L’abbiamo chiamato ‘centrotavola diffuso’, ma anche ‘scomposto’ non sarebbe stato male. Ed è quello (bellissimo e facile da copiare) allestito dalla nostra Serena Villa Alicata accostando vecchie porcellane e cambiando la loro destinazione d’uso. In che senso? Ce lo spiega Serena.
«L’idea è quella di tirar fuori dalla credenza tutti quei pezzi che non usiamo mai, eredità delle nostre mamme o delle nostre nonne. Sono un po’ âgée e le vediamo poco abbinabili alle nostre case moderne, ma se trasformiamo le vecchie porcellane in portafiori, potremmo rimanere piacevolmente stupiti! E allora, fuori zuppiere, insalatiere, teiere, caffettiere e tazze (non importa se le fantasie sono diverse, anzi meglio!) e riempiamole di fiori. Scegliamo le varietà che più ci piacciono. L’importante, se si inseriscono con l’aiuto della spugna, è utilizzare quelli col gambo forte e non cavo. Per le tazze da tè, sono perfetti i giacinti, se li amate. Una volta riempite di fiori, disponiamo le porcellane come un lungo centro tavola, giocando con le diverse altezze: gli elementi più bassi lateralmente e via via i più alti al centro per donare armonia d’insieme. Per la mia mise en place ho utilizzato piatti vintage, ma le porcellane di un tempo si sposano perfettamente anche con servizi dalle linee moderne e pulite, purché siano a tinta unita, meglio ancora se bianchi. E chissà che, sparecchiata la tavola, la teiera della nonna non diventi il nuovo portafiori in cucina!».
Video a cura di Serena Villa Alicata [@e_tantifioridililla]