Sul tetto
Viene definito tetto verde perché sulle coperture, piane o inclinate, si realizza un vero giardino che le trasforma in risorse naturali: non solo migliorando l’isolamento (e creando anche un vero scudo acustico contro i rumori esterni), ma innescando pure un salutare circolo virtuoso. Sotto il profilo climatico, per esempio, le piante regolano il tasso di umidità e agiscono da filtri, intercettando e assorbendo la CO2 e le polveri sottili portate dal vento, per poi rilasciare ossigeno vitale.
E durante le piogge intense o i temporali più più forti, il tetto verde è in grado di trattenere e accumulare fino al 70-90% dell’acqua, che poi restituisce all’ambiente per evaporazione. Così facendo, evita il frequente fenomeno dei ‘fiumi’ di acqua piovana che fluiscono verso il sistema fognario, sovraccaricandolo.
Sulla facciata
Oggi il verde verticale, a cui si ricorre per dare vita a facciate green e rigogliose, è considerato uno degli elementi progettuali principali dell’architettura moderna, sia per fronteggiare il cambiamento climatico sia per ottimizzare il benessere e il risparmio energetico.
Un edificio il cui volto grigio è stato trasformato in cascata vegetale può infatti potenziare molto l’isolamento termico delle abitazioni poste a ogni piano: in inverno la quantità di energia utilizzata per il riscaldamento viene ridotta fino al 5%, mentre il taglio energetico raggiunge il 33% per il raffrescamento estivo. Inoltre, nella stagione calda, la facciata verde aiuta anche a mitigare l’effetto noto come ‘isola di calore urbano’ che si crea quando le superfici scure delle strade e dei palazzi di città assorbono e irradiano un calore soffocante.
CONSIDERA SEMPRE CHE...
- Ogni tetto, piano e calpestabile o inclinato, può essere trasformato ‘a verde’: l’importante è che venga effettuato uno studio preventivo (meglio se da un ingegnere strutturista) per valutare di quanto si può sovraccaricare la struttura esistente, che in origine è stata di certo progettata per altri carichi.
- È bene rivolgersi ad aziende con personale super-qualificato, perché questi sistemi sono regolati da norme tecniche precise (come la UNI 11235) che vanno rispettate.