A CHI È DEDICATA
A chiunque abbia l’imposta sostitutiva ossia: i cosiddetti soggetti forfettari come piccole imprese o professionisti con ricavi annuali inferiori a €65.000 che godono di un sistema fiscale agevolato con un’imposta sostitutiva forfettaria; i proprietari di immobili affittati con cedolare secca; le persone che hanno una capienza Irpef bassa e che finora non sarebbero riuscite a recuperare la totalità della cifra spesa.
COME FUNZIONA
Come detto, possono cedere l’agevolazione ma ovviamente non otterranno il 110%. Per esempio se sostengo spese che danno diritto al superbonus per €11.000 e lo cedo, chi ‘acquista’ il credito ne tratterrà una parte, così io invece di €11.000 ne avrò €10.000 o meno. Questa non è una cosa negativa perché altrimenti in alcuni casi potrei non recuperarli, oppure dovrei anticipare subito tutte le spese, oppure ancora aspettare 5 anni per recuperare tutto. Se ci sono più soggetti che hanno diritto alla detrazione, ognuno sceglie autonomamente se ottenere la detrazione o preferire la cessione. Inoltre la cessione può essere anche solo parziale: posso, per esempio, decidere di incassare la prima rata e di cedere le altre quattro.
COS’È LO SCONTO IN FATTURA
Prima di tutto occorre specificare che si effettua nei limiti di quello che è il corrispettivo di spesa pattuito. Per esempio: la spesa da affrontare è di €10.000, il committente non la sostiene perché viene scontata dalla fattura e l’artigiano/l’impresa acquisisce un credito d’imposta di €11.000. Si può applicare anche su cifre parziali e sullo stato di avanzamento lavori.
Cessione, finanziamenti e assicurazioni
BPER Banca ha predisposto nuovi prodotti di finanziamento rivolti a privati e imprese. L’istituto, infatti, oltre a essere disponibile all’acquisto del credito d’imposta (al 102% per privati, condomìni e terzo settore e al 100% per le imprese), offre la possibilità di un’apertura di credito per le imprese, per anticipo ordini, contratti e fatture, e un anticipo di liquidità per i privati per finanziare le spese sostenute. È possibile anche abbinare una serie di coperture assicurative in collaborazione con il Gruppo Unipol SAI e una consulenza tecnica, fiscale e di supporto nonché di gestione dell’iter amministrativo per usufruire delle agevolazioni del Decreto Rilancio.
QUALI DOCUMENTI SERVONO PER L’AGEVOLAZIONE
Per poter usufruire del recupero delle spese è necessario, come per gli altri Bonus, effettuare i pagamenti tramite bonifici bancari ‘parlanti’, che devono cioè contenere il codice fiscale di chi vuole ottenere la detrazione, il codice fiscale (o partita Iva) di chi riceve l’importo e le specifiche di legge (ossia la causale) che danno diritto a usufruire della detrazione. Se l’intervento è effettuato dall’affittuario occorre il consenso del proprietario; se l’intervento è condominiale serve la delibera assembleare che approva i lavori. Tutta la documentazione deve essere conservata per eventuali controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Solo per cessione del credito o sconto in fattura, serve il Visto di conformità che viene rilasciato da un commercialista o un C.A.F.
QUALI CERTIFICAZIONI SERVONO PER IL SUPERBONUS
Prima di tutto servono le certificazioni energetiche (APE) pre e post lavori rilasciate dal tecnico, in modo che sia evidente che c’è stato il doppio miglioramento della classe energetica. Il tecnico deve anche stilare una relazione di conformità, dei requisiti tecnici e della congruità delle spese contenute, ossia stabilisce e specifica quali sono i costi e le spese da sostenere in base al tipo di intervento da effettuare sulla base di un prezzario ufficiale ministeriale. Infine, per gli interventi antisismici occorre un’attestazione rilasciata da parte di professionisti incaricati di occuparsi della progettazione strutturale, della direzione lavori e del collaudo finale.