne tenaci e creative che hanno saputo trasformare una crisi in un’opportunità: scopriamo insieme l’avventura che l’ha portata a produrre più di 40 diverse essenze profumate per la biancheria e altre linee di prodotti tutti dedicati al benessere… Più una fragranza speciale, avvolgente come un abbraccio e decisa come una mamma che ha saputo reinventarsi per amore.

Avete presente il potere evocativo della musica? Poche note ed ecco spuntare quel ricordo indelebile legato a quella canzone. Una specie di jukebox delle emozioni! Non vi succede anche con il profumo del bucato? E a volte dietro quella fragranza si cela una storia che merita di essere raccontata...

Nel 2010 la neomamma Elda Zanoli perde il lavoro ma non la sua tenacia e la sua creatività: spesso si ritrova a rimuginare nella lavanderia self-service del paese, guardare il cestello che gira aspettando la fine del lavaggio la rilassa. Ecco allora, improvvisamente, l'idea: aprirne una nuova, con qualcosa in più! Elda nota che la clientela della sua lavanderia self-service torna sempre più numerosa perché entusiasta del profumo dei capi lavati. Inizia allora a sperimentare fino a riuscire a mettere a punto una serie di essenze che la soddisfano. Oggi Elda gestisce un sito e-commerce, 120 rivenditori in tutta Italia e tante altre linee di prodotto, non solo per il bucato! Ma lasciamo che sia lei a raccontarsi.

Qual è la prima fragranza che hai creato?

Diamante, tuttora la nostra fragranza best seller: è fresca, floreale e sa di pulito ed è forse quella che più ho nel cuore. Per me è il profumo dei ricordi, del bucato quando lo faceva la mia mamma. Quel profumo che rimane impresso nell’anima e che mi ricorda casa mia, mi ricorda i momenti spensierati di una bimba che guarda il mondo con entusiasmo. Ricordo di aver passato notti insonni su questa nota di profumo, mille prove di lavaggio e mille ripensamenti, fino a quando mi sono detta: è lei! Quella sera ho svegliato tutti a casa, ero contenta e la mattina quando ho steso il bucato all’aria, la mia vicina mi ha telefonato e subito mi ha chiesto cosa fosse il profumo che arrivava da dietro la recinzione. In quel momento ho capito di aver colto nel segno!”

Oggi le profumazioni disponibili sono ben 42…

“Dopo Diamante, ho pensato che comunque una fragranza non bastava, che forse non tutti l’avrebbero gradita ed ho deciso di sviluppare una profumazione più morbida e avvolgente che fosse in grado di soddisfare anche gli amanti dei profumi più dolci e meno freschi. Ho recuperato le basi dei profumi che avevo disposizione e che avevo escluso per la realizzazione di Diamante. Ricordo che ci ho messo davvero poco tempo, ed ho trovato la quadra in meno di una settimana. Mi sono detta: questa è una profumazione avvolgente, morbida e rotonda (ricordo le parole esatte) e così ho pensato alla Perla, la pietra tonda per eccellenza, e l’ho battezzata così!
Ci sono altre 2 profumazioni che ho creato nel corso degli anni ed alle quali sono molto affezionata: Diamante & Ylang Ylang, che adoro, nasce quasi casualmente, dopo aver aggiunto al lavaggio una fragranza che stavo testando ma che non mi convinceva: ero all’ultimo tentativo e la dose che mi era rimasta era un po’ scarsa, così ho avuto l’idea di aggiungere Diamante e devo dire che ho fatto proprio bene. Oggi molte persone impazziscono per questa essenza.”

Però la profumazione davvero speciale si chiama Thomas!

“Sì, il senso della mia vita, mio figlio. Ho voluto dedicarla a lui perché è un profumo dolce come il suo carattere, dalle note di fondo forti ed avvolgenti come i suoi abbracci, e dalle note di testa decise come la sua personalità.

E la creatività non si ferma…

“Piano piano sono arrivata a 8 profumazioni, poi 12, poi 16, 20, 30 fino ad arrivare oggi a 42 profumazioni regolarmente a catalogo e ad altre 8 in edizione limitata. Ho declinato le profumazioni più apprezzate anche in altre linee di prodotto come ad esempio gli spray tessuti, gli spray ambiente, i diffusori, le candele le card profumate... e la cosa che mi fa più felice è che i miei clienti le apprezzano quanto le apprezzo io.