Riscaldamento e clima

Riscaldare eco: soluzioni per ogni spazio e stile di vita

Salute, risparmio, sensibilità ambientale, praticità, design: sono tante le ragioni per scegliere un sistema di riscaldamento ecologico ed efficiente. Qui partiamo dalle esigenze di chi ci scrive per suggerire le soluzioni * più attuali e convenienti per tutti

1. La stufa che scalda e ionizza l’aria

«Ho acquistato un appartamento di 75 mq da ristrutturare, in una zona molto trafficata di Torino e sto cercando una stufa moderna da mettere in soggiorno che faccia arrivare aria calda anche nelle altre stanze. Ho solo un dubbio: soffro di allergie e visto che mi ritaglierò un angolo ufficio in salotto, dove lavorerò molto in smart working e non potrò arieggiare spesso per via dello smog, temo che la stufa possa finire per peggiorare l’aria e non farmi bene. Devo rinunciare?» Serena L.

La soluzione La stufa ermetica e canalizzabile a pellet NUA AU che, oltre a diffondere l’aria calda in più ambienti grazie a un sistema canalizzato di tubi e a prelevare l’aria direttamente dall’esterno evitando l’ingresso di smog, può essere dotata dello ionizzatore ION DE-vice: aiuterà a rendere la stanza più salubre, riducendo i virus e purificando l’aria da sostanze organiche e batteri dannosi soprattutto per chi è allergico.

2. La maxi-stufa che brucia legna e pellet

«Sogno da sempre una di quelle maestose stufe a legna in maiolica che arredano tanto e ora che sto ampliando il soggiorno della mia casetta a Ravenna (105 mq), mi chiedo se ci sia una stufa simile in grado anche di riscaldare tutta l’abitazione. Temo solo che diventi un’impresa caricare la legna ogni giorno e che non potrò accenderla quando sono fuori casa per trovare le stanze belle calde al mio rientro.» Noemi A.

La soluzione Infinity E228 K è la stufa ibrida in maiolica su cui puoi anche sederti! Riscalda con un sistema di canalizzazione che distribuisce l’aria calda in più ambienti e funziona a legna e a pellet, in base alle tue esigenze. Il serbatoio di pellet da 40 kg consente di gestire e programmare la stufa anche via app, mentre quando sei a casa e vuoi usare la legna, carichi la stufa che passa al nuovo combustibile in autonomia.

3. Il camino al posto della caldaia

«Abito a Genova e sto ristrutturando casa unendo due appartamenti adiacenti per creare un’unica abitazione di 155 mq, ora ben isolata grazie a un cappotto interno. Vorrei quindi sostituire le precedenti due caldaie a gas con un camino in grado di riscaldare tutti i termosifoni e, possibilmente, di essere gestito da remoto in quanto spesso la mia famiglia passa i weekend fuori casa.» Vinicio S.

La soluzione Il termocamino a pellet Vivo 90 Hydro con Wi-Fi integrato di serie e serbatoio contiene fino a 64 litri di pellet (pari a 34 ore di uso continuo alla potenza minima). Si programma come una caldaia, anche dallo smartphone. Quale potenza serve? Visto che la casa è ben isolata, dovrebbe bastare quello da 16kW, ma verifica con il tecnico che portata d’acqua calda e capacità del termocamino servono per il numero dei radiatori.

4. Lo scalda-acqua a pompa di calore

«Viviamo in 3 in un trilocale di 80 mq di un condominio con riscaldamento centralizzato. Il vecchio boiler elettrico per l’acqua calda ormai è difficile da gestire ed è causa di bollette esorbitanti. Vorrei sostituirlo con un modello che mi faccia risparmiare, che non ci lasci senza acqua calda e che rispetti l’ambiente, per cominciare a dare il nostro piccolo contributo alla transizione ecologica ed energetica.» Marco G.

La soluzione Se vuoi risparmiare fino al 75% di energia c’è lo scalda-acqua a pompa di calore Bollyterm® Home, che produce acqua calda sanitaria usando il calore presente nell’aria e si programma con funzioni e temperature giornaliere e settimanali. Quello da 80 litri può bastare per 3 persone, ma se consumate molta acqua, meglio da 110 litri. Vuoi abbassare la bolletta? Collegalo al sistema di pannelli solari per autoprodurre acqua calda.

5. La pompa di calore di design

«Sto ristrutturando una villetta caratteristica nel Salento, di 190 mq, e vorrei optare per una pompa di calore efficiente come unico sistema di climatizzazione sostenibile inverno- estate ma, visto che la casa si trova in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, mi chiedo se c’è la possibilità di ‘mascherare’ in qualche modo l’unità esterna che, sulla base del progetto, sarebbe visibile dalla strada». Giulio C.

La soluzione La pompa di calore Støne: oltre a garantire comfort invernale ed estivo con alte prestazioni, sostenibilità e risparmi, ha un’unità esterna compatta che non va mascherata perché si integra nel contesto ed è in linea con i limiti imposti da alcuni Comuni. Ha design senza componenti tecnici visibili e una griglia décor microforata, e se vuoi ridurne al massimo l’impatto visivo c’è la versione a incasso che rimane a filo della parete.

6. Caldaia e pompa di calore insieme

«Abito ad Alessandria in una villetta bifamiliare di 125 mq e, visti gli inverni freddi e umidi e i costi ormai esorbitanti in bolletta, vorrei sapere se si può aggiungere una pompa di calore alla mia vecchia caldaia a gas, che fatica un po’. Così forse avrei più caldo in casa, risparmierei soldi ed energia e comincerei a inquinare meno in vista del futuro distacco dal gas che ci richiede l’Europa.» Laura R.

La soluzione Sostituire la vecchia caldaia con un sistema ibrido adatto alla tua zona climatica. Hybridcell MS è una caldaia a condensazione a gas che si combina a una pompa di calore ad alta resa alimentata con elettricità (puoi produrla tu con pannelli fotovoltaici) che, sfruttando l’aria come una fonte energetica, fa risparmiare coprendo fino all’80% delle esigenze termiche della casa; e la caldaia a gas coprirà il restante 20%.

7. La caldaia a pellet con serbatoio extra

«Sto facendo costruire una casa prefabbricata su un piano, di 170 mq. Vorrei riscaldarla con una caldaia a biomassa (a cui affidare anche la produzione di acqua calda sanitaria) che collocherei nell’ampia zona lavanderia. La mia preoccupazione però è che non sia così semplice da gestire, sia per quanto riguarda il caricamento del pellet sia per le operazioni di manutenzione. Avete suggerimenti?». Marzia T.

La soluzione La caldaia a pellet JPS 25 in versione ACS (che produce acqua calda sanitaria) ha un serbatoio da 50 kg, a cui puoi aggiungerne uno da 230 kg a caricamento automatico: con un consumo medio di 3 kg/h, l’autonomia è di circa 93 ore (4 giorni di uso continuo) ma, in base a clima e utilizzo, si può raggiungere l’autonomia settimanale. La manutenzione? È facile: speciali dispositivi riducono al minimo la cenere e il braciere è autopulente.

* Tutti i progetti e le soluzioni sono indicativi e da verificare con il proprio progettista.

Testi di Paolo Manca
Progetti di Elena Favetti
Disegni di Sofia Marella

Testi

Paolo Manca

Progetto

Elena Favetti - disegni di Sofia Marella