Ci sono molti falsi miti da sfatare, attorno a questo rivestimento: a cominciare dal fatto che sia poco igienica... Facciamo chiarezza.
In cosa è diversa la nuova moquette?
La differenza sta nell’esperienza e nelle competenze che hanno acquisito negli anni le aziende produttrici. Grazie alle nuove tecnologie di produzione, si possono ottenere fibre artificiali con elevata resistenza, che possono essere tinte facilmente e si prestano alla personalizzazione con stampe e disegni. Oggi quindi la moquette offre gamme di decori ampie, oltre a morbidezza e impatto estetico equivalenti alla fibra naturale.
Di che materiali è fatta?
La moquette può essere in fibre naturali o sintetiche. Tra le naturali, oltre alla lana a filo o bouclé, ci sono la fibra di cocco, ottenuta dalla lavorazione della parte esterna del guscio del cocco; la fibra del sisal, estratta da foglie di agave; e l’erba palustre, tra le più prestigiose: essendo una pianta che cresce ai lati delle risaie, produce una moquette resistente all’acqua, che può essere posata anche in bagno. La moquette in fibra sintetica è in poliestere, polipropileni, acrilici, acetati, viscosa o fibra poliammidica, cioè nylon: super resistente alla luce, e facile da pulire.
La moquette trattiene la polvere?
Sì, può trattenere fino all’80% di polvere in più rispetto a un pavimento normale, ma questo non è negativo: significa che si riduce la polvere in sospensione nell’aria.
Come si pulisce?
Con aspirapolvere battitappeto 2 o 3 volte a settimana. Contro gli odori: versare del bicarbonato sulla moquette, far assorbire e poi aspirare. Ogni sei mesi o un anno occorre un lavaggio professionale con una macchina lavasciuga (importante non impregnarla troppo di acqua). Per il fai-da-te ci sono schiume a secco, da far assorbire e poi aspirare. Ogni azienda fornisce le istruzioni per mantenere la moquette al meglio.