Ma quando è previsto lo stop alle caldaie a gas?
Secondo la proposta di Direttiva ‘Case Green’ sull’efficienza energetica degli edifici, approvata il 14/03/2023 e non ancora entrata in vigore, è necessario:
- eliminare le caldaie a combustibile fossile in ogni edificio entro il 2035 o al massimo entro il 2040;
- abbandonare il prima possibile tali caldaie perché entro il 2030 dovremmo ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, così da raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Sono fatti salvi i sistemi ibridi (composti da caldaia e pompa di calore) e le caldaie funzionanti con un mix anche ridotto di combustibili green e rinnovabili, come l’idrogeno;
- che gli Stati membri non offrano più incentivi finanziari per l’adozione di caldaie a gas a partire dall’1/1/2024: indicazione che potrebbe portare all’abrogazione dei nostri incentivi Ecobonus/Bonus Casa e Superbonus relativamente solo alle caldaie a gas e al momento attivi rispettivamente fino al 31/12/2024 e 31/12/2025.
Infine, il piano RepowerEu del 18 maggio 2022 che mira a ridurre la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi, suggerisce addirittura, senza però imporlo, che si arrivi a sospendere la vendita delle caldaie a gas entro il 2029.
Perché la pompa di calore è l’alternativa migliore
Perché è capace di sfruttare l’aria come fonte energetica rinnovabile e gratuita, utilizzando solo una piccola quantità di elettricità per funzionare e garantendo un livello di efficienza energetica molto alto: la pompa di calore rende all’impianto molta più energia di quella che consuma, riducendo i costi e le emissioni di CO2.
Se poi viene abbinata a un impianto fotovoltaico per la produzione dell’elettricità consumata dall’apparecchio, le bollette possono abbassarsi moltissimo.
Il consiglio è di investire in una pompa di calore aria-acqua di tipo reversibile perché, oltre a produrre acqua calda sanitaria, riscalda e raffresca la casa, creando così un unico impianto di climatizzazione che garantisce comfort tutto l’anno.
La pompa di calore continuerà a essere incentivata dai bonus fiscali, che aiuteranno così ad abbatterne il costo, più alto rispetto a quello della caldaia.