Negli ultimi anni le normative che regolano i permessi per i lavori edili si sono accavallate più volte, lasciando (in alcuni casi) a Regioni e a Comuni la possibilità di interpretarle in modo diverso. Il risultato? Una gran confusione per chi doveva ristrutturare: quello che in alcune località veniva interpretato come intervento leggero, in altre veniva valutato ‘più pesante’.
Succedeva che, per casi simili o identici, potevano variare da località a località sia l’iter burocratico sia la relativa richiesta di autorizzazione. Finché si è finalmente deciso di uniformare il quadro legislativo a livello nazionale, pubblicando il ‘Glossario delle opere in edilizia libera’.
Il Glossario include una tabella che individua i 58 interventi che si possono eseguire ‘in regime di attività edilizia libera’ senza alcun titolo abilitativo; in parole semplici, i lavori che non richiedono un permesso edilizio rilasciato dall’ufficio tecnico del Comune.
Naturalmente le opere considerate ‘libere’ devono rispettare le normative urbanistiche, con particolare attenzione agli aspetti igienico-sanitari, alle caratteristiche antincendio, alle norme di sicurezza e antisismiche, alla protezione dai rischi idrogeologici e alla tutela dei centri storici, dei beni culturali e paesaggistici. L’intento del Glossario? Da un lato fare in modo che i professionisti e gli uffici tecnici dei Comuni ricorrano a norme univoche a livello nazionale; dall’altro, rendere la disciplina autorizzativa più snella, veloce ed economica per tutti noi, che non saremo più costretti a rivolgerci a geometri, ingegneri e architetti per richiedere i permessi comunali, né a fare lunghe code per avere un semplice consulto in Comune.
L'importante è che vengano fatte modifiche che non alterino in maniera significativa lo stato dell’immobile e la sagoma dell’edificio e che, per questo motivo, non richiedono la necessità di variazioni catastali una volta portati a termine.
TETTO, SOFFITTI, PARETI E PAVIMENTI
Sono opere libere la riparazione, la sostituzione e il rinnovamento di:
√ manto di copertura, comignoli e terminali a tetto di impianti di estrazione fumi, e di pluviali e grondaie, interventi per i quali le eventuali impalcature necessarie ai lavori non dovranno però occupare il suolo pubblico;
√ controsoffitti non strutturali, mentre per quelli strutturali sono liberi solo la riparazione e il rinnovamento, perché per la loro realizzazione ex novo è ancora necessario ottenere l’autorizzazione.
√ pavimentazioni interne ed esterne, comprese le guaine e i sottofondi;
√ intonaci interni ed esterni, anche di elementi decorativi delle facciate come marcapiani, modanature e cornici, e rivestimenti murali;
√ serramenti e infissi interni ed esterni, parapetti e ringhiere, inferriate ed eventuali altri sistemi antiintrusione;
√ scale retrattili e d’arredo, compresi gli eventuali elementi accessori e anche tutte le rifiniture necessarie.
COPERTURE E ARREDI OUTDOOR
Per chi ha un terrazzo o un giardino, via libera all’installazione, riparazione, sostituzione e rinnovamento di:
√ gazebi e pergolati, e ripostigli per attrezzi purché di limitate dimensioni e non stabilmente infissi al suolo;
√ elementi d’arredo delle aree pertinenziali degli edifici, compresi muretti, fioriere, panche, fontane e barbecue in muratura;
√ giochi per bambini e, in genere, spazi di gioco outdoor con recinzione;
√ ricoveri per animali domestici (compresa la costruzione di cucce in muratura), voliere e recinzioni delle aree destinate agli animali da compagnia e da cortile;
√ tende, tende a pergola e pergotende, coperture leggere di arredo, elementi divisori verticali (anche ornamentali) che non siano in muratura e stalli per biciclette.
GLI IMPIANTI
Non serve il permesso comunale per riparare, integrare, efficientare e mettere a norma:
√ l’impianto elettrico e l’impianto esterno di illuminazione;
√ l’impianto con pompe di calore aria-aria dotato di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;
√ l’eco-impianto con pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica pulita e gratuita;
√ l’impianto igienico e idro-sanitario, compresi apparecchi sanitari e impianti di scarico;
√ l’impianto per la distribuzione e l’utilizzo del gas, compreso il tratto fino all’allacciamento alla rete pubblica;
√ l’impianto antincendio, quello di climatizzazione – anche canalizzato – e di estrazione fumi.
√ l’impianto di ricezione/trasmissione con antenne o parabole;
√ l’impianto con punti di ricarica privati per i veicoli elettrici.
ELIMINARE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
√ Non servono permessi per l’installazione e la manutenzione di ascensori interni, servoscale, montacarichi e rampe, se non incidono sulla struttura portante e non modificano la sagoma esterna dell’edificio. Via libera anche ad apparecchi sanitari, impianti igienici e idro-sanitari, dispositivi sensoriali.
E PER I LAVORI CHE INVECE RICHIEDONO ANCORA PERMESSI?
Per poter effettuare gli interventi che necessitano autorizzazioni, dichiarazioni formali o atti burocratici, si deve fare riferimento a 4 diverse procedure: CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), SCIA alternativa al Permesso di Costruire e Permesso di Costruire.
Vorresti conoscere tutti gli interventi liberi nel dettaglio? L’elenco completo è su: www.italiasemplice.gov.it/notizie/glossario-edilizia-libera