Mi sono laureata in filosofia, ho fatto la giornalista di cronaca e poi ho accolto il richiamo più forte: l’aspirazione a progettare bellezza. Dico aspirazione perché si tratta di una ricerca senza fine.
La bellezza è democratica ed è ovunque, basta avere occhi per vederla, ma richiede impegno e poesia. Mi presento così, sono Carlotta Oddone e in questa rubrica racconterò cosa conta per me e cosa faccio per cercare di mettere bellezza nei luoghi in cui viviamo. Che si tratti di un monolocale o di un grande appartamento, la nostra casa, se ci sono cura e passione, è il luogo che ci può far stare bene.
La funzionalità per me non può essere l’unico obiettivo e meno ancora l’eleganza o il bello da guardare-e-non-toccare, quel bello che è ostentazione. Intendo proprio questo: non una bellezza fatta di ‘status symbol’ da mostrare agli altri, ma fatta di personalizzazione, cura del dettaglio, colore. E artigianalità, una qualità che rende le cose uniche, cariche di saperi coltivati nel tempo, pazienza e dedizione: l’invisibile cucito nelle pieghe.
Come portare bellezza
1. Mettere colore alle pareti
Introduci nuove tonalità, scegliendo i colori, delicati o intensi, che ti fanno stare meglio e che quindi sono diversi per ognuno di noi. Il colore alle pareti ha il potere di stravolgere uno spazio, di cambiarne l’identità e di dargli il nostro nome. È una metamorfosi che avviene con la semplice pittura o con l’aiuto di carte da parati.
2. Esibire piccole collezioni
Non occorre che siano preziose: basta scegliere gli oggetti del cuore che, semplicemente, ci piace ritrovare ogni giorno.
3. Mescolare oggetti nuovi e oggetti con una storia
Per esempio, un tavolo moderno con delle sedie vintage, magari rifoderate. Il mix di epoche sprigiona la bellezza degli incontri.
4. Usare e mescolare tanti tessuti
5. Non avere paura di esagerare un po'!