Da quando a Bruxelles si discute sul futuro dell’abitare all’interno del progetto Nuovo Bauhaus Europeo, è stato ribadito un aspetto che non si può più ignorare: i sistemi tradizionali usati negli ultimi 70 anni per costruire le case comportano troppe emissioni di CO2 e un uso/spreco eccessivo di energie fossili.
Questo vuol dire che ogni costruzione, ancora oggi, lascia un’impronta ecologica negativa sul nostro ecosistema, con costi ambientali che il Pianeta non può più permettersi.
La soluzione per un futuro migliore? C’è già da molti anni! Basta riscoprire tutte le virtù delle modalità costruttive basate su modelli etici e sostenibili, come quelli della bioedilizia, delle case in legno e delle case passive alimentate da energie naturali.
Tutti buoni modi di costruire consolidati da anni ma poco valorizzati, un po’ perché considerati di nicchia, un po’ a causa di falsi miti. E che andrebbero rivalutati perché ci riportano a una sana edilizia 0.0, capace di azzerare l’impatto ambientale, le emissioni di CO2, gli scarti, l’uso del gas e i consumi, oltre a sfruttare materiali a km zero!