Siamo abituati a credere in quello che vediamo e tocchiamo. Ma sappiamo che sono reali anche tante cose che non percepiamo con la vista: l’elettricità, le onde elettromagnetiche, la tensione emotiva che si crea in una relazione... Prestare attenzione all’invisibile ci sensibilizza sulla realtà di tutti i giorni.
La pazienza si vede? La creatività e la cura si vedono? La capacità di fare qualcosa con le mani, la fatica e la volontà di farlo nel migliore dei modi, sono visibili con gli occhi? Eppure pazienza, creatività, cura, fatica e volontà sono vere, esistono e fanno parte di quell’invisibile che permette al visibile di prendere forma. Sto pensando agli oggetti artigianali, nel caso del mio lavoro, a un cuscino, un pouf, un divano.
Prendi in mano un oggetto industriale, uno di mille tutti uguali, e prendine uno artigianale: forse anche quello non è un pezzo unico, ma non ne esiste un altro identico e ognuno ha molto da raccontare.
Da sempre ho lavorato pensando al lato nascosto delle cose che faccio per le case dei miei clienti, non solo per il debito che ho con chi rende concrete le mie idee, ma anche per la ricchezza che si aggiunge. Mi piacerebbe che questa ricchezza arrivasse nelle case sotto forma di bellezza.
È un’intenzione che metto sempre nel mio lavoro. Non si può lavorare senza far quadrare i conti e avere una soddisfazione economica, ma amo essere concentrata sul portare nelle case una bellezza piena di senso e che dia benessere, la bellezza a volte imperfetta delle cose fatte con le mani.